T-wine annullata per maltempo L’appuntamento a Castagneto Carducci al Casone Ugolino con i vini della costa Toscana rimandato al 5 giugno

LOGO AIS TOSCANAT-wine annullata per maltempo L’appuntamento a Castagneto Carducci al Casone Ugolino con i vini della costa Toscana rimandato al 5 giugno
La manifestazione T-Wine, inizialmente in programma per domenica 24 aprile dalle 10 alle 19 a Casone Ugolino a Castagneto Carducci è stata annullata causa maltempo. Le avverse previsioni metereologiche dovute al passaggio sull’Italia del Ciclone Medusa, hanno spinto gli organizzatori – Casone Ugolino e AIS Toscana – a rimandare l’appuntamento con i vini di Bolgheri e della Costa Toscana a domenica 5 giugno. La formula e il programma delle degustazioni rimane invariato: il Territorio, i Vitigni e l’evoluzione del Bolgheri raccontati dal vicecampione italiano Massimo Tortora e dal vincitore del Master del Sangiovese in carica Luca Vergamini sono confermate e i posti disponibili per ciascuna degustazione rimangono 20 – da prenotare a segreteria@aistoscana.it – con quote di partecipazione variabili a seconda del tema: 20€ quella dedicata al Territorio, 25€ quella sui vitigni e 45€ l’ultima dedicata al Bolgheri, in cui saranno protagoniste quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera.
Gli importanti ospiti annunciati – come la duchessa di York Sarah Ferguson e il premio Oscar Dante Ferretti, Arnold Swarzenegger, Ralf Moeller – e anche tanti altri, hanno confermato la propria disponibilità ad essere presenti nella nuova data.

Ufficio Stampa AIS Toscana

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Metti una domenica tra degustazioni e mondanità a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della costa Toscana

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La Duchessa di York Sarah Ferguson ospite d’onore

Domenica 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci un evento in cui vino, prodotti tipici e intrattenimento con ospiti prestigiosi saranno protagonisti dalle 10 alle 19
Sarà una giornata all’insegna del buon vino, della mondanità e del divertimento quella di domenica 24 aprile, quando a Castagneto Carducci nell’esclusiva location del rinnovato Casone Ugolino si terrà la seconda edizione di T-Wine, tasting dei vini della Costa Toscana organizzato grazie alla collaborazione tra AIS Toscana-Delegazione di Livorno, Casale Ugolino e Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi. Ospite d’onore di questo attesissimo appuntamento sarà nientemeno che la Duchessa di York Sarah Ferguson, protagonista della giornata insieme a Dante Ferretti che ha disegnato il Museum – Museo Sensoriale e Multimediale del Vino e altri vips attesi all’evento come gli attori Giorgio Pasotti, Remo Girone, Anna Kanakis, la conduttrice Verona Pooth ex Miss Germania e l’attore Ralf Möller.
Alla componente glamour dell’evento, AIS Toscana risponde con una importante proposta degustativa: il Territorio, i Vitigni e l’evoluzione del Bolgheri saranno al centro delle tre degustazioni il vicecampione italiano Massimo Tortora e il vincitore del Master del Sangiovese in carica Luca Vergamini guideranno alle 10.30 (dedicata al territorio), alle 15.30 (vitigni) e alle 17.30 sull’evoluzione del Bolgheri. Venti i posti disponibili per ciascuna degustazione – da prenotare a segreteria@aistoscana.it – con quote di partecipazione variabili a seconda del tema: 20€ quella dedicata al Territorio, 25€ quella sui vitigni e 45€ l’ultima dedicata al Bolgheri, in cui saranno protagoniste quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera.
Le degustazioni libere saranno aperte al pubblico dalle 10 alle 19, con biglietto d’ingresso a 10€ per i soci AIS e 15€ per i non soci. Durante la giornata si potranno acquistare direttamente i vini degustati attraverso il corner AIS Wine Shop by Retalco, apprendere le prime nozioni sul mondo della sommellerie con l’AIS Wine School alle 14 o ancora effettuare Wine Tour affiancati da un AIS Tutor (dalle 14 alle 18).

Ufficio Stampa AIS Toscana
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Finalissima di Mixologist, la sfida dei cocktail: Marianna Di Leo incoronata nuovo talento del bartending

Mix1Finalissima di Mixologist, la sfida dei cocktail: Marianna Di Leo incoronata nuovo talento del bartending

Grinta, freschezza e determinazione, questi gli ingredienti che hanno decretato la vittoria di Marianna Di Leo, 29enne salernitana, per la seconda stagione di “Mixologist – La sfida dei cocktail”.

Appartiene al team Flavio Angiolillo la giovane promessa che conquista il titolo di vincitrice assoluta del talent show nato dalla collaborazione tra Campari e Discovery con l’obiettivo di trovare un giovane aspirante barman con poca esperienza ma tanto talento e voglia di mettersi in gioco e dare lui la possibilità di diventare una promessa del mondo della mixology.

Marianna Di Leo ha sbaragliato la concorrenza e convinto il giudice d’eccezione Simone Caporale grazie a un originale cocktail di sua invenzione, Hope, preparato con oleo saccarum di bergamotto, chinotto, timo fresco, gin e Campari. La giovane barlady ha dimostrato una grande abilità nell’arte della mixology creando un drink dal gusto unico e perfettamente in linea con l’era del proibizionismo degli anni venti, tema della serata al quale i finalisti si sono ispirati.

Marianna Di Leo scopre la sua passione da bambina nel bar di famiglia. In seguito, nonostante un percorso di studi totalmente differente, trova il coraggio di perseguire il suo sogno cercando di imparare e crescere sempre di più. Non poteva esserci quindi migliore opportunità di “Mixologist – La sfida dei cocktail” per raggiungere questo obiettivo, avendo la possibilità di confrontarsi con due coach d’eccezione: Leonardo Leuci e Flavio Angiolillo, bartender di fama internazionale.

Mix8“Avevo il cuore a mille, Simone Caporale pronuncia il mio nome, un’emozione unica, un piccolo traguardo per dare la dimostrazione che l’impegno dà i suoi frutti.” Queste sono le dichiarazioni di Marianna che, grazie all’esperienza di “Mixologist – La sfida dei cocktail”, vede aprirsi davanti a sè le porte per una nuova esperienza lavorativa a Milano con tanti professionisti che potranno dare un contributo importante nel percorso formativo e di crescita di questo giovane talento.

Il premio finale per la vincitrice è un master personalizzato di sei mesi presso la Campari Academy, scuola di formazione del bartending e centro di riferimento per la cultura del bere bene, e un tour come Guest Bartender al fianco dei migliori professionisti del settore.

Campari, infatti, riserva da sempre grande attenzione verso il mondo della mixology e del bartending ponendosi come punto di riferimento per la formazione e la divulgazione della cultura del bere di qualità. In particolare, attraverso Campari Academy, Campari si fa promotore di un articolato progetto di formazione dei bartender incoraggiandoli all’adozione di comportamenti responsabili nei confronti della clientela, affinché quest’ultima possa degustare con consapevolezza cocktail che esaltino al meglio la qualità dei singoli ingredienti.

Mixologist, il talent prodotto da YAM112003 e nato dalla collaborazione tra Campari e Discovery, è andato in onda su DMAX (Dtt canale 52, Sky 136-137, Tivùsat canale 28) dal 6 marzo al 17 aprile alle ore 22.55 per sette puntate.
#campari #dmax #mixologist #campariacademy
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http://www.campariacademy.it/
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SITO UFFICIALE: www.dmax.it – TWITTER: @dmaxitalia – FACEBOOK: www.facebook.it/dmaxitalia

Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, Cinzano, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 3 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente.
Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com

 

Havas PR Milan
Sara Orsenigo – Tel +39 02 85457009
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Marianna Lovagnini – Tel +39 02 85457040
marianna.lovagnini@havaspr.com

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Territorio, vitigni ed evoluzione del Bolgheti i temi delle tre degustazioni guidate da Ais Toscana a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della Costa Toscana

Casone Ugolino_Location di T-Wine domenica 24 aprileTerritorio, vitigni ed evoluzione del Bolgheti i temi delle tre degustazioni guidate da Ais Toscana a T-wine , l’esclusivo tasting di vini della Costa Toscana
L’evento si svolgerà domenica 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci e sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 19

Saranno il Territorio, i Vitigni e l’evoluzione del Bolgheri i protagonisti delle tre degustazioni che AIS Toscana curerà il prossimo 24 aprile al Casale Ugolino di Castagneto Carducci nell’ambito della seconda edizione di T-Wine, l’esclusivo tasting dei vini della Costa Toscana organizzato grazie alla collaborazione tra AIS Toscana-Delegazione di Livorno, Casale Ugolino e Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi.

“In seguito al successo di pubblico e interesse mediatico registrato dalla prima edizione – sottolinea il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – questo secondo evento si pone come obiettivo quello di migliorare ulteriormente la propria visibilità e notorietà e diventare un appuntamento di riferimento per la valorizzazione dei prodotti di un territorio interessante come quello della Costa Toscana. La scelta della location, divenuto sede ufficiale dei corsi AIS della Delegazione di Livorno, è coerente con tale obiettivo, considerando che il Casone Ugolino si appresta a diventare un polo di attrazione importante per il settore enogastronomico locale, nazionale e internazionale, grazie anche al progetto “Museum” ovvero un museo sensoriale e multimediale del vino Bolgheri e in generale dei vini della Costa Toscana, alla cui realizzazione ha partecipato altresì il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti”.

Tre degustazioni dunque, una alle 10.30 (dedicata al territorio), una alle 15.30 (vitigni) e l’ultima alle 17.30 sull’evoluzione del Bolgheri, tutte condotte da due sommelier d’eccezione: il vicecampione italiano Massimo Tortora di Livorno e il vincitore del Master del Sangiovese 2016 Luca Vergamini di Lucca. Venti saranno i posti disponibili per ciascuna degustazione, la cui quota di partecipazione varia a seconda del tema: 20€ quella dedicata al Territorio, 25€ quella sui vitigni e 45€ l’ultima dedicata al Bolgheri, in cui saranno protagoniste quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera.

Le degustazioni si svolgeranno presso l’Area Formativa e Congressuale e richiedono la prenotazione obbligatoria a segreteria@aistoscana.it
Le degustazioni libere saranno invece aperte al pubblico dalle 10 alle 19, con biglietto d’ingresso a 10€ per i soci AIS e 15€ per i non soci. Durante la giornata si potranno acquistare direttamente i vini degustati attraverso il corner AIS Wine Shop by Retalco, apprendere le prime nozioni sul mondo della sommellerie con l’AIS Wine School alle 14 o ancora effettuare Wine Tour affiancati da un AIS Tutor (dalle 14 alle 18).

Ufficio Stampa AIS Toscana

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Mint Julep una dolcezza da gustare in ogni momento

ment-julepsl Gran Caffè Tito Schipa presenta…
MINT JULEP
una dolcezza da gustare in ogni momento

Il mint julep è un cocktail originario degli Stati Uniti del Sud. Il gusto fresco della menta abbraccia quello deciso del Rum che insieme ad altri ingredienti crea una vera esplosione di gusto. Mint significa appunto menta e julep è un termine che deriva dall’arabo gulab e significa acqua (ab) di rose, il nome, dunque, indica uno sciroppo acquoso dolce e profumato. Quindi mint julep è uno sciroppo dolce di menta con: Soda-Zucchero- Rum jamaicano-chartreuse verde-lime e bitter. Un mix di ingredienti, adatto in ogni occasione, ottimo come dopo cena che oltre a deliziare il palato risveglierà anche il vostro olfatto.
Ingredienti

– Menta
– Soda
– Zucchero
– Rum jamaicano
– Chartreuse verde
– Lime
– Bitter

– Next Events –

Venerdì 15 aprile
h. 22:00 Sabato 16 aprile
h. 22:00 Domenica 17 aprile
h . 18:00
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Week end del gusto (15-17 aprile) a Cesena con il Romagna Wine Festival

Week end del gusto (15-17 aprile) a Cesena con il Romagna Wine Festival

Derby Romagna Sangiovese – Morellino Scansano,
Concorso ‘Chef per un giorno’ sulla tagliatella, girandola di degustazioni e un tuffo nelle bollicine dell’Oltrepo’ Pavese
Cesena – Veste i colori della primavera la quarta edizione del Romagna Wine Festival. Per tre giorni Cesena diventa la capitale romagnola del vino insieme a gastronauti, vignaioli, giornalisti, winelovers, cuochi, degustatori e appassionati del buon vivere. Da venerdì 15 a domenica 17 aprile 2016, il cuore della città malatestiana si trasforma in una grande arena del gusto dove il Romagna sangiovese e gli altri vini del territorio duettano con i prodotti della gastronomia locale e con tanti ospiti eccellenti provenienti da altre regioni del Belpaese. Un evento di grande coinvolgimento che negli anni ha guadagnato la collaborazione di tutta la città e del comparto commerciale che saluta l’arrivo del Wine Festival allestendo vetrine a tema con protagonista il vino e il cibo della tradizione.

Si comincia venerdì 15 aprile dalle 17,30 con gli ‘Aperid’hoc’ sotto il Loggiato Comunale di Piazza del Popolo. Un percorso a tema dove le etichette del territorio raccontate dai produttori, sposano assaggi di prodotto in un percorso di terra, di mare e vegetariano. E chi partecipa all’Aperid’hoc guadagna un ‘passaporto’ per degustare i Menù del Festival preparati nei ristoranti del centro storico. Archiviati gli Aperid’hoc la manifestazione entra nel vivo il sabato e domenica con convegni, momenti di intrattenimento fra vino e cultura, degustazioni, visite guidate, mostre collaterali a tema, sfide gastronomiche, disfide enologiche fra territori.

Tanti i “centri di gravità” del Wine Festival 2016: la Biblioteca Malatestiana, il Palazzo del Ridotto, il Foro Annonario, il Loggiato Comunale di Piazza del Popolo. Il Palazzo del Ridotto in piazza Almerici sarà la sede delle principali degustazioni (sabato dalle 18,00 alle 22,00 e domenica dalle 15,30 alle 21,00) che alterneranno i vini romagnoli a quelli toscani dei territori vocati al sangiovese, agli ospiti di varie regioni d’Italia. Protagonisti i rossi robusti di Romagna e Toscana, alternati a bianchi freschi e aromatici, frizzanti e spumanti. Un grande corner sarà dedicato alle bollicine dell’Oltrepo’ Pavese, uno dei terroir di riferimento del metodo classico italiano, accompagnate per l’occasione da prodotti tipici della gastronomia di quei territori che duetteranno con le specialità romagnole a cura dell’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Forlimpopoli.

Sabato mattina appuntamento con la cultura con le visite guidate nei luoghi del vino condotte dal raccontastorie Gabriele Papi e a partire dalle ore 12,00 un percorso letterario e sensoriale dedicato alla Sicilia del vino. Maestri sommelier d’eccezione invece guideranno le degustazioni tematiche di grandi rossi e grandi bollicine nei pomeriggi di sabato e domenica. Di scena la coppia più blasonata della sommeleria italiana. Quei Gardini padre e figlio (Roberto e Luca) che negli anni hanno conquistato i massimi riconoscimenti in Italia e nel mondo.

Appuntamento con la creatività in cucina ancora sabato a partire dalle 15,00 nella piazzetta del Foro Annonario, dove va in scena ‘Chef per un giorno’ dedicato alla Miglior Tagliatella alla moda di Romagna e interpretato da otto aspiranti cuochi, e a cui seguirà un assaggio di pasta fresca e laboratori del gusto, organizzati dai mattarelli attenti delle Mariette artusiane.
E ancora domenica al Palazzo del Ridotto il Derby del Sangiovese, dove 8 campioni di Romagna Doc Sangiovese Riserva 2013 selezionati da un pannel di sommelier degustatori Ais, si scontrerà con altrettanti campioni di Morellino di Scansano Docg Riserva, uno dei territori più blasonati della Toscana del vino, che ha fatto del sangiovese il suo punto di forza. Il Derby anche quest’anno, dopo le disfide delle scorse edizioni con Chianti e Nobile di Montepulciano, sarà giudicato da una commissione tecnica e da una giuria popolare aperta a tutti i winelovers che si presenteranno ai banchi d’assaggio nella giornata di domenica.

 
Info: www.romagnawinefestival.it
Facebook: Romagna Wine Festival
Twitter: @guidavinier
#RWF2016

 
Cesena, 6 aprile 2016
Ufficio Stampa #RWF2016
Agenzia PrimaPagina Cesena
(Filippo Fabbri – Alice Magnani)

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Venturini Baldini, 40 anni di storia, nuova proprietà, progetto enologico di ultima generazione

GruppoVenturini Baldini, 40 anni di storia, nuova proprietà, progetto enologico di ultima generazione

Presentazione nazionale a Verona all’anteprima Vinitaly

Verona – Presentazione in grande stile della “prima” nazionale del nuovo corso di Venturini Baldini di Roncolo di Quattro Castella (Re) che quest’anno festeggia i quarant’anni di storia. La vetrina è stata l’anteprima Vinitaly svoltasi nella prestigiosa sede Tailor’s &Ties a Verona, alla presenza dei principali media del settore nazionali e internazionali, opinion leader, appassionati, rappresentanti di altre cantine.

“Se dovessi descrivere questo progetto in tre parole chiave, direi: territorio, territorio, territorio – spiega il winemaker Carlo Ferrini – Sì, avete capito bene. Questo è un progetto impensabile in un altro ambiente perchè affonda le sue radici nell’habitat naturalistico dei suoi vigneti, nella tradizione che è l’asse portante dell’identità di cantina. L’unicità di questo progetto sta nell’essere marcatore del territorio, un vino in piena simbiosi con la biodiversità del parco”.

Insieme a Ferrini, che coordina un team di agro-enologi, hanno illustrato il progetto a Verona Monica Franceschetti e Lorenzo Tersi, consigliere delegato della Tenuta.

L’azienda agricola Venturini Baldini si trova nel cuore delle terre di Quattro Castella, in un’area di 150 ettari, 30 dei quali vitati, un potenziale di 300 mila bottiglie, volutamente limitate a 100mila a garanzia della qualità delle uve migliori. Vini emiliani in piena fusion biologica con l’ambiente circostante, i vigneti adagiati sulle colline a un’altezza di circa 300-400 metri sul livello del mare, per lo più Lambrusco nelle diverse declinazioni (Grasparossa, Salamino, Sorbara), ma anche Malvasia di Candia.

L’anno 2016 è un punto di svolta nella storia di Venturini Baldini che proprio nel suo quarantennale ha cambiato proprietà, e dato impulso a un progetto enologico di nuova generazione coordinato dal winemaker Carlo Ferrini che coniuga ecosistema, artigianalità vitivinicola, legame con la terra packaging rinnovato.

Nel corso della serata sono state svelate in prima assoluta le nuove cinque etichette della Tenuta: Quaranta (spumante ottenuto da un calibrato blend delle diverse varietà di Lambrusco Grasparossa, Salamino, Sorbara, prodotto in quantità limitata, è l’omaggio al quarantennale della Cantina; Ca’ del Vento (Reggiano Lambrusco Rosato vino spumante rosso secco, lambruschi nelle varietà Sorbara-Grasparossa); Rubino del Cerro (storico spumante prodotto da vitigni Lambruschi nelle varietà Marani, Maestri, Salamino, Grasparossa); Malvasia Graniers (nella versione secca, Colli di Scandiano e di Canossa D.O.P. Malvasia); Marchese Manodori (Reggiano Lambrusco Dop, vino frizzante secco, Lambruschi nelle varietà Marani, Montericco, Maestri, Salamino, Grasparossa).

 

Verona, 11 aprile 2016

 

Ufficio Stampa

Agenzia PrimaPagina

(Filippo Fabbri – Maurizio Magni)

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Export, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50

IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO A VINITALYExport, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50
Una attenta osservazione dei mercati esteri sui quali investire, una cultura della grappa da diffondere tra i consumatori e un occhio di riguardo al packaging che rappresenta il biglietto da visita di ciascuna azienda. Sono questi i tre punti cardine su cui Elvio Bonollo, Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, ha voluto porre l’attenzione a consuntivo della partecipazione dell’Istituto all’edizione numero 50 di Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati.

Internazionale come la platea di consumatori che l’acquavite di bandiera si propone di raggiungere – e incrementare – nel prossimo futuro: “sull’estero c’è ancora molto da fare – spiega Bonollo – perché il mondo della grappa si scopre ogni giorno più vocato all’internazionalizzazione. Ad oggi la quota di esportazione del nostro distillato è del 20%, in particolare in Europa e nei paesi a lingua tedesca e il messaggio da lanciare da questo Vinitaly è che esiste l’opportunità di crescere ancora sui mercati esteri, se facciamo nostra l’idea che quando esportiamo grappa, esportiamo un pezzo del patrimonio culturale italiano”.

logo INGIl Presidente Bonollo ha altresì ribadito l’importanza di sostenere la diffusione di una vera e propria cultura della grappa: “spesso i consumatori non conoscono la storia e le caratteristiche della nostra acquavite di bandiera. Il nostro ruolo come Istituto Nazionale Grappa è anche quello di contribuire allo sviluppo di una vera e propria cultura di questo distillato, di quanto lavoro sta dietro ad ogni bottiglia e della storia unica ed originale di ciascun produttore, spesso portatore di una sapienza che si tramanda in famiglia da generazioni.”

Non meno importante del distillato, per conquistare il mercato è altresì il saper vendere l’immagine che lo rappresenta. “E’ per questo – aggiunge Bonollo – che oggi si presta sempre più attenzione al packaging, tratto distintivo di creatività e stile che caratterizza ad ogni livello e in ogni settore il made in Italy”.
Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

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In bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello

TWB CarloIn bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello
Domenica 17 aprile l’iniziativa promossa da Tuscany Wine and Bike in collaborazione con l’Associazione Occhio in Oasi
In bicicletta alla scoperta della Laguna di Orbetello
Itinerario su due ruote con l’enologo e guida ambientale Carlo Travagli e visita guidata all’Oasi WWF

Un itinerario in bicicletta nell’Oasi WWF della Laguna di Orbetello. Quattordici km da percorrere su due ruote immersi nella natura incontaminata di una delle riserve naturali più belle del nostro Paese. E’ questa la proposta di turismo culturale lento e sostenibile di Tuscany Wine and Bike in collaborazione con l’Associazione Occhio in Oasi per entrare in contatto diretto con la ricchissima biodiversità di flora e fauna che caratterizza l’Oasi che si estende per circa 300 Ha. Uno splendido territorio la cui salvaguardia è legata a quella di un bellissimo uccello, il cavaliere d’Italia e alle tante specie ittiche e di uccelli presenti, tra cui anche l’elegante fenicottero rosa. Domenica 17 aprile con ritrovo alle 8.30 al Casale della Giannella si svolgerà un tour guidato dall’enologo e guida ambientale Carlo Travagli che comprenderà non solo un articolato e affascinante percorso in bicicletta accessibile a tutti e alle persone di tutte le età, ma anche la visita guidata all’Oasi WWF e il pranzo con i piatti tipici della cucina tradizionale toscana: crostini, zuppe, formaggi e dolci della zona. “E’ un vero onore sapere che la nostra natura conservata accoglierà un gruppo di operatori specializzati nella promozione dl territorio, in particolar modo perchè accostano il vino, parte della storia della Maremma, ad una delle nostre oasi più antiche. Un connubio assolutamente carlo e lucainteressante” ha dichiarato Fabio Cianchi direttore delle Oasi della Maremma. “Per noi di Tuscany Wine and Bike è un esperimento che porta per la prima volta la nostra proposta di Day Tour dal Chianti alla Maremma – spiega Carlo Travagli – l’occasione di godere di un luogo magico come l’Oasi di Orbetello in bicicletta è più unica che rara, quindi non bisogna farsela scappare. Inoltre degusteremo alcuni vini in abbinamento ai piatti della cultura gastronomica locale. Questo è sicuramente un valore aggiunto del tour insieme alla possibilità di avere un esperto a nostra disposizione che ci accompagnerà in una visita guidata alla scoperta delle bellezze dell’Oasi”. Per partecipare al tour è necessario munirsi di bici (consigliata mountain bike) e casco propri e dotarsi di un binocolo. La prenotazione del tour è obbligatoria entro il 4 aprile: info@tuscanywinebike.com (quota partecipazione 30€ a persona – potrebbe subire variazioni se il gruppo fosse inferiore a 20 persone).

Natascia Maesi
Ufficio Stanpa TWB
natascia.maesi@gmail.com

 

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Il Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino

Degustazione donne del vino Vinitaly 2016 macroIl Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino
Nel Vinitaly 2016, che promette di battere tutti i record di business, le donne diventano protagoniste e sono ricordate nei discorsi inaugurali di Sergio Mattarella e Maurizio Danese Presidente di Veronafiere. Le Donne del vino iniziano a ricoprire ruoli importanti ma sono anche capaci di aggiungere fascino alle bottiglie curando la bellezza, l’ospitalità, i valori etici e la moda. Ecco che la fiera veronese diventa il palcoscenico di tante iniziative con lo stesso fil rouge “donne vino e bellezza”.
Il vino delle donne ha dunque molte facce: quella più tecnica della degustazione al femminile con bottiglie del 1967, primo anno di Vinitaly, quella più glamour dei brindisi che coinvolgono anche la Governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’Assessore all’Agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e quella più seria del libro contro la mafia “Campanella”, di Maria Cristina Sarò, sostenuto dalle Donne del vino della Sicilia. Poi c’è il progetto dei corsi full immersion per dare protagonismo alle donne ed infoltire il numero, ancora esiguo, delle wine manager nei CDA dei consorzi del vino.
A Vinitaly le Donne del vino interpretano il tema nazionale 2016 della bellezza proponendo i film con i brindisi, la cosmesi con le creme anti età della Co.Der di Cuneo oppure la moda con le borsette BYOB per bottiglie della Winelover di Gonzato Moda o le modelle della Fashion Class di Verona che sfilano con le bottiglie in mano…. Ci sono Donne del vino che interpretano il binomio vino-bellezza con istinto materno, come le pugliesi che propongono di adottare una vite, oppure sono perfette padrone di casa, come le venete e le friulane, che accolgono le delegazioni provenienti da Germania- Associazione Vinissima, Giappone- Premio Sakura e Sud Africa BOB Black Owned Brands.

Le Donne del vino sono attivissime e presentano a Vinitaly il primo grande evento diffuso nazionale con cui accoglieranno le wine lover italiane, cioè le nuove consumatrici di grandi vini. E’ battezzato Festa delle donne del vino e avrà luogo ogni anno il sabato precedente l’8 marzo. A fianco di questo progetto più modaiolo, le Donne del vino del Piemonte si preparano a creare itinerari di trekking nei vigneti e quelle della Toscana a cavalcare la nuova tendenza dei rosati.

Il 50° Vinitaly ha mostrato una particolare attenzione all’enologia in rosa con la degustazione inaugurale, che vede protagoniste 10 donne del vino con bottiglie di cinquant’anni, e la cena finale della fiera nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona. Ma soprattutto ha visto un riconoscimento ufficiale nel discorso inaugurale del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

Un Vinitaly ricchissimo di appuntamenti dove il tema dell’anno 2016 –Donne, vino e bellezza- viene interpretato alla grande soprattutto in chiave fashion e wellness.

Ecco il BYOB, la borsetta per bottiglie che si propone come un nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con se. La sigla BYOB significa infatti <<bring your own bottle>> e fa riferimento all’abitudine USA, nata nel 1950, di portare il vino da casa. Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna. E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori del Wine Spectator ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.

La pratica del Byob ha portato alla produzione di borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa, con design fantasioso e una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.

Eccoci alla cosmesi che usa le componenti più salutari del vino. Vinoterapia, un nome fashion per i trattamenti al vino sulla pelle che le Donne del vino propongono a Vinitaly con la linea delle creme al vino rosso della Co.Der. La sigla che significa Cosmesi e dermatologica, designa un’impresa nata nel 1990 a Fossano (Cuneo) per unire natura e tecnologia nella creazione di creme capaci di dare giovinezza alla pelle del corpo, delle mani e del volto.

Gli effetti benefici del vino sulla pelle sono stati utilizzati la prima volta fra il 1993 e il 95 nella regione de Les Graves vicino a Bordeaux da Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas. Gli elementi più salutari sono i polifenoli (favonoidi, quercitina, tannini e resveratrolo) che si trovano soprattutto nella buccia dell’uva rossa.

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

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Carpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni

Metodo ClassicoCarpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni
Nel 1000 a. C. nella Bibbia viene già citato “un vino spumeggiante”. Le pupitre arrivano nel 1818

Carpenè Malvolti e scuola enologica di Conegliano Insieme da 140 anni

Gli studenti presentano la ricerca sul Metodo Champenois per onorare il 140° dell’ Istituto più antico d’Italia e rendere omaggio ad Antonio Carpenè precursore della spumantistica europea

La Scuola Enologica di Conegliano compie 140 anni e per festeggiare questo prestigioso traguardo sceglie il palcoscenico del 50° Vinitaly ed il suo consolidato legame con Carpenè Malvolti, azienda leader della Spumantistica Italiana ed internazionale da sempre al fianco di questa realtà formativa di eccellenza. La celebrazione dell’importante anniversario, che avrà il suo culmine dal 12 al 14 maggio a Conegliano, si è infatti tenuta questa mattina presso lo stand della storica Casa Spumantistica con la presentazione della ricerca condotta dagli Allievi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS Cerletti – nell’ambito della terza edizione del progetto “Generazione D.O.C.G” – dedicata alla produzione del Metodo Champenois alla fine dell’Ottocento. L’occasione ha visto anche il battesimo ufficiale del nuovo vino Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico, coerente con la filosofia aziendale ed ispirato a quello stesso concepito da Antonio Carpenè alla fine del XIX secolo.

Alla presenza della Preside della Scuola Enologica Cerletti nonché Direttore della Fondazione ITS Damiana Tervilli, del Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige con Massimo Bertamini, della Famiglia Carpenè, gli Allievi hanno quindi anticipato i contenuti della suddetta ricerca, sviluppata seguendo l’ispirazione data dell’attuale Presidente della Fondazione Rosanna Carpenè con l’intento di approfondire scientificamente la conoscenza del metodi di spumantizzazione alle fine dell’Ottocento.

< “Condividere la Storia per determinarne il futuro”, è l’assunto imprescindibile su cui fondare l’interazione tra Scuola ed Impresa, – ha sottolineato Rosanna Carpenè – L’impegno della Fondazione è accompagnare gli Studenti in percorsi formativi e creare per gli stessi le migliori opportunità per accedere più rapidamente al mondo del lavoro, nonché parimenti per le Imprese che possono investire su Risorse Umane già specificatamente LOGO OTTAGONI_CMYK_FOTOformate.>
Per celebrare le origini dell’Istituto si è scelto di approfondire le conoscenze sui vini Spumanti e in particolare sul Metodo Champenois unica tecnica di spumantizzazione conosciuta nel periodo in cui si colloca storicamente la nascita della Scuola Enologica. Sono emersi nuovi assunti basati su rilevazioni scientifiche ed altresì note storiche particolarmente suggestive, come il riferimento all’esistenza di un “vino spumeggiante” nel 1000 a.C. citato nella Bibbia, la nascita del concetto di cuvée a opera di Dom Perignon nel XVII secolo o l’introduzione delle pupitres nel 1818 e che rappresentano il simbolo per eccellenza della rifermentazione degli spumanti in bottiglia.

<Essere qui oggi a celebrare questo importante anniversario – ha sottolineato Damiana Tervilli – rappresenta per noi un modo per ribadire quanto la Scuola sia legata alla Famiglia Carpenè, il cui capostipite Antonio è stato uno dei fondatori nel 1876. Da allora, seguendo il suo insegnamento, l’Istituto Cerletti si è affermato nel panorama formativo nazionale ed internazionale. Attraverso questi progetti di ricerca, i nostri Studenti hanno l’opportunità di capitalizzare una nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso a costruire le professionalità del domani.>

All’evento, insieme alla Scuola Enologica di Conegliano ha portato la propria testimonianza la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige – già Imperial Regia Scuola di Agraria nata nel 1874 sotto l’allora dominio austriaco – Massimo Bertamini, il quale ha ribadito come “Gli ultimi 25 anni dell’800 siano stati particolarmente ricchi di avvenimenti per tutta l’Europa vitivinicola: un periodo unico e irripetibile durante il quale è stato dimostrato come pure il mondo del vino possa trarre spinta per il “rinnovamento” delle tradizioni, dai momenti di “crisi”. In quelli anni si ebbe infatti il coraggio di far nascere centri di ricerca e didattica in campo vitivinicolo che poi hanno segnato la storia, che hanno permesso di raggiungere quanto oggi stiamo raccogliendo”.
Il progetto di ricerca condotto dagli Studenti della Fondazione ITS Cerletti, è stato altresì condiviso con altri due Istituti europei che hanno significativamente contribuito alla crescita culturale del settore enologico a livello mondiale fin dalla seconda metà dell’Ottocento, ovvero l’Istituto Superiore di Agricoltura di Geisenheim (Germania) fondato nel 1872 e l’Ecole Impériale d’Agriculture de la Saulsaie, che nel 1870 si trasferisce a Montpellier (Francia) per divenire il rinomato ’Institut Supérieur de la Vigne et du Vin’.

La presentazione della ricerca ha altresì fatto da introduzione al battesimo ufficiale dell’ultimo nato in casa Carpenè, ovvero, Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico, vino spumante ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti dal Trentino, fresco, pieno, rotondo, bilanciato da un sapiente equilibrio tra morbidezza e misurata acidità, dal bouquet complesso, ricco di aromi fruttati e floreali con note di mela, frutta esotica, gelsomino, sentori di vaniglia, nocciole tostate e pane appena sfornato.
Il Carpenè Malvolti Tarvisium Metodo Classico – con una presentazione originale, distintiva e fortemente identificativa – reinterpreta in chiave moderna gli elementi grafici ed estetici che caratterizzavano le bottiglie storiche, offrendosi così innovativo e parimenti rispettoso del suo illustre passato. L’araldo del Tarvisium sullo sfondo nero dell’etichetta ed il prestigioso collarino, su cui è riportata l’onorificenza ricevuta quale “Fornitori di S.M. il Re d’Italia”, riproducono la storica eleganza della Carpenè Malvolti.

 

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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Il Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly

SassochetoIl Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly

Una competizione tra più di 2.700 campioni di vini iscritti provenienti da 27 nazioni
Il Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly
Al Brunello frutto della selezione dell’azienda la commissione formata da 70 giudici internazionali ha assegnato 91 punti

Il Brunello Sassocheto 2011 Il Grappolo è tra i “vini a cinque stelle” premiati da Vinitaly, la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo vino giunta alla sua 50esima edizione. La giuria del Premio Internazionale “5 Star Wines” – formata da 70 esperti provenienti da tutto il mondo – ha assegnato 91 punti al Brunello dell’azienda vinicola di Montalcino di proprietà della famiglia Giovannelli, imprenditori tessili pratesi.
Un importantissimo risultato per la selezione Saccocheto 2011 che premia il progetto di qualità voluto dalla proprietà e curato nei minimi dettagli dall’enologo Carlo Travagli. Il Brunello Sassocheto 2011 ha superato una durissima selezione – tre giorni di valutazione alla cieca degli oltre 2.700 campioni di vini iscritti, provenienti da 27 nazioni – perchè da quest’anno il riconoscimento “5 Star Wines” è andato solo ai vini che hanno raggiunto e superato i 90 centesimi. Fondato 23 anni fa, il Premio Internazionale “5 Star Wines” premia le Aziende vinicole che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti e rappresenta un eccellente strumento di marketing e di promozione dei prodotti sui mercati internazionali, una garanzia per i buyer internazionali sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato e non conosciuti.
Raffinato, complesso e dal gusto sanguigno Il Brunello Sassocheto DOCG 2011 è l’eccellenza della produzione di Brunello dell’azienda. Un vino dalla forte identità. Schietto e genuino, strutturato e complesso ma, al tempo stesso, vivace e godibile al palato, invitante al naso con le sue Aziendapiacevoli note olfattive e una buona persistenza aromatica. Il Brunello Sassocheto 20111 è un vino che nasce nel cuore della Tenuta, dalla sua vigna più antica: il Piano Nero (chiamata così dai contadini della zona) situata a 300 metri di altitudine e caratterizzata da una perfetta esposizione a sud, e deve il suo nome proprio a questo terreno ricco di scheletro e di “sasso” oltre che al suo carattere “cheto”, equilibrato ma deciso. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, viene vinificato in vasca aperta con fermentazione a temperatura controllata e macerazioni prolungate, matura in botti di rovere francese e di slavonia per oltre 24 mesi, invecchiando affina in bottiglia le proprie caratteristiche per circa un anno, prima di essere messo in commercio. È un autentico vino di razza, frutto di un grande amore per la terra e di una lunga esperienza in cantina. Fatto con le mani e con il cuore.

Natascia Maesi
Ufficio Stampa Il Grappolo
natascia.maesi@gmail.com

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Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio

Vignetta di Valerio Marini per Cinelli Colombini a Vinitaly 2016Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio
Lo stand di Donatella Cinelli Colombini a Vinitaly (Padiglione 6 stand D4) diventa un set fotografico con una silhouette che giocosamente la ricorda e l’invito che la signora del Brunello rivolge ad amici, buyer e wine lovers, è quello di passare a farsi un selfie o una foto al posto suo e proporsi su Instagram: <<#iosonodonatella e anche tu!>> si presenta come un modo per aprire le porte di Vinitaly anche a chi è rimasto a casa, perché chiunque può unirsi a questo gioco sul nome Donatella e sul prestigioso Brunello 2010 IosonoDONATELLA, considerato da lei stessa <<il miglior vino che abbia mai prodotto>>. Una etichetta rara e preziosa che viene messa per la prima volta in degustazione proprio a Vinitaly. “Ne abbiamo fatte solo 600 bottiglie e lo abbiamo venduto in quindici giorni, per questo non c’è stato tempo di organizzare assaggi e presentazioni” spiega la signora del Brunello: sulla bottiglia c’è il suo stemma in oro all’interno di un anello scintillante che ricorda i suoi giovanili studi di oreficeria medioevale.

Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio
Come sempre le prime cantine italiane con un organico di sole donne – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda – si distinguono per un mix di tradizione, innovazione e condivisione. Un atteggiamento sorridente, quasi un gioco tecnologico, nei rapporti umani e invece molto serio nell’impegno sui vini che si traduce in un grande apprezzamento internazionale. Nella gamma dei vini in vendita, 7 hanno ottenuto più di 90 centesimi dalla Guida di Robert Parker e due l’ambito premio di 95/100 dimostrando una impressionante progressione verso l’eccellenza dell’azienda creata diciotto anni fa da Donatella Cinelli Colombini.

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Il sommelier Toscana nr. 31 saluta Vinitaly con una edizione speciale: Wine tasting d’autore, bollicine made in Tuscany, anniversari importanti e storie di territori, con un grande pensiero al grande Giacomo Tachis

cover_sommelier_31Il sommelier Toscana nr. 31 saluta Vinitaly con una edizione speciale: Wine tasting d’autore, bollicine made in Tuscany, anniversari importanti e storie di territori, con un grande pensiero al grande Giacomo Tachis

Sarà un numero speciale in tutti i sensi, quello del Sommelier Toscana nr. 31, in uscita in occasione del Vinitaly edito dalla casa editrice Gruppo Editoriale di Lana e Parigi Bini. Speciale perché racconta le degustazioni delle anteprime, le storie di personaggi e di territori, riflessioni sugli scenari futuri. Si sceglie di raccontare una nuova tendenza – quella di produrre spumanti nella terra dei grandi rossi per eccellenza – con una panoramica sulle bollicine 100% Made in Tuscany, e si scopre che uno spumante prodotto con uve coltivate su terreni sabbiosi a ridosso del Lago di Massaciuccoli strizza l’occhio ai vini della Camargue, con produttori storici che dedicano etichette a figure mitologiche delle famiglie nobili toscane.
In un numero così speciale non poteva mancare un originale pensiero all’uomo del Rinascimento del vino italiano, il grande Giacomo Tachis recentemente scomparso. “Lo abbiamo voluto fare a modo nostro – spiega il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – con una presentazione dei suoi vini, delle sue creature a cui lasciava sempre il posto per raccontare la sua filosofia. L’innovazione nasce dalla storia, direbbe Tachis, e la storia del vino in Toscana la si celebra con i 300 anni dal 1716, quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram”.

Anche Vinitaly, come è stato per l’Associazione Italiana Sommelier nel 2015, giunge all’importante traguardo dei 50 anni e da mezzo secolo offre ai produttori spunti interessanti per elaborare ed articolare le proprie determinazioni strategiche. Nell’anno del 300° “compleanno” del Chianti Classico, della 50° edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati e altresì del 50° anniversario della DOC Vernaccia, l’articolo di introduzione alle più importanti preview – Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Chianti, Vino Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano – e ai più prestigiosi tasting, non poteva quindi presentarsi in altro modo se non come un brindisi virtuale ai prestigiosi obiettivi che il mondo del vino ha raggiunto e raggiungerà.

LOGO AIS TOSCANANon mancano nel numero 31 del Sommelier Toscana una sezione dedicata alle storie di famiglie del vino che si raccontano attraverso scelte innovative e strategiche d’Azienda e una dedicata agli eventi dei prossimi mesi, in particolare al T-Wine al Casone Ugolino di Castagneto Carducci in programma per il prossimo 24 aprile.

“Vinitaly – conclude Baroncelli – è un appuntamento a cui un sommelier non può mancare: la ricerca di nuovi vini, di nuovi racconti fatti di sogni, tenacia, di rapporto con la natura. Il suo riuscire a cogliere l’umore del mercato e altresì confrontarsi con entrambe le anime del vino – produttori e consumatori – gli permette di sviluppare una spiccata sensibilità all’interpretazione del nuovo, dei cambiamenti e dell’evoluzione del mondo del vino”.
Ufficio Stampa AIS Toscana

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La fondazione ITS di Conegliano (TV)premiata per la formazione superiore nel comparto agroalimentare

Esterno-della-Scuola-Enologica-di-Conegliano-GB-Cerletti (1)La fondazione ITS di Conegliano (TV)premiata per la formazione superiore nel comparto agroalimentare
Presentati a Roma i risultati del monitoraggio svolto dall’INDIRE – su commissione del Ministero dell’Istruzione – dei 67 percorsi ITS conclusi nel 2014, i percorsi di studio e lavoro post-diploma gestiti da Fondazioni private, di cui la Fondazione ITS Agroalimentare di Conegliano (Treviso) è l’unica espressione per il settore agroalimentare e vitivinicolo per il Nord-Est. Su 67 percorsi valutati, 28 sono stati premiati e tra questi a distinguersi sono stati soprattutto gli ITS del Veneto, che con tutti e 7 i percorsi attivati hanno raggiunto un punteggio superiore a 70, accedendo alla classe di premialità. Tra questi, anche la Fondazione ITS di Conegliano, che si è classificata prima tra gli ITS del comparto Agrolimentare, grazie ai numeri che la descrivono: nell’anno 2014 ha svolto due corsi di 1.000 ore di lezione e 800 ore di pratica in azienda, in parallelo presso la sede di Conegliano e Bardolino (VR), diplomando 27 studenti. Il loro percorso formativo si è caratterizzato con il 45% di ore presso aziende del settore e il 54% di docenti provenienti dal mondo del lavoro e una volta diplomati, il 78% degli studenti ha trovato lavoro entro 12 mesi dal conseguimento del titolo.
“Attrattività, occupabilità, professionalizzazione e permanenza in Impresa, partecipazione attiva e reti interregionali – ha commentato Damiana Tervilli,  Preside dell’Isiss Cerletti e Direttore dell’ITS di Conegliano – sono gli indicatori più importanti per valutare la qualità di un percorso formativo, unitamente alla presenza di esperti provenienti dal mondo del lavoro tra i docenti e alla possibilità di utilizzare laboratori di Impresa e ricerca, oltre naturalmente ai risultati in termini di inserimento lavorativo degli studenti a 12 mesi dal diploma. A questi va aggiunto che gli ITS, a differenza delle Scuole Superiori tradizionali hanno una collocazione specifica laddove ci siano reali esigenze lavorative in quel campo. La Fondazione ne è un esempio di eccellenza, in quanto sorge nel cuore della Marca Trevigiana, uno dei territori maggiormente vocati alla vitivinicoltura già dalla notte dei tempi”.
Un requisito, quello della collocazione strategica degli ITS su determinati territori, che ha più volte citato come essenziale anche il Sottosegretario di Stato Gabriele Toccafondi presentando i risultati, così come anche la necessità per il futuro degli ITS di rafforzamento e innovazione dei percorsi, per prevenire l’abbandono scolastico.
“Innovazione è senz’altro una delle parole chiave per gestire il cambiamento del sistema scolastico a livello di Istituti Tecnici – ha sottolineato Rosanna Carpenè, Presidente della Fondazione – perché uno dei punti deboli delle Scuole Superiori è spesso il fatto di giungere al diploma dopo cinque anni avendo acquisito tante conoscenze ma nessuna competenza specifica. Per tale motivo, in qualità di Presidente, avverto ancora di più la necessità di stimolare gli Studenti della Fondazione ad andare oltre questo limite. Attraverso gli ITS, il mondo della scuola può andare incontro alla domanda lavorativa, diventando un’opportunità per le aziende stesse che potranno investire su una forza lavoro già adeguatamente preparata ed altresì per gli allievi stessi che potranno accedere più facilmente e più velocemente al mercato del lavoro. Nel caso dell’ITS di Conegliano, anche ad una più approfondita conoscenza della cultura del vino e delle sue radici sul Territorio, stigmatizzando l’importanza di condividere la storia per determinarne il futuro”.
L’azione della Fondazione continua, con l’avvio per il biennio 2016/2018 dei corsi di specializzazione per la figura di “Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali” presso la Scuola Enologica “G. B. Cerletti” di Conegliano e l’Istituto Alberghiero “A. Berti” di Verona.

Per informazioni:
Scuola Enologica I.S.I.S.S. G. B. Cerletti – Conegliano (Tv) tel. 0438-61421

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Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SPA
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IoSonoDonatella: vieni a fare selfie al posto mio

IoSonoDonatella: vieni a fare selfie al posto mio
A Vinitraly, Donatella Cinello Colombinia a caccai di sosia da fotografare e proporre su Istagram con Hashtag #IoSonoDonatella

Lo stand di Donatella Cinelli Colombini a Vinitaly (Padiglione 6 stand D4) diventa un set fotografico con una silhouette che giocosamente la ricorda e l’invito che la signora del Brunello rivolge ad amici, buyer e wine lovers, è quello di passare a farsi un selfie o una foto al posto suo e proporsi su Instagram: <<#iosonodonatella e anche tu!>> si presenta come un modo  per aprire le porte di Vinitaly anche a chi è rimasto a casa, perché chiunque può unirsi a questo gioco sul nome Donatella e sul prestigioso Brunello 2010 IosonoDONATELLA, considerato da lei stessa <<il miglior vino che abbia mai prodotto>>.  Una etichetta rara e preziosa che viene messa per la prima volta in degustazione proprio a Vinitaly. “Ne abbiamo fatte solo 600 bottiglie e lo abbiamo venduto in quindici giorni, per questo non c’è stato tempo di organizzare assaggi e  presentazioni” spiega la signora del Brunello: sulla bottiglia c’è il suo stemma in oro all’interno di un anello scintillante che ricorda i suoi giovanili studi di oreficeria medioevale.

Come sempre le prime cantine italiane con un organico di sole donne – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda – si distinguono per un mix di tradizione, innovazione e condivisione. Un atteggiamento sorridente, quasi un gioco tecnologico, nei rapporti umani e invece molto serio nell’impegno sui vini che si traduce in un grande apprezzamento internazionale. Nella gamma dei vini in vendita, 7 hanno ottenuto più di 90 centesimi dalla Guida di Robert Parker e due l’ambito premio di 95/100 dimostrando una impressionante progressione verso l’eccellenza dell’azienda creata diciotto anni fa da Donatella Cinelli Colombini.

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Il consorzio Aceto balsamico di Modena IGP presente a Vinitaly con una originale “Degustazione teatrale” nel padiglione dell’Emilia Romagna

-Vinitaly - Padiglione Emilia RomagnaIl consorzio Aceto balsamico di Modena IGP presente a Vinitaly con una originale “Degustazione teatrale” nel padiglione dell’Emilia Romagna

La “performance” andrà in scena martedì 12 aprile dalle 11 alle 15 presso lo stand D1 (padiglione 1) del Consorzio del Lambrusco

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista per la prima volta a Vinitaly: martedì 12 aprile dalle 11 alle 15 infatti, presso lo stand del Consorzio tutela del Lambrusco di Modena nel padiglione dell’Emilia Romagna andranno in scena degustazioni del prezioso alimento dai connotati assolutamente originali. Non si tratterà infatti della solita degustazione sensoriale alla scoperta degli aromi e del gusto, ma di un esperimento sensoriale a tutto tondo, reso possibile grazie alla collaborazione dell’Associazione Koiné – teatro sostenibile – la quale presenterà presso lo stand D1 del padiglione 1, l’oro nero di Modena attraverso una “degustazione teatrale” che immergerà i partecipanti “in un racconto di storia e sapori, in una narrazione capace di introdurre all’arte del “sentire e gustare”, con tutti i sensi, i colori, i profumi, gli aromi, il corpo, la voce dell’Aceto Balsamico di Modena IGP”.

“Un’esperienza unica – la definisce il Direttore Generale del Consorzio di Tutela ABM Federico Desimoni – un balsamo per il corpo e per lo spirito, quella che coinvolgerà questo prodotto considerato un vero e proprio simbolo di italianità in oltre 120 paesi di tutto il mondo in cui viene esportato. La quota che varca i confini nazionali supera il 90% della produzione totale, ammontante nel 2015 a circa 93 milioni di litri e corrispondente ad un fatturato di oltre 450 milioni alla produzione e oltre 700 milioni al consumo. Un punto di riferimento per il comparto del food nazionale – sul quale incide per il 4,6% –  e altresì una leva economica rilevante per il territorio della provincia di Modena: oltre 70 produttori e 250 operatori per un totale di circa 1.000 addetti”.

La presenza del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP a Vinitaly nel padiglione dell’Emilia Romagna e in particolare nello stand del Consorzio tutela del Lambrusco di Modena vuole essere un messaggio di coesione territoriale: per valorizzare le eccellenze del made in Italy è infatti importante creare sinergie anche tra denominazioni diverse portando in primo piano proprio la territorialità. “Come sappiamo – ha aggiunto Desimoni – l’Emilia Romagna è la regione con il maggior numero di denominazioni certificate e fare sistema per promuoversi a vicenda ritengo sia la strada giusta da percorrere. Ancor di più in un evento di grande impatto mediatico come Vinitaly, quest’anno in particolare sotto i riflettori per l’importante 50° anniversario che si appresta a celebrare”.

Le degustazioni, della durata di 15 minuti cadauna, si terranno ogni 30 minuti, dalle ore 11 alle ore 15, sarà possibile partecipare solo su prenotazione. Per prenotazioni Segreteria Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP te. 059208621

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A Bagno Vignoli apre Toscana Lovers, la boutique del miglior artigianato toscano di Donatella Cinelli Colombini

Toscana Lovers_internoA Bagno Vignoli apre Toscana Lovers, la boutique del miglior artigianato toscano di Donatella Cinelli Colombini

Il contesto in cui si inserisce è quello della Toscana più autentica e suggestiva, il centro termale è uno dei più prestigiosi d’Italia: siamo a Bagno Vignoni, dove il prossimo 4 aprile aprirà Toscana Lovers, il secondo negozio di Donatella Cinelli Colombini dedicato al miglior artigianato toscano. Dopo il punto vendita di Siena a pochi passi da Piazza del Campo, una nuova boutique trova dunque collocazione in questo borgo medievale nel cui centro termale si bagnarono Santa Caterina e Lorenzo il Magnifico e attorno al quale ruota la vita di questa perla storica incastonata nella Val d’Orcia.
In vendita, piccoli oggetti spesso eseguiti con tecniche centenarie ma con stile attualissimo che mostrano tutta la maestria e la vitalità dell’artigianato toscano, frutto dell’unione di tradizione e creatività: dai coltelli di Scarperia famosi fino dal Settecento ed eseguiti dal maestro coltellinaio Saladini, alle ceramiche Virginia con il loro stile shabby chic che reinventa vecchi oggetti di uso quotidiano, ma anche taglieri e zuppiere in olivo, saponi decorati con stampi di bronzo e profumati con le essenze naturali della Toscana, sciarpe di Cecchi & Cecchi e tanti oggetti in resina che imprigionano per sempre foglie e fiori. Ovviamente non possono mancare i vini, in primis Brunello , Chianti e Orcia delle cantine di famiglia, il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda.
Ogni prodotto è stato selezionato con cura fra le botteghe di artigianato artistico della Toscana e del resto d’Italia – accanto agli oggetti locali Toscana Lovers_interno3“Toscana Lovers” ci saranno anche tessuti a telaio umbri, ceramiche siciliane, vetri veneti – da Carlo Gardini, il marito di Donatella Cinelli Colombini che insieme a Chiara, Stefania e Ilaria cerca incessantemente nuovi oggetti da proporre ai clienti perché possano portare a casa un pezzettino autentico e fatto a mano.
“Toscana Lovers – sottolinea Donatella Cinelli Colombini – è l’antidoto al souvenir tarocco, al degrado turistico che fa sembrare tutti uguali i posti dove ci sono molti visitatori. Da noi, ogni oggetto porta l’impronta della cultura di un altro angolo d’Italia dove continuano antiche tradizioni artigiane, non è nostalgia ma voglia di autenticità”.
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Natale con i tuoi, Pasqua in agriturismo …alla fattoria del colle di Trequanda

Pasqua 2016 alla Fattoria del Colle tra relax e degustazioniNatale con i tuoi, Pasqua in agriturismo …alla fattoria del colle di Trequanda
Un programma per trascorrere nella campagna toscana un lungo week end con tutta la famiglia

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi… ma alla Fattoria del Colle di Trequanda, presso la quale Donatella Cinelli Colombini ha in serbo un programma dove sacro e profano si fondono in una esperienza sensoriale unica. Vino e divino nella campagna in cui nascono il Brunello, il Chianti e la Doc Orcia e ci si immerge nella spiritualità profonda dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e di Sant’Antimo. Una occasione per famiglie, coppie ma soprattutto winelovers, da vivere in una fattoria del 1592 rimasta intatta nei secoli, che si sublimerà con tre degustazioni spettacolari: la degustazione enomusicale con 4 assaggi itineranti nella cantina di Montalcino, la verticale di Brunello dalla botte della grande riserva e le creazioni degli stessi ospiti, chiamati a calarsi nei panni di enologi per un giorno e dar vita ad un vino che potranno poi portarsi a casa.
Tre le tipologie di offerta per il soggiorno: solo pernottamento (2 notti) in camera doppia con colazione a 110€ a persona, due pernottamenti in appartamento 110€ a persona ma colazione esclusa (50€ bambini sotto i 12 anni) oppure ancora la formula 2 notti con colazione, più la cena del sabato sera con quattro portate dedicate alla carne chianina e accesso al centro benessere con bagno nel vino e massaggio a 230€ a persona.
Per ciascun soggiorno, sono compresi una visita guidata delle sale storiche e della cantina della Fattoria del Colle, una lezione di cucina sulla zuppa di Pasqua e gli Ossi di morto (biscotti preparati con chiara d’uovo e mandorle) e la degustazione enomusicale itinerante presso la cantina del Casato Prime Donne a Montalcino, dove il sommelier-musicista Igor Vazzaz ha studiato un percorso sensoriale itinerante con quattro vini da degustare in quattro ambienti diversi ascoltando altrettanti brani musicali.
La verticale di (futuro) Brunello 2015 e 2012, Brunello Prime Donne 2011, Brunello Riserva 2010 e 2008 è prevista per il mattino di Pasqua e costerà 10€ a persona (da prenotare anticipatamente), mentre nel giorno di Pasquetta, l’alternativa alla gita fuori porta si trasforma in una esperienza decisamente originale: gli stessi ospiti della Fattoria del Colle potranno diventare “enologi per un giorno” creando con la propria fantasia e gusto, un Supertuscan con blend di Sangiovese, Merlot e Sagrantino che potranno poi portarsi a casa.
Oltre al programma proposto, molte saranno le opportunità per conoscere il territorio: si potrà visitare la cinquecentesca villa, ma anche allontanarsi un po’ per suggestive escursioni all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore – dove la mattina di Pasqua sarà concelebrata la Santa Messa con canti gregoriani – o a Buonconvento con il mercatino antiquario sotto le mura medioevali.
Ogni giorno possibilità di pranzare/cenare alla carta all’Osteria di Donatella, in particolare il pranzo di Pasqua (38€ a persona vini esclusi) dedicato ai piatti tipici senesi compresa la schiacciata di Pasqua dolce e di trascorrere momenti di relax allo stato puro nel centro benessere affacciato sulle Crete Senesi con sauna, bagno turco, area relax, jacuzzi, vasca per vinoterapia (80€ a coppia per 30 minuti) e sala per massaggi di coppia o trattamenti all inclusive (da scegliere e pagare a parte).

Info e prenotazioni: +39 0577 66 21 08 – info@cinellicolombini.it
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Marzia Morganti Tempestini
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Formazione con wine meridian

timthumb.pFormazione con wine meridian

In aula e on line
Non perdere l’occasione di approfondire le tematiche relative all’ Export del Vino affrontate nel corso di Venerdì 1 Aprile:

Puoi seguire la lezione sia presso la nostra sede di Lonigo che comodamente dal tuo ufficio!

timthumb.p.jpgCorso Avanzato per diventare Export manager del vino

Un seminario di Wine Meridian: venerdi 1 aprile
L’export sta rappresentando sempre di più una chiave fondamentale per la competitività delle imprese vitivinicole italiane.

I mercati internazionali del vino, però, presentano caratteristiche sempre più complesse – sia per quanto riguarda le caratteristiche del mercato, della distribuzione, sia per ciò che concerne gli aspetti normativi – e per affrontarli è pertanto essenziale la conoscenza delle loro dinamiche di sviluppo e le diversificazioni sia nei mercati tradizionali (Germania, Regno Unito, Usa, ecc.) che in quelli emergenti (Cina, Russia, Brasile, India, ecc.).

Da tutte queste considerazioni e dal contributo di professionisti molto esperti del settore Wine Meridian propone un percorso di formazione rivolto a produttori od operatori del vino che intendono approcciarsi a nuovi mercati.

Una giornata formativa per chi ha già partecipato al corso base, che consentirà di costruire una mappa utile per definire obiettivi, strategie, competenze professionali e operatività di creazione di relazione con l’importatore. Il focus è dedicato allo sviluppo strategico del business e della relazione internazionale.

Il percorso analizzerà come il conto economico e le attività del distributore influenzano la scelta di un fornitore. Quale sono le leve che un venditore deve conoscere prima di scendere in campo?

Si tratta di un percorso formativo di eccellenza che -attraverso un approccio altamente operativo- renderà i titolari d’impresa in grado di portare immediato valore aggiunto soprattutto per quanto concerne i temi del marketing e dell’internazionalizzazione.

I motivi per partecipare:
Come capire la prospettiva del distributore e come posizionarsi rispetto alla prospettiva di chi acquista
Per avere nuove conoscenze dirette sulla relazione con gli importatori
Per capire come consolidare rapporti di business e partership internazionali
Per avere un orientamento sui nuovi dati di mercato e tendenze
Sede:

Il corso si terrà a Lonigo in via Martiri delle Foibe, 9, a cinque minuti dal casello autostradale di Montebello, e a 5 minuti dalla stazione di Lonigo.

Orari:

Il corso di perfezionamento, full immersion, sarà dalle ore 10 alle ore 18.

Costo:

La quota d’iscrizione è di 200 euro più iva. Il pagamento dovrà avvenire massimo 5 giorni prima l’inizio delle attività.

Promozioni speciali:

Se ti iscrivi da subito ad un pacchetto di tre corsi, avrai un quarto corso in omaggio.

Docenti:

Dott. Fabio Piccoli – Direttore responsabile di Wine Meridian, esperto economia e marketing settore vitivinicolo

Dott. Lavinia Furlani – Direttore Editoriale di Wine Meridian, esperta di comunicazione nel settore agroalimentare

Dott. Andrea Pozzan – esperto di selezione del personale nel settore vitivinicolo

Dott. Mark Bicknell – esperto nella gestione di mercati internazionali attraverso i canali di distribuzione

Dott. Roberta Zantedeschi – consulente in area HR accreditata Insights discovery

Modalità di iscrizione:

Per essere ammessi al corso è necessario inviare via mail a formazione@winemeridian.com con i seguenti documenti:

Domanda d’iscrizione: scarica

Curriculum personale con ogni eventuale documentazione su attività svolte

Contatti:

Per informazioni scrivere a formazione@winemeridian.com

Tel 348.5727501

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Pubblicato in News