L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino al traguardo dei 25 anni – Cristina

Sarà il prossimo Vinitaly, dal 7 al 10 aprile, il palcoscenico di tutti gli eventi voluti dalla Presidente Elena Martusciello per celebrare questo importante anniversario. Un’eccezionale degustazione di etichette storiche, un concorso al femminile per premiare chef emergenti, un importante convegno dedicato alla nuova informazione via web, una cena di  gala in una sede prestigiosa promossa da Vinitaly in chiusura della manifestazione fieristica, senza dimenticare l’ormai rinomato ristorante gestito dalle socie e operante presso l’Area H della Cittadella Gastronomica tutti i giorni dalle 11 alle 17.
Domenica 7 aprile ore 15:30 nella Sala Tulipano (Palaexpo Ingresso A1), grazie alla collaborazione con la prestigiosa rivista Civiltà del Bere, Alessandro Torcoli, direttore di questa testata, condurrà un’eccezionale degustazione di etichette storiche del millesimo 1988, coetanee dell’Associazione, con 10 socie.

Lunedì 8 aprile ore 11 nel ristorante Le Donne del Vino si svolgerà una gara tra cinque giovani chef emergenti provenienti da diverse regioni italiane: Sara Samuel dal Piemonte, Elena Kristancic dal Friuli Venezia Giulia, Cinzia Meriggioli dal Friuli Venezia Giulia, Simona Fantoni dalla Toscana, Fabiana Scarica dalla Campania. A giudicarle una giuria di personalità di spicco del settore enogastronomico che dovrà premiare la chef che meglio avrà saputo interpretare il proprio territorio nel piatto. Insieme a Stevie Kim  – Managing Director Vinitaly International, i componenti della giuria saranno: Marco Bolasco, resp. Guida Osterie d’Italia Slowfood, Fede e Tinto – Decanter Radiodue Rai, Paolo Marchi – Ideatore Identità Golose, Fiammetta Fadda – Panorama, Alberto Schieppati – Direttore Rivista Artù, Elisabetta Tosi –  Giornalista Wineblogger Vinopigro. Commenterà l’evento la Wine Educator Aurora Endrici. Alla prima classificata verrà offerto uno stage presso ristoranti prestigiosi delle Donne del Vino. Particolari riconoscimenti verranno assegnati alle seconde classificate tutte a pari merito.
Martedì 9 aprile alle ore 11 nella Sala Puccini si svolgerà il convegno dal titolo “La netnografia per un approccio strategico al nuovo marketing del vino”, frutto della prima ricerca in materia nel settore vitivinicolo. Interverranno il  Direttore Generale dell’Ente Fiera Dr. Mantovani, Elena Martusciello Presidente Associazione Nazionale Donne del Vino, Stevie Kim  – Managing Director Vinitaly International, Oscar Farinetti Patron di Eataly il lavoro sarà presentato dagli autori : Alex Giordano – Docente di Società delle Reti e Societing IULM Milano -Co-Direttore Centro Studi Etnografia Digitale, Adam Arviddson – Docente di Sociologia Univ. Statale di Milano Co-Direttore Centro Studi Etnografia Digitale, Luca Basilico – CEO ViralBEat centro Media 2.0,  modererà Luciano Pignataro giornalista de Il Mattino. Il convegno porta il contributo di esperti a livello internazionale sul tema della comunicazione del vino attraverso i nuovi mezzi destinati a diventare in un prossimo futuro un elemento fondamentale per la diffusione della cultura enologica.
Per presentare al grande pubblico le eccellenze italiane sapientemente elaborate da famosi chef in abbinamento con una selezione dei vini delle Associate, sarà di scena La Grande Cucina del Vinitaly con il Ristorante d’Autore al 1° piano Palaexpo Ingresso AI ed il Self Service d’Autore al 1° Piano Galleria dei Signori Pad.10-11.
Mercoledì 10 aprile – Da quest’anno la direzione di Vinitaly celebrerà la chiusura della manifestazione in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino con il Finitaly Cena di Gala del Venticinquennale alle 20 nel Palazzo Verità Poeta Verona. Un gran buffet in uno dei più bei palazzi della città di Giulietta che condurrà gli ospiti in un viaggio ideale alla scoperta delle specialità enogastronomiche italiane.
                                                                                                            
          Anna Pesenti Buonassisi
marzo 2013

Associazione Nazionale Le Donne del Vino
 Via S. Vittore al Teatro, 3 – 20123 Milano – Tel. e Fax 02.86.75.77
info@ledonnedelvino.comwww.ledonnedelvino.com

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Giardini Wallcoverings – Ufficio stampa I giardini delle meraviglie

Ceramica Vittoriana, detail_I Giardini delle Meraviglie.jpgDesign: Vincenzo Dascanio

“I Giardini delle meraviglie” è l’inedita collezione di rivestimenti murali realizzata da Giardini Wallcoverings e firmata da Vincenzo Dascanio. La collezione non segue il semplice concetto di finiture: è identità, immaginazione, piacere che cancella l’ordinarietà del quotidiano.

La nuova collezione è una sintesi perfetta tra creatività e ricerca, dove materia e tecnologia si fondono. Ispirata al mondo del food, sembra voler invitare non solo a guardare e a toccare, ma a immaginare profumi e fragranti sapori.

Di seguito, la presentazione di due delle sei differenti espressioni de “I Giardini delle meraviglie”,

VINO

Design: Vincenzo Dascanio

Un sapiente gioco di luci e ombre, tradotto mediante avanzate tecnologie di stampa digitale, rendono percepibile la corposità del vino rosso e il sapore secco di un buon vino bianco.
Così il sapore diventa decorazione, il profumo si trasforma in colore, il piacere enologico si esprime sulla superficie di questo rivestimento murale.

Disponibile nei colori White Wine and Red Wine.
Larghezza rotolo: 70 cm
Materiali e tecnologie: Stampa digitale su vinilico stratificato con UV

Cioccolato_I Giardini delle Meraviglie.jpgCIOCCOLATO

Design: Vincenzo Dascanio

Ecco una gustosa tavoletta di cioccolato, che riduce il suo spessore tridimensionale sulle due dimensioni del rivestimento murale, per acquistare una nuova profondità tramite le più evolute tecnologie di stampa. Un gioco grafico creato dall’alternarsi tra lucido e opaco, in grado di evocare la tattilità burrosa del cioccolato, di ricreare visualmente i volumi delle piccole porzioni di questa golosità.

Disponibile nei colori White Chocolate, Vanilla Chocolate e Milk Chocolate.
Larghezza rotolo: 70 cm
Materiali e tecnologie: Vinilico con elementi in UV

DESSERT

Design: Vincenzo Dascanio

Ed ecco ancora la raffinatezza di un cupcake, che vede la sua anima soffice e cremosa espressa da una fantasia dalle linee fluide e vorticose in un tono tenue di rosa. L’effetto visivo è rafforzato dalla tattilità di questo rivestimento murale, realizzato in morbida microfibra, in grado di trasmettere le piacevoli sensazioni di una pesca che sfiora la pelle.

Disponibile in color Rosa Cipria.
Larghezza rotolo: 70 cm
Materiali e tecnologie: Microfibra

ORTO

Design: Vincenzo Dascanio

L’affascinante architettura naturale dei vegetali dà il volto a questo rivestimento murale, unico nella tattilità della sua superficie floccata e nell’impatto visivo dato dall’ingrandimento over-size del soggetto.

Disponibile nei colori Verde e Bianco
Larghezza rotolo: 70 cm
Materiali e tecnologie: TNT floccato

CERAMICA VITTORIANA

Design: Vincenzo Dascanio

Raffinate silhouette di porcellane e posate d’altri tempi vittoriane, ricreate con evolute tecniche di stampa in colori pastello su un fondo off-white perlato,donano un fascino singolare a questa soluzione.

Disponibile nei colori Grey, Beige, Bluette su Off-White
Larghezza rotolo: 70 cm
Materiali e tecnologie: Vinilico perlato

CONTATTI

UFFICIO STAMPA
Clara Buoncristiani

clara@clarabuoncristiani.it

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La “passione” ha un nuovo gusto – Ufficio stampa Campari

Campari Orange Passion, il nuovo cocktail aperitivo pronto da servire
 
La “passione” ha un nuovo gusto

Campari Orange Passion, è il nuovo cocktail aperitivo pronto da servire. Dal successo del cocktail Campari Orange Passion, il cocktail “pestato” lanciato nel 2010 come rivisitazione del Garibaldi (Campari Orange tradizionale) per festeggiare il 150° anniversario di Campari, nasce un nuovo cocktail aperitivo, pronto da servire, da gustare con gli amici a casa come al bar .

Il gusto intenso di Campari, la freschezza del succo di arancia e la dolcezza dello zucchero di canna si uniscono in un nuovo cocktail già pronto, ideale per dare un tocco glamour agli aperitivi in compagnia.

Con Campari Orange Passion, tutta la magia di un cocktail viene racchiusa in una bottiglietta, in puro stile Campari.
 

Un semplice gesto e l’aperitivo è servito: versa Campari Orange Passion ben freddo in un bicchiere con ghiaccio, aggiungi una fetta d’arancia come decorazione e preparati a gustare un cocktail unico, per condividere con gli amici il piacere di stare insieme, a casa come al bar.

Campari Orange Passion è contenuto in una pratica bottiglia di vetro da 17,5 cl, la quantità ideale per un cocktail, disponibile in un cluster da 3 pezzi.

Una bottiglia dal design unico, distintivo e premium, con una grafica che evoca con stile gli ingredienti del cocktail.

Una bottiglia che guarda al futuro e che rispetta l’ambiente: l’involucro di plastica si può facilmente separare dalla bottiglia di vetro attraverso l’apposita striscia pretagliata, consentendo così il corretto smaltimento nella raccolta differenziata.

Campari Orange Passion sarà disponibile in Grande Distribuzione e al bar da metà marzo.

Prezzo indicativo a partire da 4,5 € per il cluster da 3 pezzi.

CAMPARI ORANGE PASSION

1 bottiglietta = 1 COCKTAIL

Servire freddo, guarnire con ghiaccio e una fetta d’arancia

Gruppo Campari

Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton, Campari, Cinzano, SKYY Vodka e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 15 impianti produttivi e 4 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 16 paesi. Il Gruppo impiega oltre 4000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: www.camparigroup.com.

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A cena con il Barolo di Barolo a Barolo (CN)

 Venerdì 12, 19 e 26 Aprile 2013

Tra le principali iniziative della primavera 2013 nel territorio di Barolo  segnaliamo la V edizione di “A cena con il Barolo di Barolo a Barolo”. Venerdì 12, 19 e 26 Aprile nei ristoranti di Barolo potrete deliziare il vostro palato con la grande cucina di Langa e degustare le ultime annate di vino Barolo prodotte nel comune che  è stato la culla di questo grande vino e che vanta alcuni tra i migliori e pià famosi “cru”.

A breve troverete maggiori dettagli su www.museodeicavatappi.it e su www.barolodibarolo.com , dove potete inoltre trovare il calendario completo degli eventi 2013.

Barolo e le Langhe sono pronti ad accogliervi!

Museo dei Cavatappi a
Piazza Castello, 4
12060 – Barolo(CN)
Tel e Fax: +39 0173 560539
email: info@museodeicavatappi.it
website: www.museodeicavatappi.it
facebook: www.facebook.com/museodeicavatappi

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Profumo di cavatappi – Barolo (CN)

29 marzo al 23 giugno 2013.

L’aristocrazia del cavatappi tra profumi e medicine 
Il cavatappi nasce nel 1600, ma inizialmente non viene utilizzato solo per  bottiglie di vino: fino all’invenzione del tappo ‘a corona’, alla fine dell’Ottocento, tutti i  liquidi erano venduti al dettaglio con il tappo in sughero così che il cavatappi era utilizzato anche, nella sua versione mignon, per bottigliette da profumo e medicine… Alcuni di questi erano realizzati da artigiani di grande fama che creavano piccoli capolavori in oro, argento o altri materiali preziosi, oggi quasi  introvabili sul mercato. Il Museo dei Cavatappi svela per la prima volta al pubblico prestigiosi esemplari di questa tipologia appartenenti alla collezione privata.

Museo dei Cavatappi a
Piazza Castello, 4
12060 – Barolo(CN)
Tel e Fax: +39 0173 560539
email: info@museodeicavatappi.it
website: www.museodeicavatappi.it
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Barolo Wine Tasting Journeys – Barolo (CN)

Venerdì 3 Maggio

Ripartono da venerdì 3 Maggio le degustazioni guidate presso il Museo dei Cavatappi. Un vero e proprio viaggio sensoriale nel territorio, narrato attraverso la degustazione di diversi Barolo di grandi annate prodotti nei suoi più prestigiosi crus. Ogni venerdì ore 18.30 – Durata un’ora circa.

Per info e prenotazioni:  info@museodeicavatappi.it – tel +39 0173 560539

Museo dei Cavatappi a
Piazza Castello, 4
12060 – Barolo(CN)
Tel e Fax: +39 0173 560539
email: info@museodeicavatappi.it
website: www.museodeicavatappi.it
facebook: www.facebook.com/museodeicavatappi

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Museo dei Cavatappi a Barolo (CN)

Da venerdì 1 marzo riapre il Museo dei Cavatappi a Barolo, con alcune importanti novità.
Nel grande spazio enoteca, che propone oltre 150 etichette di Barolo, Barbaresco e grandi vini di Langhe e Roero (disponibili anche online), ogni giorno 8 BAROLO sono disponibili per l’assaggio in tutta tranquillità. Grazie infatti ad un impianto di mescita di ultima generazione, i vini vengono serviti sempre in condizioni ottimali, corredati di note tecniche sulle loro caratteristiche e con l’assistenza sempre disponibile del personale pronto a soddisfare le vostre curiosità. L’angolo degustazione è ormai
divenuto un vero punto di incontro, dove gli assaggi si intrecciano ad interessanti scambi di opinioni tra appassionati e produttori.

 

Barolo Wine Tasting Journeys

venerdì 3 Maggio

Ripartono da venerdì 3 Maggio le degustazioni guidate presso il Museo dei Cavatappi. Un vero e proprio viaggio sensoriale nel territorio, narrato attraverso la degustazione di diversi Barolo di grandi annate prodotti nei suoi più prestigiosi crus. Ogni venerdì ore 18.30 – Durata un’ora circa.
Per info e prenotazioni:  info@museodeicavatappi.it – tel +39 0173 560539

Profumo di cavatappi

29 marzo al 23 giugno 2013.

L’aristocrazia del cavatappi tra profumi e medicine 
Il cavatappi nasce nel 1600, ma inizialmente non viene utilizzato solo per  bottiglie di vino: fino all’invenzione del tappo ‘a corona’, alla fine dell’Ottocento, tutti i
liquidi erano venduti al dettaglio con il tappo in sughero così che il cavatappi era utilizzato anche, nella sua versione mignon, per bottigliette da profumo e
medicine… Alcuni di questi erano realizzati da artigiani di grande fama che creavano piccoli capolavori in oro, argento o altri materiali preziosi, oggi quasi
introvabili sul mercato. Il Museo dei Cavatappi svela per la prima volta al pubblico prestigiosi esemplari di questa tipologia appartenenti alla collezione privata.

 Tra le principali iniziative della primavera 2013 nel territorio di Barolo  segnaliamo la V edizione di “A cena con il Barolo di Barolo a Barolo”. Venerdì 12, 19 e 26
Aprile nei ristoranti di Barolo potrete deliziare il vostro palato con la grande cucina di Langa e degustare le ultime annate di vino Barolo prodotte nel comune che
è stato la culla di questo grande vino e che vanta alcuni tra i migliori e pià famosi “cru”.

A breve troverete maggiori dettagli su www.museodeicavatappi.it e su www.barolodibarolo.com , dove potete inoltre trovare il calendario completo degli eventi 2013.

Barolo e le Langhe sono pronti ad accogliervi!

Museo dei Cavatappi a
Piazza Castello, 4
12060 – Barolo(CN)
Tel e Fax: +39 0173 560539
email: info@museodeicavatappi.it
website: www.museodeicavatappi.it
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Seminario di degustazione Cinque Diamanti DiWineTaste

Prestigiosa degustazione verticale di tre annate di San Leonardo, vino d’eccellenza della Tenuta San Leonardo: si inaugura la stagione 2013 dei seminari “Cinque Diamanti DiWineTaste”,sette vini d’eccezione che provengono dall’antico sapere

l primo appuntamento del 2013 si svolgerà a Milano

il 12 marzo alle ore 19.30 presso Viola Enoteca con i vini della Tenuta San Leonardo:

Vette di San Leonardo 2012, Terre di San Leonardo 2009, Villa Gresti 2006, Villa Gresti 2001,

San Leonardo 2006, San Leonardo 2001, San Leonardo 1996.

Con DiWineTaste, pubblicazione mensile di cultura e informazione enologica, prosegue la serie di seminari di successo dedicati alla degustazione dei vini da “Cinque Diamanti”, vini che vantano il massimo punteggio conferito dalla Guida della rivista, oggi più che mai, orgoglio dei produttori enologici.

Il primo seminario che apre il 2013, si inaugurerà il 12 marzo alle ore 19.30 a Milano, presso Viola Enoteca, e sarà completamente dedicato all’illustre cantina Trentina Tenuta San Leonardo, nota a livello mondiale per il prestigioso San Leonardo, vino capace di competere e vincere il confronto con i più grandi vini del mondo. 

Il seminario vedrà l’eccezionale degustazione in anteprima del Vette di San Leonardo 2012, al quale seguirà il Terre di San Leonardo 2009, il Villa Gresti 2006 e il 2001, e si concluderà con un’esclusiva e straordinaria verticale del celebre San Leonardo, che abbraccerà 10 anni dell’evoluzione di questo grande vino, nelle annate 1996, 2001 e 2006.

Antonello Biancalana, direttore di DiWineTaste, condurrà l’incontro di degustazione con la collaborazione del Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, figlio del Marchese Carlo, proprietari della Tenuta San Leonardo dal 1724. Gli esperti accompagneranno i partecipanti lungo il viaggio dell’assaggio sensoriale e dell’approfondimento di sette nobili vini della Cantina trentina, con annate dal 1996 fino al 2012 e saranno avvolti dall’affascinante narrazione di una storia che ha le sue radici antiche e nobili, del territorio estremo sud del Trentino, in Vallagarina e delle sue uve.

 

i sette vini degustati e oggetto dell’incontro saranno il Vette di San Leonardo 2012, Terre di San Leonardo 2009, Villa Gresti 2006, Villa Gresti 2001, San Leonardo 2006, San Leonardo 2001, San Leonardo 1996.

 La degustazione dei primi tre vini, prevederà l’abbinamento di piatti espressamente studiati da Antonello Biancalana e preparati dallo chef di Viola Enoteca, così da esaltare gli eccezionali sapori e profumi del calice.

 “Inaugurare il ciclo di seminari 2013 Cinque Diamanti con un nome di così alto prestigio come Tenuta San Leonardo e la verticale del loro eccezionale San Leonardo, con la presenza del Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, è certamente uno straordinario evento che desidero condividere pienamente con gli amanti del vino che seguono DiWineTaste da 10 anni.” – dichiara Antonello Biancalana, fondatore e direttore di DiWineTaste – “Un incontro di così alto livello a Milano è un augurio per proseguire con successo tutti i prossimi eventi in programmazione ispirati ai grandi nomi dell’enologia italiana che desidero far conoscere agli appassionati della bevanda di Bacco e a chiunque abbia a cuore il prestigio della qualità e del buon vino”.                                                                        

 La Tenuta San Leonardo (http://www.sanleonardo.it) è stata fondata nel 1724 là dove un tempo sorgeva il monastero dei Frati Crociferi, da allora è sempre appartenuta alla stessa famiglia e oggi è proprietà del diretto discendente il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga. La tenuta, situata in Vallagarina, estremo sud del Trentino, comprende in tutto 300 ettari di cui 25 destinati a vigneto: vi sfilano Cabernet Sauvignon, Carmenère, Cabernet Franc e Merlot, vitigni in parte già presenti fin dalla fine dell’800 ai quali i Guerrieri Gonzaga hanno sempre affidato la loro aspirazione a produrre vini che si distinguessero per equilibrio ed eleganza.

 

Luogo: Viola Enoteca, Via Pavia 6/2 – Milano http://www.violaenoteca.com

Data: 12 marzo 2013

Orario: 19.30

Durata: 2 ore circa

Costo partecipazione/persona: €32,00

Il seminario è a numero chiuso e la prenotazione è obbligatoria al link:

http://www.diwinetaste.com/italiano/Eventi.php?t=d&m=s&id=82

 

 

DiWineTaste

È una pubblicazione mensile online di cultura e informazione enologica in italiano e in inglese, che conta una media di 155.000 lettori al mese. Diretta e fondata nel 2002 da Antonello Biancalana, a oggi ha recensito oltre 4200 vini e 200 distillati. Da più di 10 anni organizza mensilmente per i propri lettori eventi enogastronomici con le più importanti cantine e birrifici d’Italia, oltre a seminari di degustazione e di cucina. Nel settembre 2012, pubblica la propria app per smartphone e tablet Android. Da ottobre 2012, DiWineTaste apre il proprio canale podcast in italiano e inglese. http://www.diwinetaste.com

 

 

Contatti:

Ufficio stampa:

GiffoniPR – PR&Communications

Elena Giffoni

M: +39 347 2626681

E: elena.giffoni@giffonipr.com

 
 

Elena Giffoni
PR&Communications
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Skype: Lagiffa
M: +39 3472626681
 

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Cinzano, le bollicine ideali per ogni occasione

Milano, 7 marzo 2013 – Le bollicine Cinzano sono adatte ad ogni occasione: come stuzzicante aperitivo, come drink da gustare dopo cena o come ingrediente per  i cocktail, per esaltare la miscelazione con il suo gusto unico. I vini Cinzano, da servire rigorosamente freschi, possono essere assaporati prima dei pasti, accompagnati da stuzzichini, ma non solo. Cinzano, grazie alla sua vasta gamma di prodotti è, infatti, uno degli ingredienti più usati nei cocktail più diffusi al mondo. Inoltre, anche liscio, è perfetto come drink per il dopo pasto. I vini Cinzano, con il loro gusto unico e caratteristico, si prestano a numerosi abbinamenti che ne esaltano il sapore distintivo, per la massima gioia del palato.
 
Tra i prodotti Cinzano più diffusi spiccano il Prosecco Cinzano e il Cinzano Asti D.O.C.G..
Il Prosecco Cinzano è invece ottimamente utilizzato anche per la preparazione di cocktail: il Tintoretto, il Tiziano, il Puccini oppure il mitico “Bellini”, prosecco e pesca bianca, nato nel 1948 all’Harris Bar di Venezia, grazie all’idea di Giuseppe Cipriani, in occasione della mostra del pittore Giovanni
 
Tra i prodotti Cinzano più diffusi spiccano il Prosecco Cinzano e il Cinzano Asti D.O.C.G..
Il Prosecco Cinzano è invece ottimamente utilizzato anche per la preparazione di cocktail: il Tintoretto, il Tiziano, il Puccini oppure il mitico “Bellini”, prosecco e pesca bianca, nato nel 1948 all’Harris Bar di Venezia, grazie all’idea di Giuseppe Cipriani, in occasione della mostra del pittore Giovanni
Bellini – detto “Giambellino”- al Palazzo Ducale. Da gustare anche da solo, ideale all’aperitivo in abbinamento  stuzzichini.
Il Cinzano Asti D.O.C.G., vino che nasce da uve Moscato bianco dell’area D.O.C.G. dell’Asti, nel cuore del Piemonte, è il più rinomato tra tutti gli spumanti Cinzano. Ogni sua coppa mantiene intatto il sapore vivo, delicatamente dolce ed equilibrato dell’uva Moscato. Nell’ Asti D.O.C.G. sono netti i riconoscimenti
di erbe aromatiche come la salvia e vegetali di muschio. In bocca è “intenso e pieno” con piacevoli percezioni di pesca bianca e miele. E’ sempre piacevolmente acidofilo, ha nette sensazioni gustative, dolci e aromatiche, senza mai diventare stucchevole. Ideale in accostamento con dolci a pasta lievitata.
 
Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in  oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton, Campari, Cinzano, SKYY Vodka e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 15 impianti produttivi e 4 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 16 paesi. Il Gruppo impiega oltre 4000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM)  sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per
 
maggiori informazioni: www.camparigroup.com.
Campari Italia
Paola Baravalle – PR Manager Campari Italia 
Tel. +39 02 6225.1
paola.baravalle@campari.com
D’Antona & Partners
Marianna Lovagnini
– Tel  +39 02 85457040
m.lovagnini@dandp.it
 
 
 
 
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Tra i vigneti sel Sannio – Torrecuso (BN)

Domenica 3 marzo 2013
 
Dalle 10.30 alle 18.00
La Mar.Vin vi invita a TRA I VIGNETI DEL SANNIO 2 –il ritorno-
Domenica 3 marzo 2013 torneremo in una delle location più apprezzate: la calorosa accoglienza dell’azienda “I Colli del Sannio” e le prelibatezze dello chef Antonio Morisco D’Ambrosio del ristorante “Il Capriccio”.
Programma
Ore 10.30 Passeggiata nell’affascinante borgo di Torrecuso (BN)
Ore 12.00 Visita ai vigneti dell’azienda “I Colli del Sannio” e degustazione in cantina di TRE vini, in abbinamento ai famosi “tarallucci alla falangina e all’aglianico ” di MariaPia, perfetta padrona di casa.
Ore 13.30 Pranzo a “Il Capriccio”. Lo chef Antonio Morisco D’Ambrosio preparerà per noi:
– antipasto di Breasaola, prosciutto e formaggi. In abbinamento “Albus” Bianco IGT Sannio
– Pappardelle con zucchine e speck. In abbinamento “Pentime” Aglianico DOC del Sannio 2008
– Cavitelli con salsiccia fresca. In abbinamento “Pentime” Aglianico DOC del Sannio 2008
– Brasato all’Aglianico del Taburno. In abbinamento “Tremisse” Aglianico DOC del sannio 2007
– Torta de Il Capriccio. In abbinamento Grappa di Aglianico barricata
 
Cantine”I COLLI DEL SANNIO”
Azienda Vitivinicola di Torrecuso (BN) Contrada Rivolta
e
“Il Capriccio” ristorante di Vitulano (BN)
 
Saranno ritenute valide solo le prenotazioni confermate via telefono.
Prenotazione obbligatoria 0815700358 – 3355710794
quota di partecipazione: 30 euro adulti (menù bambini euro 10)
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La primavera del valdobbiadene DOCG Perlage D’Autore – Cristina

285353_528078553903512_1876077677_n.jpg26 marzo 2013

Col San Martino – Mostra Valdobbiadene DOCG – 26 marzo 2013 ore 20.30

La conoscenza da parte del consumatore è un passaggio essenziale finalizzato a favorire la penetrazione sul mercato di un determinato prodotto.
Questo step è quanto mai importante in ambito enogastronomico dove, a fronte di prodotti di assoluta eccellenza, non corrisponde un’adeguata conoscenza da parte del consumatore che quindi non è in grado di distinguere prodotti di diversa qualità, e accettare le differenze di prezzo. Alla secolare tradizione produttiva di un determinato cibo o vino non sempre corrisponde una reale consapevolezza delle caratteristiche e del valore qualitativo e culturale dello stesso da parte della popolazione locale.

383446_458886880822680_1075878723_n.jpgEcco quindi nascere, proprio partendo dal cuore della sua zona di produzione, l’idea di realizzare, nell’ambito della Primavera del Prosecco Superiore – Mostra del Valdobbiadene DOCG di Col San Martino, una serata tecnico – divulgativa di approfondimento sulla storia, le tecniche produttive e le caratteristiche gusto – olfattive delle diverse tipologie di questo importantissimo vino Italiano.  

La serata, condotta dal sommelier/degustatore AUGUSTO GENTILLI, direttore editoriale del portale di cultura enogastronomica World Wine Passion (www.worldwinepassion.itwww.worldwinepassion.com), affronterà inizialmente i più importanti aspetti inerenti il territorio, i vitigni, le tecniche di produzione e le diverse denominazioni e tipologie del prosecco. La serata continuerà con la degustazione alla cieca di tutte le tipologie di Valdobbiadene Prosecco Docg prodotte a Col San Martino.

Vini in degustazione:
1. Secco
2. Amabile
3. Frizzante Rifermentato in bottiglia
4. VALDOBBIADENE DOCG Spumante brut
5. VALDOBBIADENE DOCG Spumante Extra Dry
6. VALDOBBIADENE DOCG Spumante Rive di Col San Martino
7. Passito

Seguirà una degustazione di pesce con preparazioni a cura del Gruppo Ristorazione Tipica Caorlotta, il tutto abbinato ad un banco d’assaggio di tutti i vini di Col San Martino presenti alla Mostra, ad allietare la serata saranno le note Jazz dell’orchestra Blueberry Trio di Rovigo. La serata è rivolta ad appassionati, ristoratori, enotecari, degustatori, sommelier. L’evento si terrà martedi 26 marzo ore 20.30 presso gli storici locali della Mostra del Valdobbiadene DOCG a Col San Martino.
E’ previsto, nei 20 giorni dell’evento, l’arrivo di 20 mila visitatori.
Cristina Vanuzzi
PressOffices comunicazione

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Stage di formazione e Tour di degustazione in cantine Verso sud – Vittoria(RG)

22 e 24 marzo 2013
 
Accademia degli studi del vino in collaborazione con Ass. Strada del vino del Cerasuolo di Vittoria
Programma:
 
“Verso Sud: la Sicilia barocca del Cerasuolo” dal 22 al 24 Marzo 2013
 
VITICULTURA – ENOLOGIA – ANALISI SENSORIALE – MARKETING – TOUR CANTINE
Giovedì 21 Marzo
 
• Nel tardo pomeriggio partenza da Roma con pullman Gran Turismo alla volta di Vittoria (RG). Pernottamento a bordo.
Venerdì 22 Marzo
• Arrivo a Vittoria Prima colazione e sistemazione presso struttura associata 4 stelle.
• ore 10:00 trasferimento presso Enoteca per presentazione corso e insegnanti.
• ore 12:00 trasferimento presso cantina Cos visita e light lunch.
• ore 14:00 partenza per visite a cantine associate e vigneti:
Valle dell’Acate, Az. Agr. Arianna Occhipinti, Santatresa-Maggio Vini.
• ore 19:00 arrivo e cena presso la cantina Planeta (Dorilli).
• Pernottamento in struttura associata 4 stelle.
Sabato 23 Marzo
• prima colazione in struttura e trasferimento in enoteca per inizio stage;
• ore 13:00/14:00 degustazione vini in enoteca delle cantine Fià Nobile, Feudi del Pisciotto, Antica Tenuta
del Nanfro, Terre di Giurfo, Avide, Gurrieri e light lunch; al termine delle lezioni rientro in albergo.
• ore 19:00 partenza per visita a Chiaramonte.
• Visita e cena di gala presso cantina Gulfi.
• Pernottamento in struttura associata 4 stelle.
Domenica 24 Marzo
• dopo prima colazione, trasferimento in enoteca ed inizio lavori.
• ore 12:00 trasferimento in cantina Poggio di Bortolone per visita e degustazione, al termine consegna
attestati di partecipazione e partenza per Ragusa e Modica. Visita alle città e rientro a Roma.
 
Quota individuale di partecipazione:
 
• Stage + Tour € 450,00
La quota comprende:
viaggio in pullman Granturismo Roma/Vittoria/Roma;
2 pernottamenti in camera doppia presso hotel 4 stelle;
pasti come da programma;
tour Aziende vitivinicole;
tutti i trasferimenti in loco
corso di formazione comprensivo di materiale didattico
• Stage + Tour € 350,00
La quota comprende:
pasti come da programma;
tour Aziende vitivinicole;
corso di formazione comprensivo di materiale didattico
N.B. : tutti i trasferimenti in loco dovranno avvenire con i propri mezzi;
info prenotazioni
Studi del Vino partenze da Roma mobile 388.2432033 – Cerasuolo di Vittoria (Sicilia) mobile 333.1092149
 
I CONTENUTI
 
Viticoltura
La viticoltura rappresenta l’insieme delle tecniche che prevedono la coltivazione delle viti (da tavola e da vino) e può considerarsi come una branca dell’Arboricoltura. L’attività di viticoltura va dall’epoca di messa a dimora delle barbatelle innestate fino all’epoca dell’espianto. Le barbatelle sono piccole viti innestate su portainnesti americani. I portainnesti americani sono infatti resistenti alla fillossera (insetto appartenente all’ordine dei Rincoti) contrariamente alle viti europee. In questo arco di tempo piuttosto lungo (mediamente un vigneto può vivere fino a 20-30 anni[senza fonte]) sono necessari svariati interventi.
 
Enologia
L’enologia è la scienza che studia il vino e la sua produzione: dalla vendemmia alla bottiglia ne studia la microbiologia, la chimica e le caratteristiche sensoriali. Il nome deriva dal greco “oinos” (vino) e “logos” (studio). Le caratteristiche di un vino sono determinate essenzialmente da due fattori: il vitigno o i vitigni utilizzati per produrlo, ed il “terroir”, vocabolo francese che non ha un corrispondente termine in italiano, e che indica l’insieme delle caratteristiche geologiche, fisiche e climatiche del territorio nel quale cresce la vite. Ogni vitigno possiede caratteristiche aromatiche tali da influenzare significativamente il vino che ne deriva. Il termine “terroir” comprende il tipo di terreno (calcareo, gessoso, ecc.), il numero di giorni di sole, l’umidità, la temperatura, e le condizioni ambientali in genere; ogni vitigno si adatta più o meno bene ad un “terroir”, per cui il prodotto finale sarà influenzato anche da questa scelta. Perché il vino mantenga le proprie caratteristiche è importante che venga conservato in maniera adatta; in questo senso diventano fondamentali le caratteristiche che deve avere la cantina ideale .
Degustazione e Analisi sensoriale
Il termine degustazione è utilizzato principalmente in ambito enologico ove è inteso come un procedimento tecnico finalizzato a determinare in maniera per quanto possibile oggettiva le caratteristiche organolettiche di un vino, a valutarne la qualità ovvero a stabilirne gli eventuali difetti. Affinché la degustazione possa fornire risultati confrontabili tra loro, anche se eseguita su prodotti diversi in tempi diversi da diversi valutatori, è necessario stabilire i parametri da valutare, le regole per valutare i singoli parametri e la scala di valori da attribuire ad ogni parametro. La degustazione viene eseguita, oltre che per piacere personale, anche per valutare la rispondenza alle caratteristiche previste dal disciplinare di produzione dei vini IGP e DOP al fine di consentirne la messa in commercio. Esistono numerose metodologie di degustazione, elaborate dalle diverse organizzazioni che si occupano di vino, ma tutte sostanzialmente prevedono tre distinte fasi di analisi sensoriale: visiva, olfattiva e gustativa.
 
Marketing
Il marketing (termine inglese, spesso abbreviato in mktg), anche mercatistica[1], è un ramo dell’economia che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utilizzatori con l’impresa. In Italia sono sempre più radicati due opposti modelli di marketing enologico: da una parte le denominazioni-icona che garantiscono qualità e valore; dall’altra le denominazioni “minori” che vanno avanti grazie alla notorietà dei brand, di specifiche etichette o dei vitigni autoctoni del territorio. “Land” contro “brand”, ecco i due volti dell’Italia del vino.
 
Analisi sensoriale
SOMMELIER – Presentazione della figura del Sommelier, dei suoi requisiti fondamentali e delle sue funzioni nella moderna ristorazione; tecniche di lavoro e dimostrazioni pratiche di servizio; gli attrezzi del Sommelier e le sue tecniche, dall’apertura di una bottiglia alle precedenze a tavola, dalle tipologie dei bicchieri a quelle delle bottiglie; la cantina ottimale e la carta dei vini, la successione dei vini a tavola e le loro temperature di servizio
DEGUSTAZIONE – le fasi della degustazione, l’esame visivo, olfattivo e gustativo con brevi cenni sull’anatomia dell’occhio, del naso e della bocca con le relative sensazioni gustative, tattili e gusto-olfattive; le famiglie dei profumi; la terminologia appropriata e le relative schede analitico-descrittive secondo la metodologia AIS; esercitazioni pratiche di degustazione di varie tipologie di vini.
 
  
 
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Consenso wine – Cristina

con(senso)_per_vino_biologico.jpg.jpgSergio Pappalardo: un meridionale che da 10 anni svolge consulenze al Nord
“Ora voglio concentrarmi sulla Campania, quella biologica che punta ai vini senza solfiti”
 
36 anni, una laurea in Tecnologie Alimentari, una specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche, una forte passione per il mondo agricolo e naturale, fondatore del marchio con(senso)wine. Quest’anno Sergio Pappalardo si appresta a vivere la sua decima vendemmia da consulente e ci tiene a raccontare del suo approccio a questo mestiere.
 
“Non mi piace usare protocolli, ogni volta che scelgo di seguire una nuova azienda comincio con il conoscere a fondo la sua realtà. Ascolto il produttore, gli operai, cerco di comprendere ciò che si desidera, cosa non funziona, cosa si crede vada continuato a fare. Insomma il mio lavoro è certamente seguire la produzione vitivinicola, ma faccio bene attenzione a seguire l’azienda nella sua interezza. Non si può lavorare facendo finta che esista solo la vigna e la cantina. Esistono i principi, i miei, quelli delle persone con cui ho a che fare, quelli dei consumatori. E poi esiste l’ambiente che va tutelato nel rispetto della terra e del nostro futuro”.
 
PAPPALARDO02.JPGUna consulenza a 360° che comincia in Liguria, come mai?
 
“La vita è fatta anche di casualità. Una visita ad alcune aziende insieme a due colleghi che con me hanno seguito la specializzazione a Torino, eravamo alla scoperta della cosiddetta viticoltura eroica. E poi mi sono fermato per un po’… Oggi mantengo due consulenze, una a Monterosso nelle Cinque Terre ed una sulle colline di Chiavari in provincia di Genova. Nonostante siano anni che mi sono ristabilito in Campania, mantengo con piacere questi rapporti di lavoro e non nego che mi diverte essere un meridionale che porta consulenze al Nord. Quasi sempre succede il contrario…”.
Sembra che ci sia una vena ironica tra le tue parole…
 
“Si, in qualche modo. Nel senso che ho sempre “sofferto” la corsa delle aziende del Sud al consulente toscano o comunque che viene da lontano. Credo che sia solo un modo sciocco di pensare di riuscire nella propria impresa, senza considerare le grandi professionalità che abbiamo al Sud e le conoscenze delle nostre diversità. Spesso (ma non sempre) il consulente noto abbandona a se stessa l’azienda, limitandosi a inviare protocolli uguali per tutti. E’ importantissimo invece conoscere bene il territorio, proprio ora che ha grande valore l’enologia varietale. E poi oggi più che mai – per via di questo momento di crisi, il vino dev’essere sempre più autentico, cioè prodotto del territorio e della sua interpretazione, e non un vino-bevanda pienamente standardizzato in vista del mercato globale. Sarebbe una grande perdita identitaria sia per il vino che per il Made in Italy, considerato che la concorrenza mondiale è forte e il vino viene bevuto sempre in minor quantità”.
 
 
 
Ci spiegavi che non solo i vini possono essere standardizzati…
 
“E’ così, in effetti se ne parla poco ma altrettanto grave è la standardizzazione delle pratiche agronomiche che ha portato anche a costi insostenibili nella produzione delle uve. In parole povere anche per le vigne sono stati usati dei protocolli a prescindere dalle annate,dalle varietà, dai suoli. Niente di più sbagliato, che ha portato ad un circolo vizioso nell’uso di agro-farmaci e dunque all’impoverimento del patrimonio ambientale e all’indebolimento di ogni singola pianta a costi crescenti”.
 
E allora cosa si può fare?
 
“Io credo nel biologico. Purtroppo fin’ora l’approccio è stato uguale a quello standard, cioè sono state cercate delle soluzioni alternative ai prodotti di sintesi, mentre il biologico è soprattutto prevenzione. La vite è un essere vivente come il suolo da cui si sviluppa, ricco di microrganismi utili, quindi il biologico è volto prima di tutto a tutelare la loro salute in modo che possano autodifendersi, evitando la suscettibilità alle varie patologie. Anche per questo è importante che il consulente sia vicino all’azienda, la vigna va vissuta e osservata”.
 
Ma parliamo di vino, per te il non plus ultra è il senza solfiti, sei il primo enologo ad averne fatto uno in Campania!?
 
“Ho sempre fatto in modo di lavorare utilizzando al minimo i solfiti e solo quando necessario. L’obiettivo era – ovviamente – quello di eliminarli del tutto e ci sono riuscito con Tenute del Fasanella nella vendemmia 2010. 500 quintali di uva – l’intera produzione aziendale – sono stati vinificati senza uso di solfiti. Questo è stato possibile partendo da un’eccellente materia prima e da un maniacale lavoro in cantina. Il risultato è stato stupefacente, siamo di fronte a dei vini con un forte potenziale di antiossidanti che gli permette di non subire invecchiamenti precoci. Inoltre a questo punto posso smentire categoricamente che i senza solfiti perdano i profumi, credo sia una partita tutta da giocare e ancora da scoprire…”.
 
Solo aziende con vigne proprie, in conduzione biologica, senza uso di solfiti. Questi i tuoi principi, cosa aggiungeresti?
 
“Che per ottenere una buona qualità è davvero importante partire dalla vigna, e dunque non mi presterei a fare del vino da un prodotto che non conosco e che non ho seguito. La conduzione biologica interpreta bene il mio amore per l’ambiente ed il senza solfiti credo sia una scelta etica nei confronti dei consumatori”.
 
Salerno, 3 aprile 2012
 
 
 
Per ulteriori info su Con(senso)wine
www.consensowine.it
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Piccola magnum – Cose buone

images.jpegLa casa francese Bollinger, ispirandosi agli antichi vetri del XIX secolo ritrovati nelle cantine della Maison, risalenti al 1846, lancia la sua nuova bottiglia, anche se è più corretto parlare di ” piccola magnum “.
 
Si è stabilito che questo formato  esprime al meglio tutte le qualità di un grande vino quale lo Special Cuvée: infatti ha caratteristiche molto simili ad una magnum.
 
Il vetro ritrovato è una bottiglia che riportava ancora inciso l’anno: 1846. Bollinger ripensa alla sua bottiglia del futuro rinfrancando le sue salde radici col passato e con la tradizione, caratteristiche su cui da sempre si fonda questa Maison familiare.
 
 
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Restaurant Management

Nuovo libro di Giancarlo Pastore
 
256 pagine zeppe di food cost, beverage cost, budget della ristorazione, analysis.
 
 
IL SOMMARIO
 
Budget Ristorazione, Analisi & Pianificazione, Percentuali, Indicatori Redditività, Food Cost,  Food Cost Control, Beverage Cost, Prezzo di Vendita, Bar, Breakfast, , Room Service, Sala Ristorante, Banchettistica, Food & Beverage Manager,  Cucina Organizzazione, Job Description, Stress Lavoro Correlato,Consolidato Costi Ricavi
 
 
 
 
 
 
 
Editore CIPAS™ Consulenza & Formazione Alberghiera Manageriale
Hardback edition
Ean/isbn 9788890464140
Pagine 256
Prezzo € 50,00
 
 
 
 
 
Giancarlo Pastore Amministratore e fondatore nel 1991 Cipas™ Formazione Manageriale Alberghiera
 
Formatore Giornalista Scrittore
 
Membro di ASA PRESS e FREE LANCE INTERNATIONAL PRESS
 
Membro AEHT  ASSOCIATION EUROPÉENNE DES ECOLES D’HÔTELLERIE ET DE TOURISM
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Pubblicato in News

Carpenè Malvolti lusinghiere performances nel 2012

Le bollicine Made Italy premiate dalle nuove modalità di consumo
 
 
Venti milioni di euro di fatturato, 5,4 milioni di bottiglie prodotte e trend con il segno più per Carpenè Malvolti. La storica azienda spumantistica di Conegliano, ha chiuso il 2012 con un bilancio lusinghiero su tutti i fronti: +8% di incremento in Italia e addirittura +11% nelle vendite all’estero, ovvero oltre 50 paesi dove si concentra il 55% dei volumi prodotti. Nonostante la congiuntura economica e la relativa contrazione dei consumi di beni soprattutto voluttuari, cresce dunque sia sul mercato interno che su quello estero, l’affezione a questo prodotto di qualità eccellente, simbolo di una convivialità informale e non impegnativa, che si presta ad essere consumato ad ogni ora e in qualunque situazione nell’arco della giornata.
 
 
“Un trend che rispecchia pienamente l’andamento generale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: +12,6% in volume e +10,2% in valore – ha commentato il Global Sales & Marketing Director di Carpenè Malvolti Domenico Scimone – a riprova del crescente apprezzamento del prodotto sulle varie aree,  da quelle più tradizionali come Germania, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti, Austria, Canada, Giappone a quelle in via di espansione come il mercato sudamericano fino a quelle emergenti come la Russia, l’area asiatica e oceanica. Tale aumento è dovuto al continuo e crescente apprezzamento a questo vino da parte del consumatore nazionale ed internazionale, dell’alta qualità del Prosecco Superiore e anche a una revisione delle modalità di consumo che ha eletto il Prosecco vero e proprio “Italian Lifestyle Symbol” da servire in ogni occasione e non più soltanto in prossimità delle festività o di particolari ricorrenze”.
 
Sdoganata ormai da tempo quindi nell’immaginario collettivo la riserva a consumare vini spumanti solo in particolari occasioni, al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG si sono avvicinati nuovi target di consumatori – in particolare i giovani – che gli riconoscono un appeal molto easy, gioviale e allo stesso tempo raffinato eleggendolo il principe referente dell’happy hour – e le donne, sempre più coinvolte e protagoniste nelle scelte tipologiche del vino e delle relative occasioni di consumo, conquistate dalla fresca beva e dalla finezza del perlage oltre che dal suadente e delicato bouquet di aromi fruttati e floreali.
 
 
 
Un exploit che ha riguardato soprattutto i mercati internazionali, dove l’approccio con il prodotto Prosecco è cambiato soprattutto negli ultimi anni e dove si sono registrati gli incrementi maggiori. Tuttavia, i risultati di questo significativo sviluppo non sono certamente ascrivibili ad un effetto “moda dei consumi”, bensì ad un fenomeno dalla significativa portata – 240 milioni le bottiglie vendute nel mondo tra DOCG e DOC – che tenderà a consolidarsi e svilupparsi ulteriormente nel tempo. Lo testimonia il fatto che, nella fattispecie del Prosecco Superiore DOCG – di cui la Carpenè Malvolti è tra i principali protagonisti e ambasciatori –  la produzione totale, oggi di circa 69 milioni di bottiglie, ha fatto registrare una crescita del 74% negli ultimi dieci anni.
 
 
 
Le lusinghiere performance di Carpenè Malvolti nel 2012, sono state accompagnate inoltre da una soddisfacente “vendemmia” di premi che hanno arricchito il già pingue palmares della casa spumantistica di Conegliano: ben 32 infatti i riconoscimenti che giurie di esperti, assaggiatori e winelovers sia italiani che internazionali, hanno conferito alle bollicine dello storico marchio nell’anno che si è concluso da poco, e a cui va aggiunta la prestigiosa partecipazione – tra i vini selezionati come top ten dell’enologia italiana – degli spumanti Carpenè Malvolti in veste di fornitore ufficiale di Casa Italia alle Olimpiadi di Londra, e con cui gli atleti azzurri medagliati hanno festeggiato i loro successi sul podio. Per il futuro Carpenè Malvolti ha in atto il progetto strategico di innovazione condotto dall’ingresso ufficiale al timone dell’azienda di Famiglia, della quinta generazione dei Carpenè, Rosanna, prima donna candidata a guidare questa realtà che ha fatto la storia del Prosecco e che si avvicina a raggiungere il traguardo dei 150 anni di attività. A lei, la regia per proiettare la Carpenè Malvolti in un nuovo modo di comunicare, andando a intepretare le nuove modalità di consumo e i gusti delle nuove generazioni oltre che dei nuovi mercati su cui le bollicine italiane stanno trovando ampi consensi.
 
 
 
 
Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA
 
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
 
Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com
 
 
 
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Amarone – Cristina

AmaroneBottega750 .jpgL’Amarone è una delle massime rappresentazioni enologiche. È un vino corposo, di grande carattere, capace di trasmettere al palato sensazioni calde, sensuali e appaganti.
Ha origine dalla storica Valpolicella, una vallata particolarmente vocata alla crescita di uve di qualità, che si trova circa 20 km a nord della città di Verona, non lontana dal lago di Garda. La presenza della vite in questa zona risale all’epoca preistorica, ma furono i Romani tra i primi a valorizzare e promuovere un vino armonioso di cui parlano gli storici dell’epoca.
Per la produzione dell’Amarone, che ha conseguito la Docg a partire dalla vendemmia 2010, è previsto dal disciplinare l’utilizzo in differenti percentuali di uve Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella. L’uvaggio può essere completato da altri vitigni a bacca rossa non aromatici, ammessi alla coltivazione per la provincia di Verona (fino ad un massimo del 15% con un limite del 10% per ogni singolo vitigno) e, per un totale del 10%, da altri vitigni a bacca rossa, classificati autoctoni italiani ammessi alla coltivazione per la provincia di Verona.
La caratteristica principale che contraddistingue l’Amarone, ha origine dalle particolari tecniche di vinificazione. Le uve vengono vendemmiate nelle prime due settimane del mese di ottobre e poi adagiate delicatamente sui graticci in un unico strato per consentire all’aria di circolare meglio. La vinificazione vera e propria invece inizia solo a gennaio inoltrato. Segue l’affinamento che prevede un riposo in piccole botti di rovere per un periodo non inferiore ai due anni. Solo allora l’Amarone può, a pieno titolo, essere immesso sul mercato.

Contatti: Giovanni Savio – Distilleria Bottega srl – Tel. 0438 406801

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Parlare di …vino – Napoli

Sabato 23 Febbraio 2013
PARLARE DI…VINO A PALAZZO VENEZIA, NAPOLI: degustazione di vini e visita guidata
 
Vino e storia: abbinamento perfetto!
 
Una splendida occasione per visitare uno dei Palazzi più belli di Napoli, abbinando la degustazione guidata dei vini della nostra terra.
 
Nella suggestiva ambientazione della Casina Pompeiana di Palazzo Venezia, sabato 23 febbraio la degustazione guidata dei vini di “Iovino Azienda Vitivinicola Monte Spina” e i “Colli del Sannio” e la presentazione del Corso di Degustazione “Conoscere il vino” che si terrà a partire dal giorno 26 febbraio.
Dalle ore 11,00 alle 13,30 sarà possibile effettuare la visita guidata di Palazzo venezia e di conoscere l’ interessante azienda vinicola della nostra Regione produttrice di vini del Sannio.
 
Contributo organizzativo: euro 5,00
Prenotazione obbligatoria
 
PER INFO E PRENOTAZIONI:
 
Tel. 081/552.87.39
palazzovenezianapoli@gmail.com
www.palazzovenezianapoli.it
Palazzo Venezia, Napoli,
via Benedetto Croce, 19
 
 
Palazzo Venezia
Napoli
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Brandimarte Wine Collection un pezzo di storia di un talento artigianale italiano dell’ Oltrarno fiorentino – Cristina

foto brandi.jpgFreddo, lunare, gelido, ma anche vivo e sensibile, caldo, affascinante, la mano lo scalda e lo tempera, con gli occhi si culla e si esalta ma in mano si anima e vive…….è l’argento del Brandi.

 “..l’argento è da vivere, cucinare nell’argento, gustare la fragranza di un buon vino in un bicchiere d’argento può diventare un esperienza unica da non perdere…”

Oggi i figli Stefano e Giada ricordano il loro grande babbo nel portare avanti il messaggio del padre, messaggio comune a noi amici, ai quali ha lasciato un ricordo di fantasia, arte e artigianalità, genio e generosità, gli occhi infantili e birboni, gli leggevi persino lo stupore per essere diventato un grande maestro.

Decanter.jpgIn questi giorni che i figli hanno creato la linea Brandimarte Wine Collection   , mi sono venuti in mente, come flash back, ricordi passati, personaggi, Geo e Lalla, Beppe, Mara e Giancarlo, Nino e Giovanna, Silvano ed Elena, e gli amici che non ci sono più, amici cari del Brandi, cene con i suoi argenti, usati e buttati sulle fratine lunghe metri, a contenerci tutti, a capotavola con il suo colbacco che portava “per tutte le stagioni”. Il Brandi, che quando comprò un televisore lo rimandò brontolando perché “non c’erano film western!!!”

….il tuo è blu e ha una luce speciale….mi diceva compiaciuto, perché apprezzava e riscopriva gli oggetti del suo lavoro nelle case degli altri.

Grande Brandi, che, anticipando le moderne tendenze, ha insegnato il mestiere ai carcerati fiorentini con un accordo particolare con le Istituzioni per il loro reinserimento: entrò nel dolente mondo delle carceri, fatto di dolore e sfiducia del futuro, per insegnare un mestiere, creare posti di lavoro, dare una speranza al futuro di uomini, ritornati liberi.

Nasce diladdarno la sua “bottega”, una azienda che ben presto arriverà a dare lavoro ad un centinaio di operai artigiani; qui l’atmosfera è d’altri tempi, gli abitanti che si conoscono tutti e si chiamano per nome; Il fornaio, l’edicolante, la bottega del restauro, il doratore, il ciabattino che risuola le scarpe, l’ebanista: sono loro i protagonisti della vita di questo piccolo borgo. La città sembra lontana, qui siamo in Oltrarno, la parte meno conosciuta di Firenze dal turismo del mordi e fuggi, ma amata dai fiorentini in quanto non meno glamour, fatta da botteghe e fondi, tra un bociare che è quasi un leit motive affascinante, un base musicale al tran tran cittadino, “le botteghe” dei maestri d’arte dei mestieri dimenticati, tramandati, nozioni apprese da padre al figlio, locali e magazzini appartati, discreti, quasi nascosti.

La filosofia del Brandi, dell’uso dell’argento,  è stata semplice e innovativa: abbandonare il ruolo degli oggetti d’argento che avevano un uso esclusivamente ornamentale per portarli alla quotidianità, ma non per esibirli come ricchezza o status simbol, ma una produzione di oggettistica da mettere in tavola, usarla in maniera naturale, pentole e coperchi, ceste, mezzine e romaioli, le vecchie brocche  del latte, piatti e bicchieri, copiati dalla natura e dalla campagna che amava, la terra come tema ispiratore, con le sue spighe di grano, le ulive e le viti, ceselli di frutta, novello Cellini, fra tradizione e contemporaneità.
Il suo essere anfitrione nella fattoria “Il Milione” sul poggio di Giogoli, non lontano dalla Certosa, sempre circondato da un mondo di affetti e di ammirazione, un ironico e ospitale padrone di casa.

Oggi i fratelli  Brandimarte, Giada e Stefano, che sono cresciuti con gli insegnamenti morali e artistici del padre, e hanno portato l’azienda ad essere conosciuta in tutto il mondo, presentano una linea di bicchieri da tavola,  la Brandimarte Wine Collection, una collezione creata per esaltare i profumi del vino, un’esperienza straordinaria, in quanto questo metallo ha proprietà uniche nella capacità di valorizzare il gusto e i sapori del vino più importante.
Decanter dalle forme raccolte per favorire l’ossigenazione del vino e conservare intatti limpidezza e sapori, bicchieri da vino realizzati con il prezioso aiuto di professionisti enologi, nel pieno rispetto del rapporto volumetrico-ossigenativo, ed esaltando la sottile percezione dell’argento.

Alcune opere di Brandimarte

• Riproduzione in argento dell’anfora di Baratti, consegnata al Presidente della Repubblica Italiana On. Francesco Cossiga (1997)

• Candelieri giganti (2 metri) e tavoli in malachite, lapislazzuli e argento per emiri e principi arabi.

• Candelieri a 9 fiamme conservati presso il Museo di Antropologia di Gerusalemme

• Calici destinati al Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita a Firenze.

• Trofei in argento destinati alla Premiazione del Motomondiale

• Riproduzione in argento di zanne di elefante e teste di bufalo arredano tutti gli show room dello stilista fiorentino Stefano Ricci nel mondo (Hong Kong, Mosca, New York, Montecarlo, Costa Smeralda)

 

Di Giada Guscelli Brandimarte
L’argento è un potente antibiotico naturale usato per migliaia di anni.
Le proprietà mediche dell’argento erano già conosciute ai tempi dell’antica Grecia. Si era notato che nelle famiglie in cui si mangiava utilizzando utensili in argento ci si ammalava meno e le infezioni erano rare.

Questa conoscenza si è tramandata tra Re, Imperatori, Zar, Sultani, tra I loro familiari e tra I membri di corte. Si mangiava su piatti in argento, si utilizzavano posate in argento, il cibo veniva conservato in contenitori d’argento e, nel tempo, delle piccole quantità d’argento si mescolavano ai cibi.
Così si è osservato che dopo una o due generazioni, I benefici dell’argento rendevano praticamente immuni a qualsiasi malattia infettiva. Questi lignaggi reali venivano chiamati “Sangue Blu” per la caratteristica tinta bluastra del loro sangue dovuta alle tracce minime di argento puro.
Firenze, ricordo del Brandi di Cristina Landini Vannuzzi

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