E l’oste, trasformatosi in sommelié

E l’oste, trasformatosi in sommelié dentro osterie diventate butik delle beve più raffinose, non ti porge più onesti e rudi Albane e rosso Sangiovese, ma officia dove un vino non sa più di vino ma ha sentori d’anice, e di foglie di bosco (del tardo autunno) e venature di sumiclizia e di cardamomo, di terra di siena e di blé ultramarino, che vien voglia di gettarlo per le terre e non sorbettarlo.
Fancesco Guccini

E l’oste, trasformatosi in sommeliéultima modifica: 2012-07-05T07:08:21+02:00da vinipassione1
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