Il Galestro – Angelamaria

Quando il disciplinare Docg del Chianti consentì di non impiegare più uve bianche, molti produttori si trovarono di fronte al problema dell’utilizzazione delle vigne di trebbiano e malvasia.   Nacque così il Galestro, un vino corretto, gradevole e di facile beva, subito sostenuto da una vasta campagna promozionale d’immagine, che ebbe  (ed ha tuttora) grande successo presso i consumatori.
Si trattò anche di una brillante operazione commerciale che consentì a molte aziende di non entrare in crisi e di investire gli utili del Galestro per produrre vini rossi di sempre maggiore qualità.

 

Il Galestro – Angelamariaultima modifica: 2013-04-09T17:37:41+02:00da vinipassione1
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