All’Iwsc il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Speriore Docg Cuveè Extradry eletto miglior prosecco dell’anno – Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Carpenè Rosanna alla premiazione.pngAll’Iwsc Carpenè Malvolti con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Speriore Docg Cuveè Extradry eletto miglior prosecco dell’anno e premiato con medaglia d’oro Rosanna Carpenè ritira il premio al Guildhall di Londra
 
 
Londra, 19 novembre 2012.- Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Cuvée Extra Dry Carpenè Malvolti eletto Miglior Prosecco dell’anno all’International Wine & Spirits Competition di Londra, concorso internazionale fondato nel 1969 ed oggi presieduto da Mauricio González Gordon, considerato il più importante al mondo nel suo genere con  lo scopo di promuovere la qualità e l’eccellenza dei migliori vini e liquori. Questo e’ il quarantaquattresimo anno che si tiene questa importante competizione a cui partecipano 90 Paesi con oltre 8000 vini che vengono degustati da una Commissione di giudici internazionali dimparticolare prestigio, che ha assegnato al Prosecco DOCG della Carpenè Malvolti anche la Medaglia d’oro,  premiando per ben due volte nella stessa edizione lo spumante della cantina che ha dato i natali al Prosecco. Una performance di alto livello dunque per la cantina di Conegliano, leader storica della produzione spumantistica che, attraverso le generazioni avvicendatesi alla guida dell’azienda fino ad oggi, ha significativamente caratterizzato lo sviluppo e la diffusione del Prosecco a livello mondiale.

A ricevere il premio durante la cerimonia, i migliori produttori del mondo alla presenza di addetti ai lavori e stampa internazionale. Alla premiazione tenutasi a Londra ieri sera al The Livery Hall del Guildhall, ha presenziato Rosanna Carpenè rappresentando la quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica italiana. 
 
  
 La quinta generazione della dinastia più longeva del “Prosecco”, Rosanna Carpenè, mentre riceve il premio per il Miglior prosecco dell’anno a Londra
 
“Sono molto felice ed orgogliosa di poter ritirare questo importante riconoscimento – ha commentato Rosanna Carpenè – perché rappresenta un ulteriore premio all’impegno e alla lungimiranza che la mia famiglia ha da sempre profuso per offrire il miglior Prosecco. Dal mio trisavolo Antonio Carpenè Senior fino a mio padre Etile, ognuno ha scritto pagine indelebili nella produzione spumantistica e del Prosecco che oggi in tutto il mondo identifica il nostro territorio, oltre che l’eccellenza di un vitigno e di un vino pregiato. Ogni anno riceviamo numerosi riconoscimenti, ma quest’ultimo assume per la mia famiglia un significato particolare proprio perché la Carpenè Malvolti è da 144 anni una realtà simbolo per il Prosecco, dove tradizione e innovazione convivono perfettamente per produrre un vino che ogni giorno supera se stesso. Il mio impegno sarà quello di portare il Prosecco DOCG e il teRritorio veneto con la sua bellezza e la sua cultura, sempre di più alla ribalta internazionale per condividerlo e diffonderlo attraverso  le giovani generazioni.”

 
 
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Campari dice addio alla superstizione con il Calendario 2013! – Ufficio stampa Campari

00 Campari Calendar 2013_Kiss Superstition Goodbye_INTRO.jpgLa bella attrice spagnola Penelope Cruz, vincitrice di un Oscar, è la protagonista del Calendario di quest’anno, immortalata dagli scatti intensi del noto fotografo di moda Kristian Schuller.

Pronto ad accompagnare il pubblico in uno stupefacente viaggio visivo, il Calendario 2013 presenta la nuova star femminile di Campari in 13 intense immagini che la vedono alla prova con  superstizioni intriganti e mistiche, come i gatti neri, gli specchi frantumati, il camminare sotto le scale o sulle crepe.  Nel calendario Penelope indossa un’ampia collezione di fantastici abiti e scarpe di colore rosso, a firma delle più prestigiose case di moda come Monique Lhuillier e Ferragamo, oltre ai gioielli disegnati da Chopard, che la fanno brillare di luce propria in ogni scatto.

Campari coglie l’occasione per infondere sicurezza alle persone di tutto il mondo, basandosi sulla convinzione che la fiducia in sé stessi possa vincere qualsiasi superstizione, permettendoci di assaporare i momenti piacevoli della vita.

A proposito della sua partecipazione al Calendario Campari 2013, Penelope Cruz ha dichiarato: “Partecipare al Calendario Campari 2013 è stata un’esperienza fantastica per me e ho trovato estremamente interessante e stimolante il tema della superstizione. E’ stato un piacere lavorare con un team di grande talento e professionalità, in particolare con il fotografo Kristian Schuller, che ammiro moltissimo. Come attrice, sono spesso chiamata ad interpretare l’”inesplicabile”, proprio come è successo sul set fotografico del calendario. Abbiamo dato vita ad un personaggio dal carattere forte e positivo, pronto ad affrontare fino in fondo ogni superstizione e a sfatare questi miti, incoraggiando le persone ad avere fiducia in sé stesse. Spero che la gente apprezzi le foto, allo stesso modo in cui noi ci siamo divertiti a creare le immagini.”

Il fotografo di moda di fama internazionale Kristian Schuller è l’autore degli scatti della 14ma edizione del Calendario Campari.  Noto per raccontare storie curiose attraverso il proprio lavoro, e per la passione per le immagini surreali,  Kristian ha  perfettamente centrato il tema del Calendario,  immortalandolo con il suo stile fotografico d’avanguardia.

A proposito degli scatti per il Calendario Campari 2013, Kristian Schuller ha dichiarato: “Il Calendario Campari è sinonimo di stile straordinario e avanguardia creativa, e l’essere riuscito a trasformare questi stereotipi generici in immagini magiche, di grande impatto, è stata per me una grande soddisfazione. Quest’anno, il nostro intento era quello di spingerci oltre i limiti della creatività e comunicare il carisma e l’alone di mistero che circondano ognuna delle 12 superstizioni, obiettivo che penso sia stato centrato. Lavorare con Penelope è stato fantastico, ha incarnato perfettamente il tema del calendario, interpretandolo con una sicurezza e passione tali da permetterle di essere la protagonista indiscussa di ogni scatto.”

Penelope è l’ultima star in ordine di tempo ad interpretare l’iconico Calendario Campari, aggiungendo così il proprio nome alla lista di alcune delle donne più belle del mondo che hanno campeggiato nelle pagine delle precedenti edizioni, come Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba e Milla Jovovich.

Bob Kunze-Concewitz, CEO del  Gruppo Campari, ha dichiarato: “Per il Calendario 2013, il nostro intento era quello di evidenziare come qualsiasi difficoltà possa essere superata grazie alla fiducia in sé stessi, dicendo addio a superstizioni come specchi infranti e gatti neri dai poteri soprannaturali. La nostra missione è quella di offrire ai fan di Campari un momento intenso e piacevole per celebrare la sicurezza in sé stessi e il potere magico del numero 13. L’incredibile personalità e la bellezza di Penelope mostrano come l’attrice si sia rivelata essere la scelta vincente per rappresentare il tema controverso di quest’anno. Kristian ha svolto un lavoro davvero magnifico per trasformare in realtà la nostra idea del Calendario Campari 2013, rendendo le immagini ancora più audaci con il suo approccio ispirato e contemporaneo.”

Il Calendario Campari 2013, stampato in sole  9.999 copie, non sarà messo in vendita, ma distribuito ai fan di Campari in tutto il mondo.

Il concetto “Dì addio alla superstizione” è stato sviluppato da BCube – Milano. Andrea Marzagalli, senior art director e Bruno Vohwinkel, senior copywriter, hanno lavorato fianco a fianco con il fotografo Kristian Schuller per la realizzazione del progetto. La produzione è stata affidata a L&A Artist – Milano.  

Il Calendario Campari

Il Calendario Campari è uno dei più celebri calendari artistici di fama mondiale. Distribuito su scala internazionale in un’edizione limitata di sole 9.999 copie, rappresenta un piccolo lusso da collezione per i pochi fortunati che lo riceveranno, ed un tributo ai talenti e fotografi di livello internazionale che ogni anno rendono possibile la sua realizzazione. 

 

Campari

Campari è un classico contemporaneo e di grande carisma. La ricetta, rimasta invariata, è stata sviluppata a Novara nel 1860 ed è l’ingrediente base di alcuni dei più celebri cocktail di fama mondiale. Campari è un drink alcolico ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in alcool ed acqua. Con il suo colore rosso acceso, l’aroma intenso e il gusto esaltante, Campari è da sempre simbolo di fascino e piacere, una bevanda alcolica in grado di trasformare un drink in un’esperienza accattivante e stimolante. Questi sono i valori che hanno reso il brand Campari famoso in tutto il mondo, come icona di eccellenza e appassionato stile italiano.

Il Gruppo Campari

Davide Campari-Milano S.p.A., assieme alle sue società affiliate (“Gruppo Campari”), è uno dei maggiori protagonisti, a livello mondiale, del settore beverage, con rapporti commerciali attivati in più di 190 paesi in tutto il mondo e una posizione dominante nei mercati italiani e brasiliani. Vanta inoltre una forte presenza negli Stati Uniti e nell’Europa continentale. Il Gruppo ha un ampio portfolio che include tre segmenti di attività: spirits, wines e soft drinks. Nel settore spirits, tra i brand noti a livello internazionale, spiccano marchi come  Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey. Possiede inoltre brand leader a livello regionale, ad inclusione di  Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras, e i brand brasiliani locali Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel campo wines, l’azienda vanta il brand internazionale Cinzano, oltre ad importanti marchi regionali come Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Il segmento dei soft drinks comprende l’aperitivo analcolico Crodino e Lemonsoda, unitamente alle rispettive estensioni di gamma che campeggiano nel mercato italiano. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone. Le azioni della società madre, Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM), sono quotate alla borsa italiana. www.camparigroup.com

 

Penelope Cruz: Biografia

L’attrice Penelope Cruz, vincitrice di un oscar, ha dimostrato di essere una delle giovani attrici più versatili, grazie alla convincente interpretazione  di un’ampia gamma di personaggi. Recentemente, è stata la prima attrice spagnola ad ottenere una nomination  – e a  trionfare – agli Academy Award.

 

Dopo aver debuttato sugli schermi americani con i film spagnoli “Prosciutto prosciutto” (“Jamon, Jamon”) e “Belle Epoque,” nel 1998 ottiene il suo primo ruolo in una pellicola di lingua inglese, diretta da Stephen Frears,  “Hi-Lo Country”,  al fianco di Woody Harrelson, Patricia Arquette e Billy Crudup.  Nel 1999, l’Accademia Spagnola per il cinema assegna alla Cruz  il premio come Migliore Attrice alla 13ma edizione annuale dei Goya Awards, per la sua interpretazione nel film di  Fernando Trueba “La nina dei tuoi sogni” (“La nina de tus ojos”).

 

Successivamente si conferma, con una serie di ruoli importanti, come l’attrice spagnola più promettente a livello internazionale. Appare nei film “Passione Ribelle” (“All the Pretty Horses”), diretto da Billy Bob Thornton,  “Per incanto o per delizia”(“Woman on Top”), di Fina Torres, “Apri gli occhi” (Abre los ojos) di  

Alejandro Amenabar, “Due volte ieri”  (“Twice Upon a Yesterday”) di Maria Ripoll e “La voce degli angeli” (“Talk of Angels”) di Nick Hamm. Penelope figura inoltre tra i protagonisti di due film di Pedro Almodovar, “Carne tremula” e “Tutto su mia madre” (“Todo sobre mi madre”), quest’ultimo acclamato dalla critica e premiato ai Golden Globe e agli Oscar come miglior film straniero.

 

In seguito, l’attrice viene diretta da Ted Demme in “Blow” (“New Line’s blow”) e compare ne “Il mandolino del Capitano Corelli” (“Captain Corelli’s Mandolin”) , insieme a  Nicolas Cage.  Segue l’interpretazione a fianco di Tom Cruise nel thriller erotico  “Vanilla Sky”.  

 

Penelope recita inoltre in film come “Gothika”, “Gioco di donna” (“Head in the Clouds”), “Un amore sotto l’albero” (“Noel”) e “Chromophobia”, diversificando così ulteriormente la sua versatile e brillante carriera. L’attrice appare poi al fianco di  Matthew McConaughey e  William H. Macy nel ruolo della Dr.ssa Eva Rojas nel film denso di azione “Sahara.”

 

Nel 2006, Penelope lavora nuovamente con il regista e grande amico Pedro Almodovar in“Volver”. Acclamata dalla critica per il ruolo di Raimunda, vince il premio di “Migliore Attrice” agli European Film Awards, ai  Goya Awards, in Spagna, e al Festival di Cannes. Riceve inoltre la nomination  ai Golden Globe e agli  Oscar.

 

Fra le interpretazioni più recenti, ricordiamo “Lezioni d’amore”(“Elegy”) al fianco di  Sir Ben Kingsley e  “Vicky Cristina Barcelona” diretto da Woody Allen, insieme a Javier Bardem e Scarlett Johansson. Il 2008 è  un grande anno per lei: la performance in “Vicky, Cristina, Barcelona” le è valsa un  Oscar, un BAFTA, un NYFCC e un NBR Award come migliore attrice non protagonista.

 

Nel 2009, Penelope collabora con il regista Rob Marshall e recita al fianco di  Nicole Kidman, Daniel Day Lewis e Marion Cotillard nella versione cinematografica del musical “Nine.”  Grazie alla sua straordinaria interpretazione nel ruolo di Carla, viene nominata ai SAG, ai Golden Globe e agli Oscar.  Con la sua terza nomination agli Oscar entra nella storia degli Academy Awards: è la terza attrice vincitrice di un premio Oscar come Migliore Attrice non Protagonista ad ottenere la candidatura per la stessa categoria nell’anno successivo.

 

Nel 2011, troviamo Penelope insieme a  Johnny Depp nella pellicola di grande successo internazionale”Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare” (“Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”),  quarto episodio della saga cinematografica diretta da Rob Marshall. Nell’estate del 2011, l’attrice recita inoltre nella pellicola “A Roma con amore”  (“To Rome with Love”) di Woody Allen, uscita nelle sale il 22 giugno 2012.

 

Nel settembre del 2011 a Sarajevo, in Bosnia, Penelope inizia le riprese di  “Venuto Al Mondo” (“Twice Born”), con la regia di  Sergio Castellitto, con il quale aveva precedentemente lavorato nel film “Non ti muovere”, acclamato dalla critica e sempre diretto da Castellitto. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, sarà girato in inglese e in italiano, ed uscirà nelle sale alla fine del 2012. 

 

Kristian Schuller: Biografia

 

Kristian Schuller è un fotografo di stanza a Parigi.

Nato in Romania, Kristian si trasferisce in tenera età in Germania con la sua famiglia.

Studia fashion design con  Vivienne Westwood e fotografia con  FC Gundlach all’Università delle Belle Arti di Berlino.

Dopo esser stato presentato da Isabella Blow alle pubblicazioni Condé Nast a Londra, Kristian continua a lavorare a livello internazionale con numerose riviste di moda e clienti del settore commerciale.

Il suo primo libro, “90 Days, One Dream”, viene pubblicato nel  2010. Riconoscimenti: Medaglia d’argento “Deutscher Fotobuchpreis 2011”.

Per maggiori informazioni:

www.campari.com    

http://www.facebook.com/campari    

www.camparigroup.com   

 

Per ulteriori informazioni si prega di contattare:

Campari Italia

Paola Baravalle – PR Manager Campari Italia  

Tel. +39 02 6225.1

paola.baravalle@campari.com

D’Antona & Partners

Marianna Lovagnini 

Tel  +39 02 85457040 

m.lovagnini@dandp.it

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Il trofeo Divinando 2012 alla delegazione Fisar di Varazze – Ufficio stampa Carpenè Malvolti

La premiazione dell’eventi realizzato in collaborazione con Carpenè Malvolti si è svolta nella splendida cornice del casinò di Venezia
 

Al secondo e terzo posto rispettivamente le delegazioni Fisar di Firenze e Livorno

Nella stessa serata eletto anche il Miglior Sommelier Fisar 2012
 

E’ la delegazione ligure di Varazze (Savona) ad aggiudicarsi il Trofeo Divinando 2012, organizzato da Fisar Nazionale in collaborazione con la storica casa spumantistica di Conegliano Carpenè Malvolti. La premiazione del concorso si è svolta sabato 13 ottobre nella splendida cornice del ristorante Wagner all’interno del Casinò Municipale di Venezia, in occasione dell’Assemblea elettiva Fisar per il rinnovo delle cariche nazionali, circondata dalle note wagneriane in sottofondo, dai suggestivi affreschi e dagli imponenti lampadari alla presenza di ospiti illustri come il noto inviato del Tg1 Antonio Caprarica.

A comporre la squadra vincente di Varazze i sommelier Antonio Zinno, Marco Barisione, Massimo Volpe, Giovanni Valentini e Marina Arabello. Piazza d’onore per la Delegazione Fisar di Firenze, composta da Livio Del Chiaro, Bianca Ciatti, Leonardo Finetti, Anna Paola Coppi e Marco Nardi, mentre il terzo gradino del podio è stato anch’esso per un team toscano, la delegazione di Livorno composta dal campione nazionale uscente Luca Canapicchi, con Arianna Setzu, Ilaria Agostinelli, Riccardo Margheri e Davide Cecio. Una manifestazione, quella organizzata dalla Fisar Nazionale in collaborazione con Carpenè Malvolti, che ogni anno riscuote grande interesse tra le varie delegazioni impegnate sempre in una preparazione accurata lunga mesi in vista di questo importante Trofeo.
 

“Siamo lieti di poter festeggiare ancora una volta insieme alla grande famiglia della Fisar un momento così importante – ha commentato Rosanna Carpenè, quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica italiana – non soltanto perchè crediamo sia un importante trampolino di lancio per i sommelier, ma anche perchè siamo consapevoli di quanto sia importante la loro figura e il loro ruolo per il mondo del vino. E’ grazie a loro se oggi abbiamo imparato in un certo senso a “comunicare il vino”, in primo luogo facendolo conoscere in tutte le sue caratteristiche e poi insegnando a degustarlo nel modo migliore. Per questo ci tengo a ribadire -aggiunge Rosanna Carpenè – quanto la mia famiglia sia onorata  nel condividere questa collaborazione con la Fisar”.
 

La finale del concorso, così come tutte le fasi dell’Assemblea, si sono svolte all’interno del prestigioso Laguna Palace Hotel di Mestre e a contendersi il titolo insieme alle tre squadre che si sono disputate la finalissima, anche due delegazioni di Castelli di Jesi e una di Bareggio. Nel corso della stessa serata, la Fisar ha incoronato anche il Miglior Sommelier dell’anno 2012 Trofeo Rastal: ad imporsi su altri dieci concorrenti provenienti da tutta Italia è statoFilippo Franchini, rappresentante della delegazione Antica Terra Siena Valdelsa.

 

Foto in allegato:

– Rosanna Carpenè e l’inviato del TG1 Antonio Caprarica brindano al Casinò di Venezia

– Rosanna Carpenè (al centro) con tutti i finalisti del Trofeo Divinando 2012. Al centro vicino a Rosanna, il capitano della delegazione di Varazze con il Trofeo.

 
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Premio Casato Prime Donne 2012 al sindaco del coraggio Maria Carmela Lanzetta

Un premio che valorizza chi scrive, studia o fotografa Montalcino ma soprattutto le donne simbolo del nostro tempo. Con la “Prima Donna” Maria Carmela Lanzetta vincono Giorgio Dell’Orefice, Luciano Ferraro, Montalcino News e Gianfranco Bracci

Montalcino sabato 15 settembre, il settecentesco teatro degli Astrusi, nel centro storico della capitale del Brunello, fa da cornice al Premio Casato Prime Donne giunto quest’anno alla 14° edizione. Organizzato da una cantina tutta al femminile – Casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini- incorona ogni anno un personaggio che si distingue per l’aiuto o l’esempio offerto al mondo femminile. Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, che ha resistito alla criminalità rimanendo al suo posto nonostante attentati e intimidazioni, è davvero un bell’esempio di donna e di rappresentante istituzionale.

La Giuria del Premio – composta da Francesca Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione – sceglie ogni anno un personaggio femminile emblematico e capace di evidenziare il nuovo contributo femminile alla società. In anni recenti hanno vinto Josefa Idem olimpionica di canoa, Samantha Cristoforetti astronauta in procinto di andare nello spazio, Carla Fendi stilista e mecenate della cultura.

Con Maria Carmela Lanzetta sono stati premiati i contributi più significativi alla divulgazione dei territori in cui nascono il Brunello e la Doc Orcia. Un angolo particolarmente bello della Toscana che, in parte, è iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco.

Fra i quattro fotografi finalisti Gianfranco Bracci, Marcello Ballerini, Kris Ubach, Michelle Grant, Douglas Pearson, ha vinto l’immagine di Gianfranco Bracci con 366 voti su un totale di 763 giudizi arrivati via internet. E’ questa l’innovazione 2012 alla formula del Premio Casato Prime Donne. Sostituisce la giuria popolare presente nel passato e introduce l’uso dei social network come strumento per divulgare e coinvolgere.

Premio sul tema “Io e Montalcino” interpretazione personale, anche in chiave fantastica e favolistica di Montalcino nei suoi aspetti storici, culturali, paesaggistici e agricoli, è andato a Giorgio Dell’Orefice per gli articoli dedicati a Montalcino e pubblicati nel quotidiano “Il Sole 24 ore”. Il giornalista della principale testata economica italiana ha seguito con attenzione il territorio di Montalcino indagandolo anche in aspetti meno noti quali il numero totale delle etichette di Brunello, l’introduzione in supermercato o l’arrivo dei nuovi investitori.

Anche per il premio del Consorzio del Brunello sul tema “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”, il Presidente Fabrizio Bindocci ha puntato su chi ha scritto molto e bene: Luciano Ferraro del “Corriere della Sera” che ha raccontato il vino attraverso alcuni dei suoi protagonisti riproponendolo in chiave sempre nuova e stimolante.

Il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile è andato alle giornaliste di “Montalcino News” per aver reinventato la cronaca locale in forma moderna. Una formula capace di far diventare internazionali argomenti locali attraverso i mezzi telematici e un’ottima qualità di contenuti giornalistici.

Dopo la cerimonia i duecento invitati al Premio si sono spostati alla Fattoria del Colle di Trequanda nella splendida azienda dell’organizzatrice dell’iniziativa Donatella Cinelli Colombini che insieme al marito Carlo e alla figlia Violante hanno offerto una cena in onore dei vincitori.

Il premio ha una vetrina permanente al Casato Prime Donne di Montalcino dove le fotografie vincitrici sono esposte nella sala da degustazione del grande Brunello e le dediche scritte dalle vincitrici intercalano un percorso meditativo e naturalistico nei vigneti di Sangiovese.

Ecco che alle frasi della stilista Carla Fendi, dell’astronauta Samantha Cristoforetti, dell’olimpionica Josefa Idem e della scienziata Ilaria Capua si aggiunge la dedica del sindaco Maria Carmela Lanzetta << I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio / e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline/ toscane. Viaggiare / nella loro prospettiva infinita / e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare / e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana >>.

Ogni frase è scritta su un blocco di travertino e collocata accanto a un’opera d’arte contemporanea che si inserisce nel paesaggio arricchendolo di significati nuovi secondo la poetica della nuova “art of landscape” . Quest’anno l’opera è una silhouette di chianina a grandezza naturale in acciaio a specchio creata da Marco Pignattai.

La visita al Casato Prime Donne di Montalcino è dunque un modo per apprezzare il Brunello ma anche per entrare in un mondo di natura, di arte e di grandi donne.

 

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Casato Prime Donne – Montalcino, SI

Fattoria del Colle – Trequanda SI

Alessia Bianchi 0577 662108 pr@cinellicolombini.it

 

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini 3356130800

marzia.morganti@gmail.com

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Grappa al metanolo – Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

Alambicco.jpgAllarme metanolo in Repubblica Ceca, l’Istituto Nazionale Grappa informa che non si tratta di grappa ma di un liquore che non ha niente a che fare con il distillato italiano

L’Istituto Nazionale Grappa, in merito alle notizie giunte dalla Repubblica Ceca che imputano il decesso negli ultimi giorni di 20 persone al consumo di “grappa al metanolo”, tiene a precisare che il prodotto “incriminato” non ha niente a che fare con la nostra acquavite di bandiera. Le autorità locali hanno infatti confermato che si tratta di Slivovice, un liquore locale a base di prugne e che pertanto l’utilizzo del termine “grappa” è del tutto improprio.

Anzi, l’Istituto Nazionale Grappa nella persona del neopresidente Elvio Bonollo, coglie l’occasione per ricordare che la produzione della grappa è sottoposta per legge allo stretto controllo delle Autorità Pubbliche (Agenzia delle Dogane, Repressione Frodi, etc) che ne garantiscono l’idoneità al consumo e l’esenzione da frodi. Precisa, inoltre, che, grazie all’importante impegno del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, nell’ottica del sostegno e della valorizzazione della grappa, esiste oggi un disciplinare, al vaglio della Commissione Europea, che ne prevede l’obbligo di imbottigliamento in Italia: un’importante ulteriore garanzia offerta al consumatore.

“Il nome GRAPPA è tutelato dal 2008 a livello europeo come una Indicazione Geografica – riferisce Elvio Bonollo – ed è riconosciuto unicamente all’acquavite di vinaccia ottenuta in Italia a partire da vinacce provenienti da uve coltivate e vinificate nel territorio nazionale: un riconoscimento importantissimo per l’economia dei territori rurali e dei distillatori italiani, che a differenza delle multinazionali del whisky o della vodka sono costituiti da piccole e medie aziende familiari, con caratteristiche artigianali che hanno saputo valorizzare il prodotto ed elevarne enormemente la qualità. Oggi la grappa, nome che è divenuto simbolo del buon bere italiano anche all’estero, rischia di essere contraffatta e copiata, se la Commissione Europea non riconoscerà il diritto richiesto dal Governo Italiano di limitare la zona di imbottigliamento al solo territorio nazionale. Quest’ultimo, infatti, garantisce l’autenticità del prodotto sui mercati internazionali, evitando il rischio che la nostra acquavite di bandiera, distillato di nicchia e di grande pregio, possa essere miscelata con distillati internazionali, meno nobili e meno costosi, traducendosi in un danno per il consumatore e per la buona immagine del prodotto originale. Situazioni analoghe – afferma ancora Bonollo – sono state risolte positivamente per altri prodotti tipici, come il Parmigiano Reggiano, per il quale è previsto l’obbligo di effettuare i confezionamenti in zona, sotto il controllo dei Consorzi di Tutela e delle Istituzioni”.

Ufficio Stampa Istituto Nazionale Grappa

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Anzi, l’Istituto Nazionale Grappa nella persona del neopresidente Elvio Bonollo, coglie l’occasione per ricordare che la produzione della grappa è sottoposta per legge allo stretto controllo delle Autorità Pubbliche (Agenzia delle Dogane, Repressione Frodi, etc) che ne garantiscono l’idoneità al consumo e l’esenzione da frodi. Precisa, inoltre, che, grazie all’importante impegno del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, nell’ottica del sostegno e della valorizzazione della grappa, esiste oggi un disciplinare, al vaglio della Commissione Europea, che ne prevede l’obbligo di imbottigliamento in Italia: un’importante ulteriore garanzia offerta al consumatore.

“Il nome GRAPPA è tutelato dal 2008 a livello europeo come una Indicazione Geografica – riferisce Elvio Bonollo – ed è riconosciuto unicamente all’acquavite di vinaccia ottenuta in Italia a partire da vinacce provenienti da uve coltivate e vinificate nel territorio nazionale: un riconoscimento importantissimo per l’economia dei territori rurali e dei distillatori italiani, che a differenza delle multinazionali del whisky o della vodka sono costituiti da piccole e medie aziende familiari, con caratteristiche artigianali che hanno saputo valorizzare il prodotto ed elevarne enormemente la qualità. Oggi la grappa, nome che è divenuto simbolo del buon bere italiano anche all’estero, rischia di essere contraffatta e copiata, se la Commissione Europea non riconoscerà il diritto richiesto dal Governo Italiano di limitare la zona di imbottigliamento al solo territorio nazionale. Quest’ultimo, infatti, garantisce l’autenticità del prodotto sui mercati internazionali, evitando il rischio che la nostra acquavite di bandiera, distillato di nicchia e di grande pregio, possa essere miscelata con distillati internazionali, meno nobili e meno costosi, traducendosi in un danno per il consumatore e per la buona immagine del prodotto originale. Situazioni analoghe – afferma ancora Bonollo – sono state risolte positivamente per altri prodotti tipici, come il Parmigiano Reggiano, per il quale è previsto l’obbligo di effettuare i confezionamenti in zona, sotto il controllo dei Consorzi di Tutela e delle Istituzioni”.

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La Distilleria Bottega lancia un’inedita torta al Limoncino – Suggerito da Cristina

Lemon Cake.jpgIl nuovo prodotto, che conta il Limoncino Bottega tra i suoi ingredienti, si rivolge a consumatori gourmet.

Notizia
Le torte a base di liquori e di distillati sono un classico della tradizione pasticcera italiana, che frequentemente impiega una piccola quantità di alcool per accrescere l’aromaticità dei dolci proposti.
Dai Babà alla Sacripantina, dal Bonnet alla torta Mimosa, diversi dolci italiani hanno trovato nella produzione liquoristica del nostro paese un insostituibile supporto per regalare verve e carattere ai sapori più golosi.
Sulla base di queste considerazioni la Distilleria Bottega ha deciso di impiegare il proprio Limoncino per realizzare un’inedita torta confezionata, che si rivolge a consumatori gourmet, interessati alle novità in ambito gastronomico.
La Torta al Limoncino, Lemon Cake per il mercato internazionale, è un prodotto realizzato, utilizzando il Limoncino Bottega. Si tratta di una torta gustosa e leggera, che ha origine dalla tradizione pasticcera italiana. La scatola dall’elegante packaging riproduce l’immagine della torta e di una bottiglia di Limoncino. Ha un contenuto di 180 grammi. Va consumata a tavola come dessert o all’ora del thè.
Il prezzo al pubblico è di circa 8 euro.
 

Approfondimento
La Distilleria Bottega è al tempo stesso una cantina e una distilleria, che dispone di un affiatato team di enologi esperti sia nelle vinificazione che nella distillazione.
L’azienda, che ha sede a Bibano di Godega (TV), 50 km a nord di Venezia, produce grappe di elevata qualità, commercializzate con i marchi Alexander e Bottega. Tra esse si distinguono le pregiate selezioni di monovitigni e i distillati maturati in barrique.
La gamma dei vini Bottega comprende il Prosecco e altri spumanti di grande personalità: Moscato, Rosè di Raboso e Pinot Nero, Cuvée di Chardonnay e Sauvignon, Glera Millesimato. Ad essi si affiancano i grandi rossi della Valpolicella e della Toscana: Amarone, Ripasso, Recioto, Amarone, Brunello di Montalcino, Chianti.
Completano l’offerta Bottega i liquori alla frutta e alle creme, tra cui Limoncino, Gianduia, Fiordilatte, Nero (crema di cioccolato), e la linea Bio Bottega di Casa Bottega (olio extravergine di oliva, aceto balsamico e caffè).

Contatti: Giovanni Savio – Distilleria Bottega srl – Tel. 0438-406801

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Campari Red Passion Prize a Ferzan Özpetek e Gianni Serra – Ufficio stampa Campari

Gianni Serra- Stefano Boeri- Ferzan Ozpetek- Franca Sozzani- Jean Jacques Dubau.JPGAl Camparino un omaggio al talento e alla passione durante la Vogue Fashion’s Night Out Milano, 7 settembre 2012
Campari insieme a Vogue, ha celebrato per il terzo anno consecutivo, la passione e l’eccellenza del Made in Italy con il Campari Red Passion Prize.
Un riconoscimento alla passione nella sua accezione più autentica, un tributo a quella passione che ha consentito all’Italian Style di diventare icona indiscussa.
Il Red Passion Prize è stato assegnato a Ferzan Özpetek, regista di origine turca, italiano di adozione, che nei propri film riesce a caratterizzare, con perfezione e maestria, lo spirito italiano più autentico. Motore della sua genialità la passione come stile di vita e fonte di ispirazione massima. Il celebre regista, genio contemporaneo autore di film di successo e grande spessore artistico, tra cui “Le fate ignoranti”, “Saturno contro”, “La finestra di fronte”, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento nell’esclusiva cornice di Camparino in Galleria, dopo Dante Ferretti premiato nel 2011 nei cortili di via Margutta a Roma e Massimiliano Fuksas che ha ricevuto il premio nell’edizione 2010. 

Nella sua terza edizione il Red Passion Prize ha voluto premiare anche Gianni Serra, talent italiano emergente, rappresentante dello stile Made in Italy nel mondo, votato direttamente dagli utenti del sito www.vogue.it . I due premi sono stati consegnati in una location d’eccezione: Camparino in Galleria, fulcro del quadrilatero della moda e dell’aperitivo milanese.
A consegnare i premi Franca Sozzani, la madrina di Vogue e di tutta la manifestazione, e da Jean Jaques Dubau, managing director Campari Italia.
Il Red Passion Prize è simbolicamente rappresentato da un’opera in vetro artistico, soffiato dai maestri vetrai di Venini, azienda leader nella lavorazione del vetro a mano.
Lo shaker, che fonde l’inconfondibile rosso di Campari alle trasparenze lavorate del vetro di Murano, ideato da Marco Milan e Nora Zanella, è stato prodotto in edizione limitata in occasione della prima edizione del Red Passion prize, durante le celebrazioni del 150° anniversario di Campari.
Protagonista della Vogue Fashion Night Out anche Campari Orange Passion, che ha colorato di rosso alcuni dei più blasonati fashion store di Milano.
Il cocktail ufficiale della Vogue Fashion’s Night Out, è il perfetto connubio tra il gusto intenso di Campari, la freschezza del succo d’arancia e la dolcezza dello zucchero di canna.
Campari e Vogue Italia insieme a Milano, Roma (13 settembre) e Firenze (18 settembre) per la Fashion Night Out 2012: un’occasione unica e indimenticabile per celebrare l’eccellenza, la moda e lo stile italiano.
https://www.facebook.com/#!/
CampariItalia www.campari.com

 

Davide Campari-Milano S.p.A., insieme alle sue controllate (“Gruppo Campari”), è una delle realtà più importanti nel settore del beverage a livello globale. E’ presente in 190 paesi nel mondo con leadership nei mercati italiano e brasiliano e posizioni di primo piano negli USA e in Europa continentale. Il Gruppo vanta un portafoglio ricco e articolato su tre segmenti: spirit, wine e soft drink. Nel segmento spirit spiccano brand di grande notorietà internazionale come Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey e marchi leader in mercati locali tra cui Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras e i brasiliani Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel segmento wine si distinguono oltre a Cinzano, noto a livello internazionale, i brand regionali Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Infine, nei soft drink, campeggiano per il mercato italiano Crodino e Lemonsoda, con la relativa estensione di gamma. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone e le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana. www.camparigroup.com Campari Italia Paola Baravalle – PR Manager Campari Italia Tel. +39 02 6225.1 paola.baravalle@campari.com D’Antona & Partners Marianna Lovagnini – Tel +39 02 85457040 m.lovagnini@dandp.it

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Land art doppia di Marco Pignattai per il Premio Casato Prime Donne

Ardita-Marco Pignattai-Casato Prime Donne-Montalcino.JPGQuasi un monumento alla Land art di Marco Pignattai nei vigneti di Brunello in occasione del Premio Casato Prime Donne 2012 al Sindaco Lanzetta

 
Maria Carmela Lanzetta il sindaco calabrese che si è opposto alla criminalità diventando un simbolo di coraggio civile, ha ricevuto il Premio Casato Prime Donne 2012 che ogni anno viene assegnato a personaggi femminili di particolare rilievo. Il suo messaggio a Montalcino è ora nei vigneti di Brunello accanto a un’istallazione artistica di Marco Pignattai. Il nome dell’opera è “Ardita” come ardita è la coraggiosa sindaco di Monasterace. Raffigura un bue chianino, a grandezza naturale, un animale storico di questa terra dove ha lavorato tirando lo stesso aratro che l’artista ha messo dietro la scultura. 

Il bue è realizzato con una silhouette in acciaio a specchio che riflette la campagna circostante quasi diventandone parte. La scelta del soggetto e quella stilistica di dissolvere la sagoma nel paesaggio riconduce l’opera a quei nuovi “paesaggisti” che propongono una riflessione concettuale e critica dell’ambiente, ma non basta a spiegare un’opera che ha una genesi lunga otto anni e anche una gemella.

Montalcino-Casato-Prime-Donne-Ardita con Marco-Pignattai.JPGNel 2005 il giovane architetto montalcinese Marco Pignattai disegnò il primo bue chianino che fu realizzato in travertino, pietra tipica del senese, e istallato in mezzo ai vigneti del Casato Prime Donne. Soggetto, materiali e poetica fanno riferimento alla Landa art, corrente nata in America nel 1967 da artisti amanti della natura e desiderosi di togliere le opere d’arte dall’ambiente asettico dei musei e delle città. Ecco che l’opera d’arte non si limita più a se stessa ma comprende tutto l’ambiente intorno, una dimensione che presuppone l’insufficienza dell’opera d’arte tradizionalmente intesa e mette in gioco il rapporto fra l’uomo e il mondo, fra l’artista e l’ambiente che lo circonda, accettando il modo in cui il tempo e il clima mutano l’opera d’arte stessa perché ne fanno parte.

Con la sua istallazione Marco Pignattai intendeva celebrare il lavoro contadino che ha fatto di Montalcino e della Val d’ Orcia il primo territorio agricolo iscritto nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Voleva dunque lasciare un segno, modificare l’ambiente valdorciano arricchendolo di significati nuovi. L’istallazione è entrata a far parte dell’ambiente naturale, è mutevole con il cambio delle stagioni e delle ore del giorno … si è coperta di muschio e poi è stata distrutta dagli agenti atmosferici crollando al suolo.

Una situazione frequente, quasi inevitabile per le opere di Land art che infatti  hanno bisogno di essere registrate mediante progetti, grafici, fotografie, filmati, narrazioni che testimonino istallazioni destinate a modificarsi e distruggersi.

Ecco che la prima Ardita è ora distesa per terra come un’ombra della sua gemella istallata al suo posto e addirittura capace di incorporarla con l’immagine. Bellissimo questo gioco di Pignattai con la natura, questo suo modo leggero, ma colto, di dare un nuovo ruolo all’arte nel recupero della memoria e nella meditazione sui suoi valori.

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Casato Prime Donne – Montalcino, SI

Fattoria del Colle – Trequanda SI

Alessia Bianchi  0577 662108 pr@cinellicolombini.it

 

Addetta stampa

Marzia Morganti Tempestini 3356130800

marzia.morganti@gmail.com  

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Campari Red Passion Prize celebra la passione e premia l’eccellenza – Ufficio stampa Campari

Alla Vogue Fashion’s Night Out milanese premiati Ferzan Özpetek e Gianni Serra

Milano, 6 settembre 2012 – Campari e Vogue tornano a celebrare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo durante la Vogue Fashion’s Night Out milanese.
Campari per il terzo anno consecutivo Campari, insieme a Vogue, consegnerà il Campari Red Passion Prize. Un riconoscimento alla passione nella sua accezione più autentica, un tributo a quella passione che ha consentito all’Italian Style di diventare icona indiscussa.
Per l’edizione 2012 il Red Passion Prize verrà assegnato a Ferzan Özpetek, regista di origine turca, italiano di adozione, che nei propri film riesce a caratterizzare, con perfezione e maestria, lo spirito italiano più autentico. Motore della sua genialità la passione come stile di vita e fonte di ispirazione massima. Il celebre regista, genio contemporaneo autore di film di successo e grande spessore artistico, tra cui “Le fate ignoranti”, “Saturno contro”, “La finestra di fronte”, riceve il prestigioso riconoscimento dopo Dante Ferretti premiato nel 2011 nei cortili di via Margutta a Roma e Massimiliano Fuksas che ha ricevuto il premio nell’edizione 2010.
Nella sua terza edizione il Red Passion Prize riconosce anche merito ad un talent italiano emergente, rappresentante dello stile  Made in Italy nel mondo, votato dagli utenti del sito www.vogue.it . La giuria popolare ha scelto Gianni Serra, stilista sardo distintosi per la dedizione e l’amore per il proprio lavoro.
Il fulcro del Red Passion Prize è sempre la passione, quale motore della grandi opere ma anche il costante successo dello stile italiano in tutto il mondo.

Il Red Passion Prize è simbolicamente rappresentato da un’opera in vetro artistico, soffiato dai maestri vetrai di Venini, azienda leader nella lavorazione del vetro a mano. Lo shaker, che fonde l’inconfondibile rosso di Campari alle trasparenze lavorate del vetro di Murano, ideato da Marco Milan e Nora Zanella, è stato prodotto in edizione limitata in occasione della prima edizione del Red Passion prize, durante le celebrazioni del 150° anniversario di Campari.

Protagonista della Vogue Fashion Night Out anche Campari Orange Passion, che colorerà di rosso alcuni dei più blasonati fashion store di Milano, Roma e Firenze.  Il cocktail ufficiale della Vogue Fashion’s Night Out, è il perfetto connubio tra il gusto intenso di Campari, la freschezza del succo d’arancia e la dolcezza dello zucchero di canna.
 

Campari e Vogue Italia insieme a Milano, Roma (13 settembre) e Firenze (18 settembre) per la Fashion Night Out 2012: un’occasione unica e indimenticabile per celebrare l’eccellenza, la moda e lo stile italiano.

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Davide Campari-Milano S.p.A., insieme alle sue controllate (“Gruppo Campari”), è una delle realtà più importanti nel settore del beverage a livello globale. E’ presente in 190 paesi nel mondo con leadership nei mercati italiano e brasiliano e posizioni di primo piano negli USA e in Europa continentale. Il Gruppo vanta un portafoglio ricco e articolato su tre segmenti: spirit, wine e soft drink. Nel segmento spirit spiccano brand di grande notorietà internazionale come Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey e marchi leader in mercati locali tra cui Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras e i brasiliani Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel segmento wine si distinguono oltre a Cinzano, noto a livello internazionale, i brand regionali Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Infine, nei soft drink, campeggiano per il mercato italiano Crodino e Lemonsoda, con la relativa estensione di gamma. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone e le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana. www.camparigroup.com
Campari Italia
Paola Baravalle – PR Manager Campari Italia 
Tel. +39 02 6225.1
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D’Antona & Partners
Marianna Lovagnini – Tel  +39 02 85457040
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Penelope Cruz è la protagonista del Calendario Campari 2013

07 31 Campari Calendar 2013_Various_by Francesco Pizzo (4).JPGFirma il fotografo Kristian Schuller

Milano – 31 luglio 2012 – Penelope Cruz, immortalata dagli scatti del fotografo Kristian Schuller è la protagonista del Calendario Campari 2013.  La bellissima attrice spagnola, vincitrice di un Oscar, sarà la 14ma star ad apparire sul calendario Campari, ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Penelope Cruz, la prima attrice spagnola ad aver ricevuto un Academy Award, seguirà le orme di alcune delle donne più eleganti del mondo che sono state immortalate nelle pagine dei calendari precedenti. Tra queste Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba e Milla Jovovich. Molto amata in Italia,  Penelope Cruz ha recitato in film come  “Vicky Cristina Barcelona”, “Volver”, “Pirati dei Caraibi”, “Non ti Muovere”, di Sergio Castellitto e nel recentissimo successo “To Rome with Love” di Woody Allen, girato nella nostra capitale.
07 31 Campari Calendar 2013_Penelope Cruz_by Francesco Pizzo (3).jpgDella sua esperienza per il Calendario Campari 2013, Penelope Cruz ha dichiarato: “Il calendario Campari lavora con team creativi e fotografi di grande talento, con l’obiettivo di realizzare immagini di prestigio internazionale. Partecipare a questo progetto, per uno dei brand più famosi a livello mondiale, che vanta una storia fantastica, è stata una bellissima esperienza per me. Credo davvero che i fan di Campari di tutto il mondo apprezzeranno le immagini del calendario finito. La tematica  è intensa, accattivante e molto chic.”
Kristian Schuller è il fotografo che ha realizzato il celebre Calendario Campari, ormai giunto alla sua 14ma edizione. Kristian ha utilizzato il suo stile inconfondibile e la capacità di spingersi oltre i limiti dell’immagine editoriale, per creare scatti spettacolari e unici.

Kristian, residente a Parigi, ha iniziato la sua carriera studiando fashion design con Vivienne Westwood e fotografia con F.C. Gundlach all’Università delle Belle Arti di Berlino. Dopo essersi specializzato in fotografia,  ha proseguito la sua carriera puntando sempre più in alto e collaborando con numerose riviste di moda come Vogue Hellas, Harper’s Bazaar e GQ.  Il suo primo libro, ‘90 Days, One Dream’, pubblicato nel 2010, ha ricevuto nel 2011 la medaglia d’argento del Deutscher Fotobuchpreis. A proposito dei suoi scatti per il Calendario Campari 2013, Kristian Schuller dice: “Realizzare le fotografie  per il Calendario Campari del 2013 è stata un’esperienza incredibile, una sfida assolutamente unica. Campari vanta una lunga storia nella produzione di  immagini sensazionali e di grande effetto visivo,  nelle campagne pubblicitarie come nei calendari. Il mio intento era quello di proseguire questa storia di successo spingendomi ancora oltre, obiettivo che crediamo di avere centrato. E’  fantastico lavorare con una persona di grande talento come Penelope, che portando sul set la sua eleganza e versatilità è riuscita ad incarnare perfettamente il tema di quest’ultima edizione del Calendario.”
Bob Kunze-Concewitz, CEO del Gruppo Campari, ha commentato: “Ogni anno, con il Calendario Campari cerchiamo di realizzare un’opera d’arte sensazionale, che va oltre oltre i limiti della creatività e che possa stimolare l’immaginazione del pubblico. Il Calendario Campari 2013 raccoglie questa eredità e arricchisce la tematica con un taglio contemporaneo, che non vediamo l’ora di rivelare.”
Il Calendario Campari 2013 sarà svelato in autunno, nel grande evento presso gli Headquarters del

Il Calendario Campari
Il Calendario Campari è uno dei più celebri calendari artistici di fama mondiale. Distribuito su scala internazionale in un’edizione limitata di sole 9.999 copie, rappresenta un piccolo lusso da collezione per i pochi fortunati che lo riceveranno, ed un tributo ai talenti e fotografi di livello internazionale che ogni anno rendono possibile la sua realizzazione.

Campari
Campari è un classico contemporaneo e di grande carisma. La ricetta, rimasta invariata, è stata sviluppata a Novara nel 1860 ed è l’ingrediente base di alcuni dei più celebri cocktail di fama mondiale. Campari è un drink alcolico ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in alcool ed acqua. Con il suo colore rosso acceso, l’aroma intenso e il gusto esaltante, Campari è da sempre simbolo di fascino e piacere, una bevanda alcolica in grado di trasformare un drink in un’esperienza accattivante e stimolante. Questi sono i valori che hanno reso il brand Campari famoso in tutto il mondo, come icona di eccellenza e appassionato stile italiano.

Il Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., assieme alle sue società affiliate (“Gruppo Campari”), è uno dei maggiori protagonisti, a livello mondiale, del settore beverage, con rapporti commerciali attivati in più di 190 paesi in tutto il mondo e una posizione dominante nei mercati italiani e brasiliani. Vanta inoltre una forte presenza negli Stati Uniti e nell’Europa continentale. Il Gruppo ha un ampio portfolio che include tre segmenti di attività: spirits, wines e soft drinks. Nel settore spirits, tra i brand noti a livello internazionale, spiccano marchi come  Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey. Possiede inoltre brand leader a livello regionale, ad inclusione di  Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras, e i brand brasiliani locali Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel campo wines, l’azienda vanta il brand internazionale Cinzano, oltre ad importanti marchi regionali come Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Il segmento dei soft drinks comprende l’aperitivo analcolico Crodino e Lemonsoda, unitamente alle rispettive estensioni di gamma che campeggiano nel mercato italiano. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone. Le azioni della società madre, Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM), sono quotate alla borsa italiana. www.camparigroup.com

 

Penelope Cruz: Biografia
L’attrice  Penelope Cruz, vincitrice di un oscar, ha dimostrato di essere una delle giovani attrici più versatili, grazie alla convincente interpretazione di un’ampia gamma di personaggi. Recentemente, è stata la prima attrice spagnola ad ottenere una nomination  – e a  trionfare – agli Academy Award.

Dopo aver debuttato sugli schermi americani con i film spagnoli “Prosciutto prosciutto” (“Jamon, Jamon”) e “Belle Epoque,” nel 1998 ottiene il suo primo ruolo in una pellicola di lingua inglese, diretta da Stephen Frears,  “Hi-Lo Country”,  al fianco di Woody Harrelson, Patricia Arquette e Billy Crudup.  Nel 1999, l’Accademia Spagnola per il cinema  assegna alla Cruz  il premio come Migliore Attrice alla 13ma edizione annuale dei Goya Awards, per la sua interpretazione nel film di  Fernando Trueba “La niña dei tuoi sogni” (“La niña de tus ojos”).

Successivamente si conferma, con una serie di ruoli importanti, come l’attrice spagnola più promettente a livello internazionale. Appare nei film “Passione Ribelle” (“All the Pretty Horses”), diretto da Billy Bob Thornton,  “Per incanto o per delizia”(“Woman on Top”), di Fina Torres, “Apri gli occhi” (Abre los ojos) di 
Alejandro Amenabar, “Due volte ieri”  (“Twice Upon a Yesterday”) di Maria Ripoll e “La voce degli angeli” (“Talk of Angels”) di Nick Hamm. Penelope figura inoltre tra i protagonisti di due film di Pedro Almodovar, “Carne tremula” e “Tutto su mia madre” (“Todo sobre mi madre”), quest’ultimo acclamato dalla critica e premiato ai Golden Globe e agli Oscar come miglior film straniero.

In seguito, l’attrice viene diretta da Ted Demme in “Blow” (“New Line’s blow”) e compare ne “Il mandolino del Capitano Corelli” (“Captain Corelli’s Mandolin”) , insieme a  Nicolas Cage.  Segue l’interpretazione a fianco di Tom Cruise nel thriller erotico  “Vanilla Sky”. 

Penelope recita inoltre in film come “Gothika”, “Gioco di donna” (“Head in the Clouds”), “Un amore sotto l’albero” (“Noel”) e “Chromophobia”, diversificando così ulteriormente la sua versatile e brillante carriera. L’attrice appare poi al fianco di  Matthew McConaughey e  William H. Macy nel ruolo della Dr.ssa Eva Rojas nel film denso di azione “Sahara.”

Nel 2006, Penelope lavora nuovamente con il regista e grande amico Pedro Almodovar in“Volver”. Acclamata dalla critica per il ruolo di Raimunda, vince il premio di “Migliore Attrice” agli European Film Awards, ai  Goya Awards, in Spagna, e al Festival di Cannes. Riceve inoltre la nomination  ai Golden Globe e agli  Oscar.

Fra le interpretazioni più recenti, ricordiamo “Lezioni d’amore”(“Elegy”) al fianco di  Sir Ben Kingsley e  “Vicky Cristina Barcelona” diretto da Woody Allen, insieme a Javier Bardem e Scarlett Johansson. Il 2008 è  un grande anno per lei: la performance in “Vicky, Cristina, Barcelona” le è valsa un  Oscar, un BAFTA, un NYFCC e un NBR Award come migliore attrice non protagonista.

Nel 2009, Penelope collabora con il regista Rob Marshall e recita al fianco di  Nicole Kidman, Daniel Day Lewis e Marion Cotillard nella versione cinematografica del musical “Nine.”  Grazie alla sua straordinaria interpretazione nel ruolo di Carla, viene nominata ai SAG, ai Golden Globe e agli Oscar.  Con la sua terza nomination agli Oscar entra nella storia degli Academy Awards: è la terza attrice vincitrice di un premio Oscar come Migliore Attrice non Protagonista ad ottenere la candidatura per la stessa categoria nell’anno successivo.

Nel 2011, troviamo Penelope insieme a  Johnny Depp nella pellicola di grande successo internazionale”Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare” (“Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”),  quarto episodio della saga cinematografica diretta da Rob Marshall. Nell’estate del 2011, l’attrice recita inoltre nella pellicola “A Roma con amore”  (“To Rome with Love”) di Woody Allen, uscita nelle sale il 22 giugno 2012.

Nel settembre del 2011 a Sarajevo, in Bosnia, Penelope inizia le riprese di  “Venuto Al Mondo” (“Twice Born”), con la regia di  Sergio Castellitto, con il quale aveva precedentemente lavorato nel film “Non ti muovere”, acclamato dalla critica e sempre diretto da Castellitto. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, sarà girato in inglese e in italiano, ed uscirà nelle sale alla fine del 2012.

Kristian Schuller: Biografia
 
Kristian Schuller è un fotografo che risiede a Parigi.

Nato in Romania, Kristian si trasferisce in tenera età in Germania con la sua famiglia.

Studia fashion design con  Vivienne Westwood e fotografia con  FC Gundlach all’Università delle Belle Arti di Berlino.

Dopo esser stato presentato da Isabella Blow alle pubblicazioni Condé Nast a Londra, Kristian continua a lavorare a livello internazionale con numerose riviste di moda e clienti del settore commerciale.

Il suo primo libro, “90 Days, One Dream”, viene pubblicato nel  2010. Riconoscimenti: Medaglia d’argento “Deutscher Fotobuchpreis 2011”.

Penelope Cruz è la protagonista del Calendario 2013
Firma il fotografo Kristian Schuller

Milano – 31 luglio 2012 – Penelope Cruz, immortalata dagli scatti del fotografo Kristian Schuller è la protagonista del Calendario Campari 2013.  La bellissima attrice spagnola, vincitrice di un Oscar, sarà la 14ma star ad apparire sul calendario Campari, ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Penelope Cruz, la prima attrice spagnola ad aver ricevuto un Academy Award, seguirà le orme di alcune delle donne più eleganti del mondo che sono state immortalate nelle pagine dei calendari precedenti. Tra queste Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba e Milla Jovovich. Molto amata in Italia,  Penelope Cruz ha recitato in film come  “Vicky Cristina Barcelona”, “Volver”, “Pirati dei Caraibi”, “Non ti Muovere”, di Sergio Castellitto e nel recentissimo successo “To Rome with Love” di Woody Allen, girato nella nostra capitale.
Della sua esperienza per il Calendario Campari 2013, Penelope Cruz ha dichiarato: “Il calendario Campari lavora con team creativi e fotografi di grande talento, con l’obiettivo di realizzare immagini di prestigio internazionale. Partecipare a questo progetto, per uno dei brand più famosi a livello mondiale, che vanta una storia fantastica, è stata una bellissima esperienza per me. Credo davvero che i fan di Campari di tutto il mondo apprezzeranno le immagini del calendario finito. La tematica  è intensa, accattivante e molto chic.”
Kristian Schuller è il fotografo che ha realizzato il celebre Calendario Campari, ormai giunto alla sua 14ma edizione. Kristian ha utilizzato il suo stile inconfondibile e la capacità di spingersi oltre i limiti dell’immagine editoriale, per creare scatti spettacolari e unici.

Kristian, residente a Parigi, ha iniziato la sua carriera studiando fashion design con Vivienne Westwood e fotografia con F.C. Gundlach all’Università delle Belle Arti di Berlino. Dopo essersi specializzato in fotografia,  ha proseguito la sua carriera puntando sempre più in alto e collaborando con numerose riviste di moda come Vogue Hellas, Harper’s Bazaar e GQ.  Il suo primo libro, ‘90 Days, One Dream’, pubblicato nel 2010, ha ricevuto nel 2011 la medaglia d’argento del Deutscher Fotobuchpreis. A proposito dei suoi scatti per il Calendario Campari 2013, Kristian Schuller dice: “Realizzare le fotografie  per il Calendario Campari del 2013 è stata un’esperienza incredibile, una sfida assolutamente unica. Campari vanta una lunga storia nella produzione di  immagini sensazionali e di grande effetto visivo,  nelle campagne pubblicitarie come nei calendari. Il mio intento era quello di proseguire questa storia di successo spingendomi ancora oltre, obiettivo che crediamo di avere centrato. E’  fantastico lavorare con una persona di grande talento come Penelope, che portando sul set la sua eleganza e versatilità è riuscita ad incarnare perfettamente il tema di quest’ultima edizione del Calendario.”
Bob Kunze-Concewitz, CEO del Gruppo Campari, ha commentato: “Ogni anno, con il Calendario Campari cerchiamo di realizzare un’opera d’arte sensazionale, che va oltre oltre i limiti della creatività e che possa stimolare l’immaginazione del pubblico. Il Calendario Campari 2013 raccoglie questa eredità e arricchisce la tematica con un taglio contemporaneo, che non vediamo l’ora di rivelare.”
Il Calendario Campari 2013 sarà svelato in autunno, nel grande evento presso gli Headquarters del

Il Calendario Campari
Il Calendario Campari è uno dei più celebri calendari artistici di fama mondiale. Distribuito su scala internazionale in un’edizione limitata di sole 9.999 copie, rappresenta un piccolo lusso da collezione per i pochi fortunati che lo riceveranno, ed un tributo ai talenti e fotografi di livello internazionale che ogni anno rendono possibile la sua realizzazione.

Campari
Campari è un classico contemporaneo e di grande carisma. La ricetta, rimasta invariata, è stata sviluppata a Novara nel 1860 ed è l’ingrediente base di alcuni dei più celebri cocktail di fama mondiale. Campari è un drink alcolico ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in alcool ed acqua. Con il suo colore rosso acceso, l’aroma intenso e il gusto esaltante, Campari è da sempre simbolo di fascino e piacere, una bevanda alcolica in grado di trasformare un drink in un’esperienza accattivante e stimolante. Questi sono i valori che hanno reso il brand Campari famoso in tutto il mondo, come icona di eccellenza e appassionato stile italiano.

Il Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., assieme alle sue società affiliate (“Gruppo Campari”), è uno dei maggiori protagonisti, a livello mondiale, del settore beverage, con rapporti commerciali attivati in più di 190 paesi in tutto il mondo e una posizione dominante nei mercati italiani e brasiliani. Vanta inoltre una forte presenza negli Stati Uniti e nell’Europa continentale. Il Gruppo ha un ampio portfolio che include tre segmenti di attività: spirits, wines e soft drinks. Nel settore spirits, tra i brand noti a livello internazionale, spiccano marchi come  Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey. Possiede inoltre brand leader a livello regionale, ad inclusione di  Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras, e i brand brasiliani locali Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel campo wines, l’azienda vanta il brand internazionale Cinzano, oltre ad importanti marchi regionali come Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Il segmento dei soft drinks comprende l’aperitivo analcolico Crodino e Lemonsoda, unitamente alle rispettive estensioni di gamma che campeggiano nel mercato italiano. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone. Le azioni della società madre, Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM), sono quotate alla borsa italiana. www.camparigroup.com

 

Penelope Cruz: Biografia
L’attrice  Penelope Cruz, vincitrice di un oscar, ha dimostrato di essere una delle giovani attrici più versatili, grazie alla convincente interpretazione di un’ampia gamma di personaggi. Recentemente, è stata la prima attrice spagnola ad ottenere una nomination  – e a  trionfare – agli Academy Award.

Dopo aver debuttato sugli schermi americani con i film spagnoli “Prosciutto prosciutto” (“Jamon, Jamon”) e “Belle Epoque,” nel 1998 ottiene il suo primo ruolo in una pellicola di lingua inglese, diretta da Stephen Frears,  “Hi-Lo Country”,  al fianco di Woody Harrelson, Patricia Arquette e Billy Crudup.  Nel 1999, l’Accademia Spagnola per il cinema  assegna alla Cruz  il premio come Migliore Attrice alla 13ma edizione annuale dei Goya Awards, per la sua interpretazione nel film di  Fernando Trueba “La niña dei tuoi sogni” (“La niña de tus ojos”).

Successivamente si conferma, con una serie di ruoli importanti, come l’attrice spagnola più promettente a livello internazionale. Appare nei film “Passione Ribelle” (“All the Pretty Horses”), diretto da Billy Bob Thornton,  “Per incanto o per delizia”(“Woman on Top”), di Fina Torres, “Apri gli occhi” (Abre los ojos) di 
Alejandro Amenabar, “Due volte ieri”  (“Twice Upon a Yesterday”) di Maria Ripoll e “La voce degli angeli” (“Talk of Angels”) di Nick Hamm. Penelope figura inoltre tra i protagonisti di due film di Pedro Almodovar, “Carne tremula” e “Tutto su mia madre” (“Todo sobre mi madre”), quest’ultimo acclamato dalla critica e premiato ai Golden Globe e agli Oscar come miglior film straniero.

In seguito, l’attrice viene diretta da Ted Demme in “Blow” (“New Line’s blow”) e compare ne “Il mandolino del Capitano Corelli” (“Captain Corelli’s Mandolin”) , insieme a  Nicolas Cage.  Segue l’interpretazione a fianco di Tom Cruise nel thriller erotico  “Vanilla Sky”. 

Penelope recita inoltre in film come “Gothika”, “Gioco di donna” (“Head in the Clouds”), “Un amore sotto l’albero” (“Noel”) e “Chromophobia”, diversificando così ulteriormente la sua versatile e brillante carriera. L’attrice appare poi al fianco di  Matthew McConaughey e  William H. Macy nel ruolo della Dr.ssa Eva Rojas nel film denso di azione “Sahara.”

Nel 2006, Penelope lavora nuovamente con il regista e grande amico Pedro Almodovar in“Volver”. Acclamata dalla critica per il ruolo di Raimunda, vince il premio di “Migliore Attrice” agli European Film Awards, ai  Goya Awards, in Spagna, e al Festival di Cannes. Riceve inoltre la nomination  ai Golden Globe e agli  Oscar.

Fra le interpretazioni più recenti, ricordiamo “Lezioni d’amore”(“Elegy”) al fianco di  Sir Ben Kingsley e  “Vicky Cristina Barcelona” diretto da Woody Allen, insieme a Javier Bardem e Scarlett Johansson. Il 2008 è  un grande anno per lei: la performance in “Vicky, Cristina, Barcelona” le è valsa un  Oscar, un BAFTA, un NYFCC e un NBR Award come migliore attrice non protagonista.

Nel 2009, Penelope collabora con il regista Rob Marshall e recita al fianco di  Nicole Kidman, Daniel Day Lewis e Marion Cotillard nella versione cinematografica del musical “Nine.”  Grazie alla sua straordinaria interpretazione nel ruolo di Carla, viene nominata ai SAG, ai Golden Globe e agli Oscar.  Con la sua terza nomination agli Oscar entra nella storia degli Academy Awards: è la terza attrice vincitrice di un premio Oscar come Migliore Attrice non Protagonista ad ottenere la candidatura per la stessa categoria nell’anno successivo.

Nel 2011, troviamo Penelope insieme a  Johnny Depp nella pellicola di grande successo internazionale”Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare” (“Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”),  quarto episodio della saga cinematografica diretta da Rob Marshall. Nell’estate del 2011, l’attrice recita inoltre nella pellicola “A Roma con amore”  (“To Rome with Love”) di Woody Allen, uscita nelle sale il 22 giugno 2012.

Nel settembre del 2011 a Sarajevo, in Bosnia, Penelope inizia le riprese di  “Venuto Al Mondo” (“Twice Born”), con la regia di  Sergio Castellitto, con il quale aveva precedentemente lavorato nel film “Non ti muovere”, acclamato dalla critica e sempre diretto da Castellitto. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, sarà girato in inglese e in italiano, ed uscirà nelle sale alla fine del 2012.

Kristian Schuller: Biografia
 
Kristian Schuller è un fotografo che risiede a Parigi.

Nato in Romania, Kristian si trasferisce in tenera età in Germania con la sua famiglia.

Studia fashion design con  Vivienne Westwood e fotografia con  FC Gundlach all’Università delle Belle Arti di Berlino.

Dopo esser stato presentato da Isabella Blow alle pubblicazioni Condé Nast a Londra, Kristian continua a lavorare a livello internazionale con numerose riviste di moda e clienti del settore commerciale.

Il suo primo libro, “90 Days, One Dream”, viene pubblicato nel  2010. Riconoscimenti: Medaglia d’argento “Deutscher Fotobuchpreis 2011”.

Gruppo Campari, a Sesto San Giovanni.
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Campari Italia
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Aperol Spritz: storia, ingredienti e preparazione – Ufficio stampa Aperol

spritz3.jpgQual è il momento più piacevole per stare con gli amici in estate? L’aperitivo si conferma il momento più social e disimpegnato dell’estate, un vero must sia in vacanza che in città.

Aperol Spritz è uno dei grandi protagonisti, con un aperitivo universale ormai conosciuto in tutto il mondo. In spiaggia, in città… ovunque vuoi tu!

Aperol Spritz
Nato nel Triveneto, ha raggiunto una grandissima popolarità in tutta la penisola. Dal gusto universalmente apprezzato Aperol Spritz è l’aperitivo per eccellenza: conquista tutti per il suo gusto piacevole, la sua freschezza e l’inconfondibile colore arancione.

Aperol Spritz: storia, ingredienti e preparazione

Prosecco e Aperol, sembra ovvio oggi. Ma la storia delle origini dello spritz non è così semplice.

Nasce nell’ottocento in Veneto, figlio delle scappatelle in osteria delle truppe di occupazione asburgiche. I soldati austriaci infatti, depressi e lontani da casa, cercano conforto nelle taverne locali ma non sono granché come bevitori: hanno poca memoria per i nomi dei vini e ancora meno gambe per reggerne l’alcool.

Aperol New Bottle.jpgCi vuole l’ingegno degli osti veneti per sistemare le cose.
Si inventano una ricetta semplice: un po’ di vino per il sapore, un po’ di bollicine per le risate, e un nome facile, che capirebbe anche un asburgico: spritz.

Nasce lo spritz liscio, un drink piuttosto pallidino, rispetto a quello di oggi. Ci vorrà qualche anno prima che arrivi Aperol a dargli un po’ di colore sulle guance. Aperol Spritz diventa così lo spritz con la A maiuscola.

Sulle dosi decide il barista di casa: se è di Padova, aspettatevi “una botta” di Aperol, se siete a Treviso o Venezia, più probabilmente “uno schizzo”.

Mixato e pronto al successo, Aperol Spritz arriva fino in America.

La sua consacrazione al cinema è “Mi presenti i tuoi?”, con Robert De Niro e Dustin Hoffman. Hoffman si avvicina a De Niro e, invece del solito Tom Collins, gli offre un Aperol Spritz con tutti gli attributi.
Un perfetto Aperol Spritz!

Ingredienti

3 parti di prosecco
2 parti di Aperol
1 spruzzo di seltz (o soda)
ghiaccio e mezza fettina d’arancia

Preparazione

L’Aperol Spritz perfetto si prepara in un bicchiere rock o in un calice grande da vino.
Mettere un bel po’ di ghiaccio e una mezza fettina di arancia nel bicchiere. Versare il prosecco, aggiungere il seltz (la soda) e finire con Aperol, versandolo con un movimento circolare per evitare che si depositi sul fondo

Aperol Spritz, l’aperitivo dal gusto unico, che dal Triveneto ha conquistato l’Italia intera, finalmente entra nelle case: un prodotto nuovo, perfettamente dosato, per vivere tutta la vivacità di Aperol Spritz anche tra le pareti domestiche.

L’aperitivo più trendy, anima viva delle serate in piazza, colora di arancione il tuo mondo fatto di allegria, divertimento e voglia di stare insieme. L’idea di realizzare Aperol Spritz risponde all’esigenza di accontentare i numerosissimi fan dello Spritz con Aperol, dando loro la possibilità di gustarlo perfetto anche a casa.

D’Antona&Partners
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
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20123 Milano
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Carpenè Malvolti doppia medaglia d’oro alla Selection Mondiales De Vins in Canada – Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

rosé carpenè malvolti.jpgContinuano i successi internazionali per le bollicine della casa spumantistica di Conegliano

Carpenè Malvolti doppia medaglia d’oro alla Selection Mondiales De Vins in Canada

La duplice affermazione arriva con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Cuvée Brut e il Rosé L’Arte Spumantistica

Una doppietta tutta d’oro per Carpenè Malvolti alla 19° Sélection Mondiales de Vins, il più grande concorso enologico internazionale del Nord America che si è tenuto dal 30 maggio al 4 giugno all’Hotel Palace Royal a Quebec in Canada, grande paese importatore di vino e uno dei primi mercati di sbocco delle bollicine di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

E proprio un classico intramontabile del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG come la Cuvée Brut è stata insignita, insieme ad un’altra eccellenza di Carpenè Malvolti, il Rosè Brut L’Arte Spumantistica, della Medaglia d’Oro al concorso che ha visto la partecipazione di 1.806 vini, provenienti da 34 paesi del mondo. Le undici commissioni valutatrici composte da 73 membri totali provenienti da 20 paesi hanno premiato con i vari riconoscimenti 525 vini. In cima alla classifica delle regioni con il maggior numero di produttori premiati è proprio il Veneto e all’interno della regione una delle aziende che ha raccolto più medaglie è la Carpenè Malvolti.

Sia la Cuvée Brut – vino spumante aromatico, morbido, con un perlage finissimo e una fresca acidità che evidenzia le note di mela verde, agrumi e sfumature vegetali – che il Rosé Brut – Metodo Charmat a base di Raboso Piave e Pinot Nero spumantizzato per la prima volta nel 2005 da Carpenè Malvolti che sprigiona note delicate di fiori e più intense di frutti di bosco e marasca – rappresentano la punta di diamante della produzione Carpenè Malvolti, come testimonia il fatto che i loro nomi siano quelli che più spesso compaiono nel medagliere dell’azienda di Conegliano leader storica della DOCG.

 

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

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Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

www.carpene-malvolti.com – www.martecomunicazione.com

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Ais Toscana Daniele Arcangeli è il miglior sommelier 2012 – Ufficio Stampa AIS Toscana

Il sommelier “profeta in patria” ha sfidato nella finalissima Iacopo Tonelli di Firenze e Luca Degl’Innocenti di Arezzo

All’appuntamento con il Franciacorta in Versilia oltre 1600 presenze per degustare i vini dei produttori più significativi

Daniele Arcangeli, sommelier dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi è il Miglior Sommelier della Toscana 2012. Un profeta in patria, che di strada intesa come distanza geografica per arrivare alla Versiliana di Marina di Pietrasanta dove si è disputata la finale ne ha fatta poca, ma che professionalmente parlando vanta un curriculum di alto livello, nel quale si inserisce anche il titolo di vicecampione italiano guadagnato nel 2011. L’investitura del vincitore del Miglior Sommelier della Toscana – Premio Franciacorta 2012 si è tenuta sabato 23 giugno nei giardini de La Versiliana a Marina di Pietrasanta durante il Festival del Franciacorta che ha fatto registrare tra l’altro un nuovo record di presenze toccando quota 1600 ingressi.

Secondo gradino del podio ex aequo per Iacopo Tonelli di Firenze e Luca Degl’Innocenti di Arezzo, al termine di un serrato testa a testa giocato su più prove: degustazione descrittiva di tre vini e riconoscimento di bevande, accoglienza commensali, discussione e abbinamento di un menù scelto, decatanzione di un vino, correzione di una carta dei vini volutamente alterata e una prova di comunicazione del vino.

“Mi auguro che anche quest’anno possa ripetersi quando accaduto nel 2011 – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – ovvero che colui che è uscito vincitore da questo concorso ha poi bissato il successo a livello nazionale. La grande preparazione che da sempre contraddistingue i nostri sommelier è anche frutto dell’importante lavoro condotto dalla nostra Scuola Concorsi gestita da Leonardo Taddei e vedere tanti giovani su questo palcoscenico ci fa capire che quella per la sommellerie è una passione che nasce e si sviluppa presto. Molti dei partecipanti di questa edizione erano alla loro prima esperienza e l’aver sfiorato la finale è sintomatico che la nostra scuola toscana lavora molto bene sulla formazione fin dall’inizio”.

Alla fase finale del concorso, come membro della giuria era presente anche il Presidente Nazionale di AIS Antonello Maietta che durante la premiazione ha dichiarato “Ammiro l’umiltà e il coraggio di mettersi in gioco del vincitore: in qualità di vicecampione nazionale era già qualificato di diritto alla fase finale del concorso per Miglior Sommelier d’Italia 2012 e non aveva bisogno di vincere questa “tappa” per partecipare. Non sentirsi arrivato: questo è lo spirito giusto per affrontare tutte le competizioni”.

E’ stata proprio questa “sete” di conoscenza e di adrenalina a dare a Daniele la motivazione di partecipare, essendo lui tra i finalisti di quest’anno il veterano per aver partecipato ed essersi piazzato sul podio già tre volte.

“Mi è stato chiesto se ho provato più emozione quando ho ottenuto la piazza d’onore al concorso nazionale oppure a vincere in Toscana – ha dichiarato il vincitore Daniele Arcangeli – e non ho dubbi: diventare il Miglior Sommelier della Toscana 2012, di fronte alla mia gente, a casa mia. Per me questa era la quarta finale regionale consecutiva: ho investito tempo ed energia in questo obiettivo e ho cercato di dare sempre il massimo per raggiungerlo, non sentendomi mai arrivato e consapevole che ci sarà sempre qualcosa da imparare. Esserci riuscito è per me una enorme soddisfazione e di questo devo ringraziare la scuola concorsi, in particolare Leonardo Taddei e Simona Bizzarri che ci preparano in modo eccellente a ogni competizione, il Presidente Baroncelli che crede nelle nostre capacità e ci spinge a migliorarci ogni giorno e il Presidente Nazionale Maietta che mi ha permesso di avere grande visibilità nel panorama nazionale”.

AIS Toscana ha inoltre fornito la sua professionalità agli espositori del Festival del Franciacorta mettendo a disposizione 60 sommelier che hanno raccontato ai visitatori i vini in degustazione attraverso veri e propri viaggi sensoriali.

Foto in allegato:
1. Il vincitore Daniele Arcangeli (al centro con l’assegno) insieme al Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli, il Presidente Nazionale di AIS Antonello Maietta, il Responsabile Nazionale Concorsi Cristiano Cini , il Responsabile della Scuola Concorsi Toscana Leonardo Taddei e (sulla sinistra) gli altri partecipanti al concorso. Alla sinistra del Presidente Baroncelli, Riccardo Ricci Curbastro del Consorzio Franciacorta
 
2. Da sinistra: Luca Degl’Innocenti, il vincitore Daniele Arcangeli, il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli e Iacopo Tonelli
 

Ufficio Stampa AIS Toscana

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Aperol Spritz! Happy Record!- Ufficio stampa Aperol

Più di 2.600 persone brindano per stabilire un nuovo record mondiale
Venezia, Italia – 2 luglio 2012 – Venerdì 29 giugno 2012 migliaia di persone si sono riunite nella splendida Piazza San Marco, a Venezia, per prendere parte all’Aperol Spritz! Happy Record! e  stabilire un nuovo record del Guinness Mondiale dei Primati (Guinness World Records TM) per  il più grande Aperol Spritz Party del mondo. 2.657 persone hanno partecipato all’evento, sorseggiando Aperol Spritz, per passare alla storia con un unico, grande brindisi.
La sfida per il record è stata supervisionata dal Guinness World Records TM e da un team di giudici locali. Il raggiungimento del nuovo record mondiale è stato ufficialmente annunciato dal Guinness World Records TM alle ore 19.45.

Tutti i partecipanti, con indosso le loro t-shirt arancioni, hanno affollato Piazza San Marco, disponendosi per disegnare un grande bicchiere di Aperol Spritz durante il più grande Aperol Spritz Party del mondo.
Lorenzo Veltri, giudice del record mondiale, ha dichiarato “Vedere così tante persone insieme per stabilire un nuovo record del Guinness World Records TM con Aperol Spritz è stato davvero fantastico. Stabilire un nuovo record del Guinness Mondiale dei Primati è sempre un evento esaltante, un’esperienza unica.”
I festeggiamenti hanno visto grande partecipazione da parte di tutto il paese con il 52% di italiani e il 48% di partecipanti provenienti dall’estero, che insieme hanno dato vita ad una grande festa all’insegna di Aperol Spritz. 
Andrea Conzonato,  Chief Marketing Officer,  Gruppo Campari, spiega : “Abbiamo voluto dare alle persone l’opportunità di socializzare e festeggiare con  Aperol Spritz. Quale migliore occasione dello stabilire un nuovo record da Guinness Mondiale dei Primati? Abbiamo scelto Piazza San Marco perché una piazza conosciuta in tutto il mondo e per rendere omaggio alla regione che ha dato i natali ad uno dei drink più tradizionali e popolari d’Italia. Aperol Spritz è un aperitivo apprezzato a livello internazionale, ed è perfetto per socializzare con gli amici, come la location e la festa hanno dimostrato venerdì sera.”
3, 2, 1… Aperol Spritz!
3 parti di Prosecco DOC Cinzano
2 parti di  Aperol
1 spruzzo di soda
Ghiaccio ed una fetta di arancia
Per vedere le foto dell’evento https://www.facebook.com/#!/Aperol.Spritz.Italia
Se sei tra coloro che hanno partecipato  alla sfida del Guinness World Records TM, aggiungi il tuo tag nelle foto e condividile con i tuoi amici.
http://www.aperolspritz.it
http://www.facebook.com/#!/Aperol.Spritz.Italia
http://www.camparigroup.com/en/press_media/image_gallery/aperol_download.jsp
Aperol
Grazie alla sua versatilità, Aperol è diventato uno degli spirits  più venduti in Italia, e la sua popolarità è in continua crescita, nel nostro paese ed all’estero. E’ un drink vitale, che evoca lo stile italiano, dall’abitudine  dell’aperitivo alla serata in piazza. Solare e pieno di vitalità, il gusto unico di Aperol è squisitamente italiano, ma con un tocco di appeal internazionale: questo è, in particolare, il tratto distintivo di Aperol Spritz, che sta diventando un aperitivo cult a livello mondiale.
Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., insieme alle sue controllate (“Gruppo Campari”), è una delle realtà più importanti nel settore del beverage a livello globale. E’ presente in 190 paesi nel mondo con leadership nei mercati italiano e brasiliano e posizioni di primo piano negli USA e in Europa continentale. Il Gruppo vanta un portafoglio ricco e articolato su tre segmenti: spirit, wine e soft drink. Nel segmento spirit spiccano brand di grande notorietà internazionale come Campari, Carolans, SKYY Vodka e Wild Turkey e marchi leader in mercati locali tra cui Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated Fusion Liqueur, Zedda Piras e i brasiliani Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel segmento wine si distinguono oltre a Cinzano, noto a livello internazionale, i brand regionali Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&Mosca e Teruzzi&Puthod. Infine, nei soft drink, campeggiano per il mercato italiano Crodino e Lemonsoda, con la relativa estensione di gamma. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone e le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana. www.camparigroup.com.

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Conoscere meglio Le Dop e Le IGP Italiane – Ufficio stampa AICIG

Comunicato Stampa 3 maggio 2012

 
AICIG, appuntamento a CIBUS 2012 per Conoscere meglio Le Dop e Le IGP Italiane

 
Quattro giorni di appuntamenti, da vivere insieme all’Associazione Italiana dei Consorzi Indicazioni Geografiche a Cibus 2012 nello spazio incontri allestito nel Padiglione 6 Stand B058 della Fiera di Parma, dove dal 7 al 10 maggio si riuniranno tutti i principali prodotti italiani Dop e Igp.

 

A inaugurare la manifestazione, lunedì 7 maggio alle 13.15 nello Spazio Incontri di AICIG sarà il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania seguito da una degustazione di prodotti Dop e Igp. Il Ministero sarà inoltre presente nello stand con alcuni corner dedicati a entità istituzionali e operative che hanno accettato di partecipare alla manifestazione. In particolare, saranno presenti il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, il Corpo forestale dello Stato, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, l’AGEA, il CRA, l’INEA, l’ISA e l’ISMEA. Sarà inoltre presente BMTI S.c.p.a, società facente capo al sistema camerale, che presenterà il funzionamento della Borsa Merci Telematica Italiana e i servizi assicurativi e finanziari offerti agli operatori del settore.
 

Il Presidente di Aicig, Giuseppe Liberatore a tal proposito ha dichiarato: “Dopo il successo dell’esperienza del 2010, siamo molto lieti di poter proseguire la nostra collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Altri importanti protagonisti del settore hanno accettato il nostro invito e saranno presenti con noi a Cibus. In questo periodo difficile, ci sembra infatti che la sinergia costruttiva tra istituzioni e operatori sia un fattore essenziale di sostegno alla competitività agroalimentare italiana e consenta di offrire al mercato internazionale una immagine compatta, omogenea e forte del mondo delle nostre produzioni Dop e Igp”.

Tornando agli appuntamenti, la giornata di martedì 8 maggio inizierà con l’incontro organizzato dai Consorzi dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop su “Azioni e strategie per la tutela della denominazione” e con la conferenza stampa su “Vini nel Mondo”, seguita da un pranzo a tema, mentre nel pomeriggio si parlerà di “OLI DOP – Tutti autentici. Ciascuno Speciale” con quattro espressioni di eccellenza della produzione olearia italiana, ovvero Chianti Classico, Garda, Riviera Ligure e Val di Mazara, che nella degustazione che seguirà si accompagneranno al pane di Altamura Dop. A concludere gli eventi della giornata targati AICIG, la presentazione ufficiale del nuovo portale dell’agroalimentare realizzato da ANSA.

 
Mercoledì 9 maggio la giornata si aprirà con la conferenza stampa ‘I gastronomi laureati, nuove figure professionali per la crescita dell’Italian food’ volta a presentare il profilo formato con il corso in Scienze Gastronomiche dell’Università di Parma, a cui seguirà nel pomeriggio la conferenza stampa di AICIG su “DOP e IGP – Il valore dell’origine protetta”. A chiudere la giornata, la degustazione riservata a una delegazione cinese: olio Chianti Classico Dop, Garda Dop, Riviera Ligure Dop, Sabina Dop, Val di Mazara Dop, Prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop e oliva La Bella della Daunia Dop.

 
Saranno un appuntamento fisso nei quattro giorni, invece, gli Esercizi di gusto – Degustazione per studenti, la degustazione di pizza napoletana STG, il pranzo a tema per ospiti e buyers, l’aperitivo italiano a base di Prosecco DOC e prodotti Dop e Igp.

 

Ufficio stampa AICIG
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Buon compleanno Camparisoda!

campari.gifIl primo pre-mix della storia compie 80 anni

1932- 2012.  Camparisoda festeggia i suoi primi 80 anni e guarda al verso il futuro cavalcando ciò che da sempre lo ha contraddistinto: la modernità e la capacità di interpretare e fare propri i linguaggi contemporanei.
Camparisoda approda sul mercato italiano nel 1932 come “vera novità prodigiosa della stagione” (da La Domenica del Corriere, 10 Luglio 1932). Il prodotto presenta dei tratti fortemente innovativi: è il primo prodotto monodose, pronto per il consumo, che contiene il perfetto mix di Campari e di seltz, contenuto in una bottiglietta unica, a forma di calice rovesciato, frutto del genio futurista di Fortunato Depero.
L’artista, tra i maggiori esponenti del Futurismo Italiano collabora con Davide Campari anche  per la promozione del primo pre miscelato del mercato italiano, rivoluzionando non solo il modo di fare aperitivo, ma anche la sua forma. Da quel momento il “bar” entra nelle case degli italiani.
Da allora e ancora oggi, Camparisoda è l’aperitivo per definizione: perfettamente dosato, da gustare ghiacciato con una fettina d’arancia, è ideale per una chiacchierata tra amici al bar, dopo il lavoro o come preludio di una cena a casa. “Camparisoda sarà d’ora innanzi l’espressione del Vostro desiderio”, come citava la prima pubblicità apparsa su La Domenica del Corriere.

Il percorso di questo prodotto è intriso di grandi intuizioni e molti gesti innovativi. Coinvolgendo artisti contemporanei, da Sinopico a Franco Scepi, da Marangolo a Ugo Nespolo, Camparisoda è da sempre sinonimo di eccellenza, modernità, stile. Nella sua storia Camparisoda può vantare grandi collaborazioni artistiche come il  fotografo Bob Krieger che viene coinvolto per la realizzazione di una campagna pubblicitaria nel 1984. Il marchio ha saputo, poi, evolvere il suo linguaggio di comunicazione in questi 80 anni esplorando i mezzi di comunicazione contemporanei, dimostrando dinamicità e cogliendo le sfide della modernità. Con la rivoluzione del linguaggio pubblicitario nel periodo dei caroselli, Camparisoda approda anche in TV. Più celebri saranno poi gli spot pubblicitari che vantano la partecipazione di Nino Manfredi (1977), Eva Herzigova (1990), David Niven (1979) e Franco Scepi (1993).  L’ultima campagna del 2011, “Piacere di conoscersi”, per la regia di Grady Hall, racchiude in sé il concetto di aperitivo come momento sociale, da vivere e condividere con gli amici.

Una storia di collaborazioni artistiche e creative, che legano il prodotto al suo universo di riferimento, quello del design. L’iconica bottiglietta, diventa infatti un oggetto di culto nell’ambito del design e trova in questo ambito il suo naturale ambiente di espressione. Nasce così, nel 2009,  la collaborazione con Matteo Ragni, designer milanese, già vincitore del Compasso d’Oro ADI col progetto del Moscardino, che farà suoi i valori del marchio interpretandoli in modi nuovi e inaspettati, lasciandosi ispirare dalla bottiglietta emblema dell’aperitivo italiano.  In occasione della Design Week milanese 2009 Ragni presenta il bicchiere Clic, l’anno successivo, nel 2010 progetta Camparitivo in Triennale. La collaborazione con Ragni è ispirata al concetto di Futuro Meraviglioso e prosegue ancora oggi, dando vita anno dopo anno a diverse interpretazioni dello spazio in Triennale. Ultimo progetto in ordine di tempo Now Boarding, nel 2011, che ha visto la rivisitazione del banco bar e la valorizzazione dello splendido giardino di Triennale con la creazione delle Talent Capsule, il punto di partenza verso il Futuro Meraviglioso.

Nel 2012 Camparisoda celebra il suo 80° compleanno con una serie di iniziative che coinvolgono tutte le realtà vicine al brand. Un anniversario che sarà festeggiato con i linguaggi che da sempre hanno reso Camparisoda un prodotto unico, con un passato di grande valore artistico e un futuro che non potrà che essere meraviglioso.

www.camparigroup.it
www.camparisoda.it
https://www.facebook.com/#!/Camparisoda

 

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La sfida Carpenè Malvolti, Un metodo classico da riconoscere ad occhi chiusi

Presso lo stand della storica casa spumantistica di Conegliano è andata in scena la terza sfida tra bollicine blasonate del mondo

Carpenè Malvolti, Un metodo classico da riconoscere ad occhi chiusi

Per il terzo anno Carpenè Malvolti presenta l’inedita sfida “bendata” tra bollicine blasonate provenienti da varie zone vitivinicole del mondo. A scegliere il vincitore, una giuria composta da sommelier dell’AIS Veneto e donne degustatrici della Guida Vini Buoni d’Italia che hanno incoronato lo stile italiano del Metodo Classico

 

A Vinitaly la qualità del Metodo Classico Carpenè Malvolti si riconosce ad occhi chiusi. Le bollicine della storica casa spumantistica di Conegliano hanno sfidato questo pomeriggio nel corso del terzo torneo “Blasonati vs Metodo Classico” quelle francesi dello Champagne, quelle spagnole del Cava, quelle tedesche del Sekt e quelle italiane della Franciacorta e del Trento Doc, dando vita a una spumeggiante e piacevole break tra un appuntamento di lavoro e una degustazione.

A scegliere il vino “vincitore”, una commissione composta da Sommelier AIS del Veneto e donne degustatrici di Vini Buoni d’Italia edita da Touring Club: tra i sommelier Erica Sottoriva e Giovanni Niero, secondi classificati ex aequo al concorso Miglior Sommelier del Veneto,  Orianna Fattori, Rita Picciau e Martina Rocchetto, tra le degustatrici Aurora Endrici, Annette Lizotte e Annie Stefanatto. A salire sui tre gradini del podio, tre bollicine italiane: Carpenè Malvolti Metodo Classico Millesimato, Franciacorta Soul Saten e Trento Doc.

L’azienda spumantistica leader del Prosecco DOCG concorre con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Cuvée Storica e Cuvée Brut, il Superiore di Cartizze, il Gewurztraminer e il Rosé a Sparkling Star, concorso organizzato dalla stessa Guida Vini Buoni d’Italia in occasione del suo decimo anno in cui gli stessi operatori e i visitatori sono chiamati a valutare il miglior spumante. Un riconoscimento a un vino che allieta da sempre l’ora dell’aperitivo e che oggi si conferma straordinario anche come accompagnamento da tutto pasto.

Gli eventi di Carpenè Malvolti a Vinitaly si potranno seguire anche al di fuori delle mura di Veronafiere con una “telecronaca” on line in tempo reale degli appuntamenti che si susseguono allo stand, raccontati sulle pagine ufficiali nei social network Facebook e Twitter.

Anche nel terzo giorno del salone internazionale del vino e dei distillati non sono mancati i visitatori che hanno scelto Carpenè Malvolti per una sosta all’insegna delle bollicine, guidati e consigliati dal sommelier Fisar Andrea Amistani e dall’enologo Carlo Cannaò del Collegio Enologi di Carpenè Malvolti. Ogni assaggio è accompagnato dalla fragranza e il gusto delle sfoglie salate del Pane delle Streghe® Lab, particolarmente adatte all’abbinamento per la loro particolarità di biscotto salato cotto in forno preparato semplicemente con farina, olio extravergine di oliva, sale e lievito di birra che non copre o modifica le caratteristiche sensoriali dei vini.

Domani mercoledì 28 marzo, chiusura in grande stile per Carpenè Malvolti al 46° Vinitaly: a partire dalle ore 10 lo stand si animerà per la giornata dedicata ai sommelier AIS che culminerà con la presentazione in anteprima del concorso “Gran Premio Alfiere del Prosecco”, dedicato ai sommelier under 30. Intanto allo stand B5 del Padiglione 5 continueranno per tutto il giorno gli assaggi mentre per i ‘Vinixiani’ (gli abitanti di www.vinix.it) che faranno visita allo stand, una degustazione esclusiva di Brandy 15 Anni, abbinato alla fine pasticceria di Loison.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

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Una degustazione alla scoperta del “”G Factor ” del prosecco con Carpenè Malvolti – Marte comunicazione

Torna il tradizionale appuntamento con le degustazioni guidate

Una degustazione alla scoperta del “”G Factor ” del prosecco con Carpenè Malvolti – Marte comunicazione

Protagonista della giornata, la classica degustazione guidata dal sommelier AIS della Delegazione di Firenze Massimo Castellani al Centro Servizi Bra del Padiglione 8/9.

 

Intanto allo stand, la Fisar consegna il diploma a sette aspiranti sommelier della Delegazione Versilia, mentre vanno avanti le degustazioni accompagnate dalle sfoglie salate del “Pane delle Streghe” e dalla fine pasticceria di Loison

 

 

Carpenè Malvolti alla scoperta del G Factor del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. La storica casa spumantistica di Conegliano ha scelto proprio la G di Garantito presente in etichetta da quando ha ottenuto la DOCG per raccontare la storia e i segreti del vero Prosecco di qualità, nel corso degli eventi del Vinitaly 2012. In primis, con la tradizionale degustazione condotta dal sommelier AIS della delegazione di Firenze Massimo Castellani – che si è tenuta oggi durante la seconda giornata di Vinitaly.

Al centro dell’attenzione della degustazione intitolata al tema portante del Vinitaly 2012 di Carpenè Malvolti ovvero We are the Champions, 6 vini, di cui 4 appartenenti alla DOCG e 2 alla linea “L’Arte Spumantistica. Il primo, doveroso omaggio, è al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extradry Tipico, uno Charmat delicato e fruttato fresco di investitura da parte di Luca Maroni come miglior vino secondo l’indice qualiquantitativo: un successo che va ad arricchire il già nutrito palmares della storica casa spumantistica di Conegliano. Un altro tributo è quello alla Cuvée Storica, che vuole rievocare in ogni singola bollicina del finissimo perlage il gusto della tradizione, della vittoria della natura sull’uomo e dell’inscindibile legame con il territorio di appartenenza. In degustazione tra le varie declinazioni della DOCG anche un grande classico Carpenè Malvolti, la Cuvée Brut morbida e aromatica di fresca acidità, e il Superiore di Cartizze, cru esclusivo dall’impronta più dolciastra prodotto con le uve raccolte su 106 ettari appena di terreni scoscesi tra Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza. Portano invece la firma “L’Arte Spumantistica” il Gewurztraminer, intenso e avvolgente dal sentore di rosa, frutta esotica e noce moscata e il Kerner, vino di grande e nobile complessità, rotondo, pieno, caldo e deciso, prodotto con le uve dell’omonimo vitigno frutto dell’incrocio tra Riesling Renano e Schiava.

Un fattore G che in etichetta fa la differenza dunque, attribuendo un valore molto più che simbolico al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, e che è garanzia non solo di qualità ma anche di un forte legame con il territorio di appartenenza e con la tradizione che ha portato il frutto del lavoro di viticoltori e produttori di questo fazzoletto di terra – incastonata tra le verdi colline venete – a essere conosciuto in tutto il mondo. G come garantito ma anche G come gusto, tutto da scoprire in ogni singola bollicina di Prosecco Carpenè Malvolti, degustata durante questo viaggio attraverso i cinque sensi.

Un valore aggiunto che va saputo comunicare al consumatore per metterlo in condizione di riconoscere nel mare magnum dell’offerta un Prosecco di qualità. Proprio sulla comunicazione di un tema delicato e particolare come il vino, Carpenè Malvolti da sempre sceglie di investire risorse ed energie, dimostrando sensibilità e lungimiranza. Ed è anche in rispetto di questi principi che la storica casa spumantistica di Conegliano ha scelto di far vivere il proprio Vinitaly anche al di fuori delle mura di Veronafiere con una “telecronaca” on line in tempo reale degli eventi che si susseguono allo stand, raccontati da blogger enogastronomici e sulle pagine ufficiali nei social network Facebook e Twitter.

Intanto, allo stand di Carpenè Malvolti, il Segretario Nazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori Mario Del Debbio ha consegnato il diploma a sette aspiranti sommelier FISAR della Delegazione Versilia.

Numerosi anche nel secondo giorno di kermesse, i visitatori che hanno scelto Carpenè Malvolti per una sosta all’insegna delle bollicine, guidati e consigliati dal sommelier Fisar Andrea Amistani e dall’enologo Carlo Cannaò del Collegio Enologi di Carpenè Malvolti. Ogni assaggio è accompagnato dalla fragranza e il gusto delle sfoglie salate del Pane delle Streghe® Lab, particolarmente adatte all’abbinamento per la loro particolarità di biscotto salato cotto in forno preparato semplicemente con farina, olio extravergine di oliva, sale e lievito di birra che non copre o modifica le caratteristiche sensoriali dei vini.

Domani martedì 27 marzo, tre sommelier AIS del Veneto e tre donne degustatrici di Vini Buoni d’Italia saranno protagonisti della tradizionale sfida “Blasonati vs nuovo Metodo Classico” che vedrà in competizione con la proposta Carpenè Malvolti, Champagne, Cava, Sekt e Franciacorta. Intanto allo stand B5 del Padiglione 5 continueranno per tutto il giorno gli assaggi con il sommelier Fisar Andrea Amistani e l’enologo del Collegio Enologi di Carpenè Malvolti Carlo Cannaò mentre per i ‘Vinixiani’ (gli abitanti di www.vinix.it) che faranno visita allo stand, una degustazione esclusiva di Brandy 15 Anni, abbinato alla fine pasticceria di Loison.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

www.carpene-malvolti.com – www.martecomunicazione.com

 

 

 
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Cra a Vinitaly il mondo del vino incontra la scienza – Ufficio stampa CRA

Questa mattina nello spazio del MIPAAF si è svolto un workshop di presentazione delle attività delle cinque strutture di ricerca del CRA che si occupano di enologia e vitivinicoltura. Introduzione e conclusioni sono stati affidati al Commissario Straordinario del CRA Giuseppe Alonzo

“La ricerca scientifica del CRA per il miglioramento della competitività nel settore viti-vinicolo italiano”: questo il titolo del workshop che si è tenuto questa mattina a Vinitaly presso lo spazio del MIPAAF al piano terra del Palaexpo di Veronafiere alla presenza del Commissario Straordinario del CRA Giuseppe Alonzo, del Direttore del Dipartimento Trasformazione e Valorizzazione dei Prodotti Agroindustriali del CRA Paolo Ranalli e dei direttori delle singole strutture del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura coinvolti su viticoltura ed enologia. Una importante occasione per parlare di fronte a esperti e ricercatori in campo enologico e vitivinicolo del futuro del vino dal punto di vista scientifico e agronomico e dei contributi scientifico/sperimentali che le varie strutture operanti in ambito enologico e vitivinicolo hanno sviluppato in rapporto alle esigenze del mondo produttivo, alla qualità globale e alle nuove sfide di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

“Il CRA sta crescendo come ente di ricerca e la componente vitivinicola è solo uno dei tanti aspetti di cui si occupa C ha detto il Commissario Straordinario del CRA Giuseppe Alonzo nel saluto iniziale C e il contributo che conferisce all’agricoltura è molto importante. Il CRA nasce tra le altre cose per assistere il Ministero dell’Agricoltura e in via indiretta il lavoro degli agricoltori e uno dei principali obiettivi è quello di diffondere una corretta informazione sul concetto di nutraceutica: mangiare in modo sano e naturale, senza addizioni di conservanti o aromi artificiali fa bene all’organismo. Dobbiamo imparare a trarre il maggior beneficio da quello che ci offre la natura”.

Cinque le strutture di ricerca del CRA presenti a Vinitaly, che hanno illustrato i rispettivi progetti e attività: il CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, il CRA-ENO Centro di Ricerca per l’enologia di Asti, il CRA-VIC Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo, il CRA-ENC Unità di Ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia Centrale di Velletri e il CRA-UTV Unità di ricerca per l’uva da tavola e la viticoltura in ambiente mediterraneo di Turi (BA).

 

“Il nostro centro sta portando avanti progetti sulla sostenibilità ambientale e sulla ricerca di fitoplasma e batteri di propagazione nei vigneti commerciali oltre che studiare la composizione chimica dei vitigni C ha spiegato il Direttore del CRA-VIT di Conegliano, Luigi Bavaresco – e si muove in direzione della salvaguardia delle biodiversità de vitigni autoctoni”.

Di chimica enologica, quadro polifenolico e quadro aromatico si occupa invece il CRA-ENO di Asti, privilegiando i prodotti in grado di tracciare l’origine. Ma non è il solo ambito di studio C ha precisato la Direttrice del Centro di Ricerca per l’enologia Antonella Bosso C tra le nostre competenze c’è anche la microbiologia, la riclassificazione dei lieviti, la promozione dell’agricoltura biologica finalizzata alla produzione di vini biologici, la valutazione sensoriale, attività di laboratorio di biologia molecolare e l’elaborazione e messa a punto di progetti di riconoscibilità e tracciabilità oltre che di progetti interdisciplinari da condividere anche con altre strutture operanti in campo medico.

Punta alla valorizzazione dell’interazione tra territorio e vitigno il CRA-VIC di Arezzo. “La nostra priorità è cercare di ottenere singole produzioni di eccellenza C sostiene Paolo Storchi, Direttore dell’Unità di Ricerca per la Viticoltura C e di rispettare i principi di sostenibilità con innovazioni in grado di migliorare il prodotto vino, tra questo il telerilevamento e il rilevamento prossimale in vigneto, tecnologie di viticoltura di precisione ma anche lo studio di nuove tecniche colturali a basso impatto ambientale e la ricerca su cloni adatti alle variazioni climatiche in atto”.

Il CRA-UTV di Turi (BA) è l’unica struttura in Italia che si occupa di uva da tavola: un settore che produce oltre 15 milioni di quintali su 60-70 mila ettari e per questo ha bisogno di molta forza lavoro. “Studiamo innovazioni varietali e di prodotto C ha commentato il Direttore dell’Unità di ricerca per l’uva da tavola e la viticoltura in ambiente mediterraneo, Donato Antonacci – come ad esempio la 4° gamma frutta e altri prodotti derivanti dalla trasformazione di uva da tavola come le confetture o i succhi di frutta a basso contenuto di zucchero. Sostenibilità, biodiversità, sicurezza e aspetti nutraceutici dunque, oltre ad attività di recupero di varie tipologie di vite. Al momento ne abbiamo recuperate oltre 1000”.

L’Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia Centrale di Velletri ha affidato la presentazione dell’attività a una breve nota del Direttore Gaetano Ciolfi: “la prossima frontiera dell’enologia deve consistere nel mettere a punto un progetto strategico volto a certificare la tracciabilità e la qualità oggettiva di un vino in relazione al territorio di provenienza sull’onda del messaggio secondo cui il “mio vino è diverso e lo dimostro”. Un progetto basato sulla metabonomica/metabolomica e sulla biosensoristica (naso, lingua artificiale, reti neurali), con studi che vanno dalla vite fino al vino in commercio, da condividere congiuntamente dal mondo della produzione e cofinanziabile, così come avviene in altri Paesi di vecchia e nuova enologia. Solo a fronte di questo sarà possibile cointeressare sia il MIPAAF che le Regioni.

Per tutta la durata di Vinitaly, presso lo stand allestito all’interno dello spazio dedicato al Mipaaf, sono state effettuate degustazioni guidate dei vini sperimentali delle varie Unità e Centri di Ricerca, proiezioni delle attività del CRA e distribuiti materiali informativi e pubblicazioni scientifiche sul tema.

Il CRA – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico, forestale, dell’ambiente e del clima �C è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria. Con 15 Centri e 32 Unità di ricerca con competenze scientifiche nelle principali filiere agricole e in cui operano complessivamente 1.400 persone, di cui due terzi ricercatori, tecnici e operatori e con una dotazione di circa 5.300 ettari di aziende sperimentali, il CRA costituisce il più grande ente italiano di ricerca in agricoltura. Da segnalare anche il contributo dato dal CRA al portafoglio dei brevetti contenuti nel Catalogo con 32 ritrovati per invenzione industriale, tipologia alla quale afferiscono principalmente metodi e procedimenti innovativi riguardanti diversi ambiti di ricerca e che in molti casi scaturiscono da una proficua collaborazione con altri soggetti esterni all’Ente (altri EPR, Università, Ditte o Società private). Non sono rari i casi in cui i ritrovati abbiano una ricaduta che va oltre l’applicazione nell’ambito del settore primario (ad esempio in campo bio-medico). Ciò a sottolineare il contributo trasversale che la ricerca agraria può fornire al progresso tecnologico di altri settori.

 
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Carpenè Malvolti strizza l’occhio alle nuove generazioni: con l’alfiere del prosecco, grandi opportuità per i giovani nel mondo del vino

La casa spumantistica di Conegliano guarda con interesse ai professionisti emergenti

Carpenè Malvolti strizza l’occhio alle nuove generazioni: con l’alfiere del prosecco, grandi opportuità per i giovani nel mondo del vino

La casa spumantistica lancia insieme all’Associazione Italiana Sommelier un concorso rivolto a sommelier under 30 che si confronteranno per diventare il portavoce del Prosecco per il 2012.

 

La finale il 27 maggio in Carpenè Malvolti in occasione di Cantine Aperte

 

Carpenè Malvolti , l’azienda spumantistica di Conegliano continua a investire sui giovani e lo fa promuovendo – insieme all’Associazione Italiana Sommelier – un concorso dedicato a sommelier AIS under 30 con una predilezione per le bollicine, Il concorso, che prende il nome di “Gran Premio Alfiere del Prosecco”, è stato presentato questa mattina insieme al Presidente nazionale di AIS Antonello Maietta e dal responsabile nazionale dei concorsi Cristiano Cini presso lo stand di Carpenè Malvolti a Vinitaly alla presenza di numerosi esponenti della giunta esecutiva nazionale .

 

“Gran Premio Alfiere del Prosecco è un concorso su cui AIS punta moltissimo – ha commentato il Presidente Nazionale Antonello Maietta – perchè ha tutte le carte in regola per rappresentare un nuovo modo di comunicare il vino e il suo mondo. Un progetto innovativo, che dà la possibilità immediata di mettere in gioco la professionalità acquisita con i corsi di formazione dell’AIS e che può rappresentare per i giovani sommelier molto capaci, che non saranno più solo tecnici ma veri e propri comunicatori del vino,  un trampolino di lancio importante e l’ingresso nella professione dalla porta principale. In palio per il vincitore, infatti, non ci sarà solo un premio in denaro, ma anche la possibilità di partecipare ad eventi selezionati dove sarà chiamato a rappresentare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG”.

Obiettivo del concorso è contribuire a valorizzare la professione del sommelier e a individuare nuove figure professionali da indirizzare, in Italia e nel mondo, nel settore della comunicazione del vino, in particolare nella divulgazione e promozione di un vitigno e di un territorio – il Prosecco – caratterizzati da spiccati valori e tradizioni. L’elezione del primo “Alfiere del Prosecco” avverrà in Carpenè Malvolti il prossimo 27 maggio al termine della sfida decisiva valutata da una giuria composta dal Presidente e dal Responsabile Nazionale Concorsi di AIS, da un rappresentante della Carpenè Malvolti, da un sommelier “titolato” e da un giornalista esperto di enogastronomia che osserveranno i finalisti alle prese con la fondamentale prova di comunicazione, una degustazione e descrizione organolettica di tre vini anonimi, una proposta di abbinamento vino-cibo, una prova di servizio e la correzione di una carta dei vini volutamente alterata.

Il vincitore o la vincitrice avrà l’onere-onore di rappresentare per tutto il 2012 il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, denominazione che vanta una produzione annuale – con le uve raccolte su 5647 ettari, di cui “appena” 107 sulle rive del Cartizze – di quasi 69 milioni di bottiglie tra Spumante, Superiore di Cartizze, Frizzante e Tranquillo, per un ammontare di oltre 500.000 ettolitri in volume e 420 milioni di euro in valore. Una “torta”, composta per il 91,3% dal Prosecco Spumante (Prosecco DOCG e Superiore di Cartizze), per l’8,5% dal Frizzante e soltanto per lo 0,2% dal Tranquillo.

Numeri che identificano un fenomeno in continua espansione grazie anche all’influenza della G di Garantito in etichetta, sinonimo non solo di qualità superiore ma anche di forte legame con il territorio di appartenenza. Un valore aggiunto che ancora non viene pienamente percepito da una parte di consumatori e che per tale motivo necessita di una comunicazione adeguata e gestita da soggetti altamente preparati, innamorati di questo vitigno, come può essere proprio un “Alfiere del Prosecco”.

Che Carpenè Malvolti abbia un occhio di riguardo per le giovani generazioni lo dimostra anche il fatto che l’età media dei dipendenti dell’azienda spumantistica di Conegliano oscilli intorno ai 40 anni e che gli ultimi due “acquisti” siano due enologi poco più che ventenni. La formazione e l’affermazione delle nuove generazioni nel mondo del lavoro del vino, sono due aspetti che stanno a cuore alla famiglia Carpenè da oltre 140 anni, da quando il capostipite, Antonio Carpenè Senior, ha deciso di contribuire al trasferimento delle più importanti nozioni di enologia e vitivinicoltura alle nuove generazioni fondando nel 1876 la Scuola Enologica di Conegliano, ancora oggi centro di eccellenza da cui spiccano il volo enologi di grande fama.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

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