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Da 150 anni l’Italia brinda col Lambrusco Chiarli – Paride Rabitti Il Lambruscologo

2011 anno di festeggiamenti e celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che nacque nel 1861 dopo la seconda guerra d’indipendenza del 1859, che vide fronteggiarsi l’esercito franco-piemontese contro quello austriaco.
Nel mondo del vino si è festeggiato un altro importante anniversario, quello della Cantina “Chiarli 1860”, fondata a Modena nel 1860 da Cleto Chiarli, mentre si festeggiava l’unità d’Italia nel 1861, non saranno mancati i brindisi col Lambrusco Chiarli.
Fino al 1860 Cleto e Lucia Chiarli gestivano nel centro di Modena la “Trattoria dell’Artigliere”, producendo in proprio il Lambrusco per gli avventori del locale, i “soldati di Chiarli”, così erano chiamati i clienti della sua osteria, e chi beveva di più aumentava di grado.
Durante la prima guerra mondiale, a Modena circolava addirittura questa battuta: “Se mettono in linea il reggimento di Chiarli, si vince la guerra in tre giornate”, facendo intuire che i clienti di Cleto Chiarli ormai avevano raggiunto un numero considerevole.

Il grande entusiasmo che suscitò questo vino, spinse Cleto a predisporre nuovi locali per incrementare la produzione e affittò una cantina nella piazza della Pomposa, di fronte all’antica chiesa Santa Maria monumento nazionale, parrocchia di Ludovico Antonio Muratori, dove è sepolto dal 1750, considerato
oggi il padre della storiografia italiana.
In questa cantina nel cuore di Modena e dei  modenesi, Cleto vinificò lambrusco in maggiore quantità, per spingere il commercio oltre le mura cittadine e fu così che tutto ebbe inizio.
In pochi anni la Cantina Chiarli allargò le vendite di lambrusco oltre il territorio nazionale e avviò le sue prime esportazioni, vincendo nel 1900 l’ importante Mention Honorable ricevuta a Parigi, in occasione dell’Esposizione Universale.
Oggi, quella cantina è diventata un’azienda leader nella produzione di lambruschi e di altri vini del territorio, forte dei suoi ventiquattro milioni di bottiglie prodotte, di cui otto milioni di lambrusco DOP.
Nella tenuta di Castelvetro (Mo) tra i vigneti di Grasparossa si trova il complesso denominato ‘Villa Cialdini’dove nacque nel 1811 il Generale Enrico Cialdini glorioso comandante delle guerre  d’indipendenza e deputato nei primi due parlamenti del regno d’Italia per poi diventare senatore e in fine
ambasciatore, prima in Spagna e poi in Francia.
Ho avuto l’onore di partecipare ai festeggiamenti del cento cinquantenario nella storica azienda di Castelvetro dove noti produttori e ristoratori, insieme con amici e collaboratori, si sono ritrovati per festeggiare con la famiglia Chiarli questo importante traguardo.
Ospite d’onore della giornata è stato lo chef modenese numero uno al mondo Massimo Bottura, che ha presentato agli ospiti alcuni piatti speciali con un tripudio di gusti, sapori e profumi tipici del territorio, una giornata di festa e tavole imbandite e lambruschi.
Villa Cialdini stupenda e storica location con incantevoli sale per la degustazione, dove la famiglia Chiarli ha recentemente realizzato una Cantina all’avanguardia per la trasformazione delle migliori uve delle proprie aziende agricole e la produzione di vini alta qualità, Grasparossa e Sorbara in purezza, la cuvée Nivola in omaggio a Tazio Nuvolari e spumanti.
La nuova struttura, realizzata in armonia di stile con gli edifici preesistenti, comprende una zona di pigiatura e vinificazione, una di stoccaggio e una d’imbottigliamento, affinamento e confezionamento.
La seconda linea di produzione”Chiarli 1860″ nell’omonima cantina di Modena, un grande  complesso produttivo ricostruito dopo la seconda guerra mondiale, si trova in prossimità del centro cittadino, rappresenta il marchio di lambruschi a più ampia distribuzione, che ha contribuito nel tempo a far conoscere e apprezzare il lambrusco.
Oggi in sette tenute agricole i fratelli Mauro e Anselmo Chiarli arrivati alla quarta generazione rispettivamente presidente e amministratore delegato, forti della grande esperienza gestiscono l’azienda con professionalità e passione per quel vino color rubino spumeggiante che scorre nelle nostre vene, il sangue della nostra terra.
Se nel lontano 1900, in occasione dell’Exposition Universelle di Parigi, ottenne con il suo Lambrusco il notevole Premio Mention Honorable, nel 2010 con una fedele riproduzione del vetro ed etichetta di un esemplare originale dell’epoca, col Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena Premium 08 Chiarli 1860”,
di solo pregiatissima uva della varietà Sorbara proveniente dai vigneti dell’azienda a Sozzigalli (Mo), vince l’ambito premio “Tre bicchieri Gambero Rosso”, il primo lambrusco di Sorbara nella storia a essere premiato con questo riconoscimento che un vignaiolo considera alla pari di un premio Oscar o Nobel, bissando nel 2011 per il secondo anno consecutivo i Tre Bicchieri Gambero Rosso col Lambrusco di Sorbara del Fondatore ’09 Cleto Chiarli dal gusto più asprigno, rifermentato in bottiglia, questi due vini sono prodotti dalla cantina Chiarli da circa 150 anni.
Non c’è due senza “Tre Bicchieri”…… Grasparossa al 2012?
Paride Rabitti Il Lambruscologo

Da 150 anni l’Italia brinda col Lambrusco Chiarli – Paride Rabitti Il Lambruscologoultima modifica: 2011-07-14T15:51:00+02:00da
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