Maria Carmela Lanzetta il sindaco calabrese che si è opposto alla criminalità diventando un simbolo di coraggio civile, ha ricevuto il Premio Casato Prime Donne 2012 che ogni anno viene assegnato a personaggi femminili di particolare rilievo. Il suo messaggio a Montalcino è ora nei vigneti di Brunello accanto a un’istallazione artistica di Marco Pignattai. Il nome dell’opera è “Ardita” come ardita è la coraggiosa sindaco di Monasterace. Raffigura un bue chianino, a grandezza naturale, un animale storico di questa terra dove ha lavorato tirando lo stesso aratro che l’artista ha messo dietro la scultura.
Il bue è realizzato con una silhouette in acciaio a specchio che riflette la campagna circostante quasi diventandone parte. La scelta del soggetto e quella stilistica di dissolvere la sagoma nel paesaggio riconduce l’opera a quei nuovi “paesaggisti” che propongono una riflessione concettuale e critica dell’ambiente, ma non basta a spiegare un’opera che ha una genesi lunga otto anni e anche una gemella.
Con la sua istallazione Marco Pignattai intendeva celebrare il lavoro contadino che ha fatto di Montalcino e della Val d’ Orcia il primo territorio agricolo iscritto nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Voleva dunque lasciare un segno, modificare l’ambiente valdorciano arricchendolo di significati nuovi. L’istallazione è entrata a far parte dell’ambiente naturale, è mutevole con il cambio delle stagioni e delle ore del giorno … si è coperta di muschio e poi è stata distrutta dagli agenti atmosferici crollando al suolo.
Una situazione frequente, quasi inevitabile per le opere di Land art che infatti hanno bisogno di essere registrate mediante progetti, grafici, fotografie, filmati, narrazioni che testimonino istallazioni destinate a modificarsi e distruggersi.
Ecco che la prima Ardita è ora distesa per terra come un’ombra della sua gemella istallata al suo posto e addirittura capace di incorporarla con l’immagine. Bellissimo questo gioco di Pignattai con la natura, questo suo modo leggero, ma colto, di dare un nuovo ruolo all’arte nel recupero della memoria e nella meditazione sui suoi valori.
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