Il vino? Se ne discute nel “suo” museo con incontri ad hoc
Sabato 10 maggio appuntamento tra storia e gusto con la Cianferoni (direttrice Museo Archeologico) per scoprire i segreti dell’Etruschello
Firenze, 8 maggio 2014
Sabato 10 maggio al “LittleDavid” in via Martelli 14r in scena il terzo appuntamento di “Convinum”, il ciclo di incontri simposiali a metà strada tra gusto e cultura: degustazione, visita al museo del vino, abbinamenti e approfondimenti tematici con un’ospite d’eccezione. A raccontare il vino in prospettiva storica – dalle origini del vino degli etruschi, romani e attraversando la Firenze medievale – sarà infatti la dottoressa Carlotta Cianferoni, direttrice del museo Archeologico Nazionale di Firenze. Un’occasione di avvicinarsi al mondo del vino in maniera completa e multidisciplinare, per scoprire non solo i dettagli tecnici – l’esame visivo, olfattivo e gustativo – ma anche tutto quanto c’è da sapere sul vino in chiave culturale.
L’appuntamento è per le 17: dopo la visita a Winex, la struttura museale con 500 oggetti storici dedicata al mondo della viticoltura italiana e allestita all’interno del locale, toccherà alla dottoressa Cianferoni illustrare il modo in cui il vino era vissuto dai nostri antenati. Seguirà una degustazione di tre vini legati al contesto: verrà assaggiato il Chianti Etruschello 2011 del Casolare di Luggiano, il Luggiano riserva 2008 e una riproduzione del vino etrusco elaborata da Giuseppe Iuppa, titolare del “Little David” e appassionato di enologia archeologica. Infine, il buffet di specialità regionali per approfondire la discussione su quanto si è appena scoperto.
Il brand Etruschello identifica quei vini sì contemporanei ma realizzati secondo i vitigni autoctoni del periodo etrusco e criteri caratteristici del passato, mentre Iuppa riproporrà la vera bevanda coeva, speziata ed elaborata con tecniche di vinificazione antiche. E’ lui che, ricostruendo quel vino con rigore scientifico – prendendo spunto dalle analisi da parte di archeologi di resine speziate ritrovate all’interno di anfore vinarie da trasporto – ha creato un collegamento tra i vini dell’epoca e quelli attuali. “Del resto – spiega Iuppa – gli Etruschi erano depositari di costumi sociali affascinanti, e con il loro gusto hanno dato vita a sapori raffinati che trascendono l’evoluzione del gusto e dell’arte di fare il vino avvenuta nei secoli successivi”.
Per info:info@littledavid.it
055.2302695