Romina Ridolfi vince la borsa di studio

I BALZINI White Label 2007 rid

Romina Ridolfi vince la borsa di studio
Vincenzo D’Isanto di I Balzini Winery

Salvador Dali’ diceva che i veri intenditori non bevono vino, ma degustano segreti……
Ma Antonella e Vincenzo D’Isanto contraddicono brillantemente l’artista Dalì, una delle figure più eclettiche del ‘900, loro producono il vino, lo bevono e degustano anche segreti perché il loro brillante sodalizio dura da anni, un fil rouge che li vede insieme, impegnati, sempre accanto, legati sia sul lavoro che in fattoria.
Sono proprietari infatti dell’Azienda agricola I Balzini che sorge nel comune di Barberino Val d’Elsa e in un settembre caldo, ancora estivo, nel mese dedicato alla vendemmia, quando in Italia si celebra il vino, da I Balzini si premiano i giovani più promettenti in occasione della terza edizione della “Borsa di Studio Vincenzo D’Isanto”, iniziativa promossa e ideata dall’azienda vitivinicola I Balzini in onore del proprio fondatore Vincenzo D’Isanto.
In un prato suggestivo, all’ombra di un grande albero e sotto un romantico balcone, a metà strada tra Firenze e Siena, alcuni tra i più promettenti neo sommelier della delegazione AIS di Firenze si sono contesi la borsa di studio “Vincenzo D’Isanto”: un assegno di 700 euro, pari al costo d’iscrizione al corso di terzo livello. Una vera e propria sfida a colpi di degustazioni fra i migliori sommelier della delegazione AIS di Firenze che ha visto vincere il primo premio Vincenzo D’Isanto una grande Romina Ridolfi in una finale tiratissima davanti ad Anna Maria Taccioli e Valentina Mannucci.
“Da sempre I Balzini – spiega la moglie di Vincenzo Antonella D’Isanto, da qualche anno alla guida dell’azienda e Delegata Regionale de Le Donne del Vino della Toscana – si impegna nella diffusione e promozione della cultura del vino e del bere consapevole. Crediamo, infatti, che i giovani Sommelier di oggi ereditino sia l’onore che la responsabilità di coltivare e trasmettere questi valori. Valori che rappresentano certamente Antonella e Vincenzo D'Isanto con la vincitriceuna passione ma anche la possibilità di costruirsi un futuro professionale e un bene inestimabile per tutto il nostro territorio”.
Vincenzo D’Isanto è sommelier Ais dal 1984 ed è proprio nel 2014, in occasione dei festeggiamenti per il trentesimo anno di iscrizione all’Associazione, che Antonella ha deciso di istituire una borsa di studio che incentivasse e stimolasse i neo Sommelier a proseguire nel proprio percorso.
La giornata di gara ha previsto, durante la mattinata, lo svolgimento della prova scritta e di quella di degustazione bendata, durante la quale i candidati hanno dovuto riconoscere un vino de I Balzini. Nel pomeriggio, i tre candidati che hanno ottenuto i migliori risultati si sono affrontati in una prova orale, aperta al pubblico, durante la quale, tra l’altro, hanno raccontato l’azienda.
In palio, oltre al rimborso del corso per il primo classificato e una targa celebrativa, ci sono stati anche una doppia Magnum e una Magnum de I Balzini White Label per il secondo e il terzo classificati.
Vincenzo e Antonella D’Isanto, da una vita, una passione comune, tenersi per mano e camminare insieme lungo i viottoli, tra i filari e i terrazzamenti de I Balzini…..

marketing@ibalzini.it
www.ibalzini.it
text cristina vannuzzi

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Vino arte e sapori

chianti-classico-riserva-docg-lodolaio-castelvecchiVino arte e sapori
le emozioni di Elisabetta Rogai in un bicchiere di vino…..
il Lodolaio Chianti Classico Riserva Docg della Fattoria di Castelvecchi in Chianti alla Cascina Malingamba

Ascolta il profumo del cielo, i colori della terra, è l’autunno che avanza.
Stephen Littleword

E’ l’inizio dell’autunno, il vino, nel periodo magico per la vendemmia, il grande tassello alla base del vino: è festa, è gioia pura, è il vino toscano, il vitigno per eccellenza, la spina dorsale del Chianti Classico, l’uva che ci rappresenta nel mondo, quell’aroma, quel profumo, è qualcosa di ineguagliabile.
Ed ecco la Toscana di Lodolaio di Chianti Castelvecchi ed EnoArte di Elisabetta Rogai alla Cascina Malingamba di Origgio (Varese) per ascoltare il tempo e la natura per un magico incontro in una storica cascina lombarda, alla scoperta di questo incredibile mondo, dove si indovina un lungo lavoro fatto di passione e amore, valori, cultura e tradizione.
Ed Elisabetta Rogai coglie l’attimo, lo vive, trasformandolo in un momento evocativo, ma anche innovazione, pensato, riflesso dai suoi pensieri, dalla sua curiosità, dal suo eclettismo….. la tecnica EnoArte per una performance live, l’abbinamento dell’arte con il vino. usare, con l’arte, il prodotto del territorio che rappresenta in maniera efficace la nostra terra e tutte le caratteristiche della cultura come tradizioni, storia e la proiezione verso il futuro, stagione dopo stagione, emozioni in un bicchiere di vino, l’evoluzione delle aspettative e delle esigenze, gesti armonizzati da un rapporto che acquisisce le sfumature più sofisticate per far nascere un capolavoro della natura, e l’artista usa il vino di Casa Paladin, il toscano Lodolaio Chianti Classico Riserva Docg della Fattoria di Castelvecchi in Chianti, lei lo domina, con grazia e con sapienza, lo fa vivere, plasma il colore, gli da un anima.
All’inizio dell’autunno, proprio per celebrare il periodo della vendemmia, la Rogai si cimenta con il vino con una sua performance live e lo fa in Lombardia, alla splendida Cascina Malingamba di Origgio e racconta con le sue pennellate le lunghe distese di viti, la tavolozza infinita di sfumature di rosso, di arancio, i gialli, gli ocra, i viola, suggestioni autunnali, richiami alla terra che la ospita dove lo chef Massimo Dellavedova accoglie gli ospiti con i suoi sapori, che raccontano il territorio, la sua storia e le sue genti, emozionando e comunicando il ricordo del momento e delle persone con cui l’abbiamo condiviso, per un incontro magico tra vino, cucina e arte…..una serata perfetta!
www.elisabettarogai.it
www.cascinamalingamba.com
www.paladin.it

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Carpene Malvolti sfila sulla croisette di Cannes

Busto Antonio Carpenè a Conegliano

Carpene Malvolti sfila sulla croisette di Cannes

Dal 3 al 7 ottobre la storia cantina presente al Palais Des festival in occasione del Tfwa

Le bollicine di Conegliano in Costa Azzurra per il Summit Globale del Duty Free e del Travel Retail

Carpenè Malvolti ancora una volta non mancherà di presenziare ad un evento di caratura internazionale – peraltro il più significativo del settore – che si svolgerà a Cannes dal 3 al 7 Ottobre.

Da sempre presente nelle più prestigiose manifestazioni dedicate al mondo degli Spumanti e dei Distillati, lo storico Marchio arriva sulla Croisette di Cannes al Palais des Festivals e dei Congressi per l’edizione 2016 del “TFWA World Exhibition and Conference” – il Summit Globale del Duty Free e Travel Retail – per sviluppare sempre di più la propria brand awareness a livello internazionale.

Al TFWA World Exhibition – appuntamento prestigioso a cui partecipano le griffes mondiali più note – Carpenè Malvolti, grazie alla sua distribuzione internazionale nei vari canali di vendita, vuole ancora di più e meglio presidiare con le proprie proposte questo canale così strategico per la comunicazione ed il business stesso.

“La nostra presenza al TFWA – racconta il General Manager di Carpenè Malvolti Domenico Scimone – si caratterizza come una ulteriore occasione per sviluppare il business d’Impresa ed altresì una prestigiosa opportunità per onorare le storiche relazioni con i numerosi Partners che da 148 anni in Italia ed all’Estero ci riservano la loro preziosa preferenza finanche in questo settore, cosi altamente profilato in termini di offerta internazionale e posizionamento strategico “.

Carpenè Malvolti – forte della sua lungimirante attività e cultura d’Impresa – ha tutte le credenziali per accrescere le proprie quote di mercato in questo canale così fondamentale per la brand strategy. La storica “griffe” di Conegliano ha le sue radici in Veneto nel cuore vitivinicolo delle pregiate bollicine del Prosecco Superiore, conosciute oggi in tutto il mondo e prodotte per la prima volta da Antonio Carpenè, fondatore della Cantina nel 1868.

Le selezioni degli Spumanti e dei Distillati – presenti ed apprezzati a livello internazionale in oltre 60 paesi dei cinque Continenti, come peraltro testimoniano i numerosi riconoscimenti – sin dal loro esordio hanno mietuto significativi affermazioni: una delle prime onorificenze risale all’Esposizione Vinicola di Bordeaux del 1870 e subito dopo all’Esposizione mondiale di Vienna nel 1873. E nei prossimi giorni, la storica Cantina sarà al TFWA con le migliori selezioni di Spumanti e Distillati con cui raggiunge i mercati internazionali per una quota di circa il 55% del fatturato totale.

Seppur l’Italia rimanga il Mercato di riferimento, sin dal 1868 e sempre in continua evoluzione, la Cantina è presente in numerosi Mercati Esteri tra cui la Svizzera, il Canada, gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania tra i primi ed altresì l’Asia, l’America Latina ed i Paesi dell’Area BRICS, con quote ancora relativamente modeste ma con ottime prospettive di sviluppo.
Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Email marzia.morganti@gmail.com, press-office@carpene-malvolti.com
Carpenè Malvolti Spa – Via A. Carpenè 1 – 31015 – Conegliano (TV) – P.I. 00174380261

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Maggiore attenzione alla componente edonistica: così si degusta la grappa alla vigilia della Tredicesima edizione di Grapperie aperte

Grappa_bicchieriMaggiore attenzione alla componente edonistica: così si degusta la grappa alla vigilia della Tredicesima edizione di Grapperie aperte

Maggiore attenzione alla componente edonistica per comprendere al meglio il prodotto grappa: queste le tendenze del mercato del distillato italiano per eccellenza che il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo ha annunciato alla vigilia della tredicesima edizione di Grapperie Aperte, la manifestazione organizzata per domenica 2 ottobre dallo stesso Istituto Nazionale Grappa in 28 grapperie di sette regioni italiane al fine di promuovere e valorizzare il distillato di bandiera. Dalla Val d’Aosta alla Toscana, in 28 realtà diverse si potranno dunque scoprire i segreti della grappa e ascoltare dalla viva voce dei maestri distillatori le caratteristiche di ciascuna, dai bouquet di profumi del territorio di origine ai consigli sul migliore abbinamento con prelibatezze di pasticceria, quest’anno insieme al distillato nel filo conduttore della manifestazione.

Presidente Bonollo, come è cambiato in questi tredici anni il rapporto tra consumatori e distillerie?
In positivo, rispetto alla prima edizione il numero dei consumatori che ha preso consapevolezza del mondo affascinante che sta alla base di ogni bottiglia di grappa è aumentato. Se prima c’era la tendenza a scegliere una grappa semplicemente guardandone l’etichetta e considerando il fattore prezzo, oggi si sceglie ponendo molta più attenzione alla componente qualitativa ed all’azienda da cui proviene. Si consuma di meno, ma consapevoli ed informati di cosa si degusta. In questo processo virtuoso va riconosciuto il contributo determinante delle distillerie che si sono evolute valorizzando la presentazione dei propri distillati. Ferma restando la qualità e l’autenticità delle opere d’arte che ciascun distillatore si impegna con passione ad ottenere, le grapperia  hanno scelto di dare sempre più importanza al packaging. In sostanza, la distilleria è più attenta alle richieste del mercato e il consumatore è più attento alle componenti sensoriali, riconoscendo la “sua” grappa più facilmente quando questa si veste con un abito “originale e personalizzato”.

In che modo si è evoluto il consumo e le tendenze della grappa negli ultimi anni? Che atteggiamento presenta il consumatore nei confronti del bere consapevole?
Per quanto riguarda le tendenze, oggi maggiormente rispetto al passato, si è scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. C’è stato un evidente aumento di attenzione alla componente edonistica di questo prodotto per il cui apprezzamento impone un atteggiamento sobrio e un consumo limitato e consapevole della grappa stessa. Oggi, dunque, si sta più attenti ai dettagli e ai legami con il territorio; dal punto di vista sensoriale c’è una predisposizione a preferire grappe intense ma equilibrate con una preferenza crescente nella direzione del segmento delle grappe invecchiate rispetto a quelle giovani.

La grappa viene spesso associata ad un consumo dopo i pasti: un consiglio sul momento giusto in cui berla?
Le migliori sfumature del suo carattere si apprezzano la mattina, quando i sensi non sono ancora influenzati da fattori esterni, ma il consumatore tipo preferisce collocarla dopo il pasto perché evoca un momento di convivialità, assenza di frenesia e soprattutto coincidenza con il momento in cui a tavola si serve il dolce, abbinamento perfetto con il distillato di bandiera che quest’anno abbiamo altresì voluto inserire nei palinsesti delle grapperie aderenti a Grapperie Aperte perché si esaltassero a vicenda.

La lista con indirizzi e programmi dettagliati delle 28 Grapperie Aperte domenica 2 ottobre è online al sito www.istitutograppa.org

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com
www.istitutograppa.org – www.martecomunicazione.com

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