Carpenè Malvolti a Vinitaly Innova il Brandy

e8ce57b0-c4e0-42f1-9984-96758fc4e1c2Carpenè Malvolti a Vinitaly Innova il Brandy

Allo stand della Carpenè Malvolti la presentazione della ricerca condotta dagli Allievi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS di Conegliano

Verona, 16 aprile 2018 – La Carpenè Malvolti, storico Marchio di Conegliano, ha scelto il prestigioso contesto della 52° edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati per presentare l’immagine storica del Brandy ed allo stesso tempo per celebrare il legame con le Istituzioni scolastiche del Territorio.

A tal proposito si è inteso condividere ancora una volta con la Scuola Enologica e la Fondazione ITS – Partner Istituzionali nel progetto “Generazioni D.O.C.G.” – un percorso comune giunto ormai alla sesta edizione. Nato con l’intento che non si possa prescindere dai fondamentali del passato per le determinazioni del futuro nonchè per promuovere la cultura enologica, per contribuire cosi alla formazione professionale delle nuove Generazioni.

In particolare, il percorso con gli Studenti, finalizzato alla creazione di sinergia tra le Istituzioni e le Imprese del Territorio, ha visto quest’oggi accendersi i riflettori sulla presentazione – alla presenza di Rosanna Carpenè, Presidente della Fondazione ITS, e del Dirigente scolastico Damiana Tervilli, con la conduzione della giornalista ed inviata RAI Camilla Nata – della ricerca sugli aspetti storici, etimologici e di marketing del Brandy, produzione storica della Cantina che ha nella distillazione un’antica tradizione nata proprio con l’attività imprenditoriale nel 1868 per mano del fondatore Antonio Carpenè.

Oggi in Italia sono circa venti, principalmente localizzate nelle regioni settentrionali del Paese, le distillerie che producono e commercializzano il Brandy e tra le prime realtà imprenditoriali ad intraprendere la strada della distillazione in Italia si pregia di rientrare anche la Carpenè Malvolti, che in questo ambito, come già per la Spumantistica, si conferma pioniera.

Un richiamo dunque alle origini dell’attività d’Impresa, che la quinta Generazione della Famiglia nonché Presidente della Fondazione ITS Rosanna Carpenè ha inteso così sottolineare: “L’anno corrente si sta caratterizzando per le celebrazioni del nostro anniversario ed in particolare oggi per stigmatizzare quanto la sinergia tra Impresa ed Istituzioni formative sia parimenti doverosa e proficua per favorire lo sviluppo del Territorio e delle sue Risorse Umane. Quella di cui mi faccio carico come rappresentante di una Famiglia che da 150 anni si è messa al servizio del suo Territorio, è una responsabilità storica ed altresì etica; ciò che più mi sprona a gestire l’attività d’Impresa con lo stesso entusiasmo e la stessa energia di chi mi ha preceduto”.

La Dirigente Scolastica Damiana Tervilli, intervenuta alla presentazione ha così affermato: “Oggi viene reiterato un impegno con la Carpenè Malvolti per noi molto importante che quest’anno ha un significato particolare perché accade in contemporanea con le celebrazioni del 150mo dall’anno di fondazione di questa storica impresa. Pensate che solo dopo pochi anni dopo aver fondato la Cantina, Antonio Carpenè ebbe il merito di fondare la Scuola Enologica”.

La presentazione della ricerca sul Brandy fa parte di un percorso di rilettura dei prodotti dell’Impresa Carpenè Malvolti iniziata cinque anni fa e dedicata alle generazioni che si sono avvicendate al timone dell’attività d’Impresa dalle origini fino a oggi.

Di volta in volta, si è infatti scelto di abbinare la rilettura storica di un prodotto ad una figura significativa per la storia dell’Impresa: dal “1924 Prosecco” ispirato al Fondatore Antonio Carpenè, alla “1868 Grappa da Prosecco” dedicata ad Etile Carpenè, dal “Tarvisium” che ha tratto ispirazione dalla figura di Antonio Carpenè fino al “Pvxinvm”, dedicato alla quinta Generazione Rosanna. Quello che è stato anticipato oggi è un altro tassello di tale progetto di rilettura, ovvero l’inserimento del Brandy nella selezione 1868. In particolare il 1868 Brandy, dedicato alla quarta Generazione della Famiglia Etile Carpenè, nonché attuale Presidente della Carpenè Malvolti.

Anche in questo caso, come in ciascuna delle precedenti fasi di rilettura innovativa della storica della produzione della Cantina, particolare attenzione è stata riservata al packaging: per il 1868 Brandy si è cercato di seguire un principio di coerenza storica e quello che in origine è stato molto semplice con il tempo ha assunto i connotati di elemento sempre più strategico, fino a diventare reale fattore attrattivo per il consumatore.

La nuova etichetta di cui si vestirà il 1868 Brandy Carpenè Malvolti in particolare si caratterizza oltre che per il fregio identificativo del Marchio anche per l’inserimento dei cerchi che riprendono il logo del Tarvisium sul collo della bottiglia, ciascuno identificativo di tre anni di invecchiamento.
Carpenè Malvolti
via Carpenè 1
Conegliano, TV 31015

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Premio Gabelli 2018

Premio Gabelli 2018: elevata a 40 l’eta massima dei candidati al titolo di enologo più “gabelliano” dell’anno l’annuncio dato ieri al Vinitaly
La VI edizione presentata a Verona con gli interventi di Marco Remaschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana,Andrea Natalini e Paolo Solini, rispettivamente Presidente e Coordinatore del Consorzio Vino Nobile di Montepulciano che quest’anno ospiterà la premiazione
E’ stata presentata al Vinitaly di Verona, presso lo stand del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, l’edizione 2018 del PREMIO GIULIO GAMBELLI. Con un’importante novità: il limite di età per l’ammissione al concorso sale da quest’anno da 35 a 40 anni per l’esplicita volontà degli organizzatori di rendere l’ambito riconoscimento più accessibile: “Viviamo in un’epoca – ha spiegato l’ideatore del premio e biografo di Giulio Gambelli, Carlo Macchi – in cui per un professionista è molto difficile “firmare” un proprio vino prima della fatidica soglia degli “anta”. Ecco perché, a fronte di un numero sempre più grande di “fuori quota” che ogni anno manifestavano il desiderio di candidarsi, abbiamo deciso di prendere atto di una tale realtà e innalzare la soglia anagrafica minima”.

Il Premio, istituito nel 2012 da ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana – www.asettoscana.it) ed IGP (I Giovani Promettenti, la blog network costituita da Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro, Angelo Peretti, Andrea Petrini e Stefano Tesi), va all’enologo il cui lavoro, nell’anno solare, abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti dal riconosciuto maestro del Sangiovese, Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale.

Alla selezione dei candidati provvederanno i giornalisti di settore, ognuno dei quali potrà segnalare fino ad un massimo di cinque nominativi. A ciò si affiancherà come sempre la possibilità per gli enologi in possesso dei requisiti richiesti – compimento del 39° anno di età entro l’anno di riferimento del Premio e laurea in enologia – di inviare la propria autocandidatura.

La cerimonia di premiazione avverrà in occasione delle anteprime vinicole di Toscana in programma a febbraio 2018, ospite quest’anno del Consorzio Vino Nobile di Montepulciano. Al vincitore, oltre alla targa, la somma di 1.500 euro messa a disposizione anche grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente. Restano partner del concorso il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio della Denominazione di San Gimignano.

La scadenza delle iscrizioni è fissata al 30 novembre 2017. Il bando è visionabile sul sito www.asettoscana.it.

I VINCITORI DELLE PASSATE DIZIONI:
Premio Gambelli 2013 – Fabrizio Torchio (Grape – Gruppo Ricerche Avanzate Per l’Enologia)
Premio Gambelli 2014 – Gianluca Colombo (Az. Segni di Langa, Roddi – CN / Cordero Consulenze)
Premio Gambelli 2015 – Francesco Versio (Az. Bruno Giacosa, Neive – CN)
Premio Gambelli 2016 – Sebastian Nasello (Az. Podere Le Ripi, Montalcino – SI)
Premio Gambelli 2017 – Diego Bonato (Az. Tolaini, Castelnuovo Berardenga – SI) e Luca Faccenda (Az. Valfaccenda, Canale – CN)

Studio Umami
Ufficio Stampa Aset Toscana

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L’Istituto Nazionale Grappa e l’arte distillatoria Italia protagonisti a Vinitaly dal 9 al 12 aprile

L’Istituo Nazionale Grappa e l’arte distillatoria italia protagonisti a Vinitaly dal 9 al 12 aprile

A Vinitaly 2017 la Grappa rappresentata da ben 15 Distillerie aderenti all’Istituto Nazionale Grappa

Ci sarà anche l’Istituto Nazionale Grappa, presente con i suoi associati, a Vinitaly 2017. Il  Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati che si terrà dal 9 al 12 aprile giunge quest’anno alla sue edizione “50 +1” e si conferma il più importante evento fieristico b2b di rilevanza internazionale per l’intero settore in funzione dell’elevata presenza di buyers e potenziali partner internazionali da incontrare, conoscere e conquistare. Per questo motivo è di fondamentale importanza esserci, per dare fiato e gambe ai molteplici progetti che le distillerie di ING hanno in serbo per i prossimi mesi.
“Come ogni anno saremo presenti a Vinitaly con una importante squadra dei nostri associati – afferma il Presidente di ING Elvio Bonollo – per far conoscere meglio il distillato di bandiera non soltanto a livello italiano ma anche e soprattutto agli operatori internazionali insieme ai quali si dovrà necessariamente sviluppare il futuro del settore, tuttora legato in misura preponderante al mercato interno dal quale negli ultimi anni sono giunti segnali di maturità e rallentamento”. Il fatto di essere considerato un Italian Lifestyle Symbol e per tale motivo essere particolarmente apprezzato dai consumatori di tutto il mondo è da ascrivere soprattutto al suo modo di raccontare non solo un prodotto ma una vera e propria cultura, fatta di territori, persone e storie capaci di attrarre interesse ed appassionare.
Per il mondo della grappa in generale ma soprattutto per le aziende – spesso di piccole dimensioni e a conduzione familiare – che da generazioni lo costituiscono e lo rappresentano, la vetrina di Vinitaly rappresenta una imperdibile occasione per aprirsi una finestra sul mondo: “l’entusiasmo e la partecipazione che ogni anno intravediamo nei nostri associati – aggiunge Bonollo – è la testimonianza concreta di quanto sia importante più della dimensione aziendale la predisposizione e l’apertura ad investire in qualità, valorizzazione del brand e comunicazione. Tutti elementi che anche l’Osservatorio Wine Monitor ha decretato come fattori chiave per rimanere competitivi in un contesto in cui si bilanciano un minor consumo in quantità a un innalzamento qualitativo: il consumatore acquista di meno ma sceglie grappe di sempre più elevato valore sensoriale, grappe premium che frequentemente si collocano ai livelli più elevati della piramide qualitativa”.
In tale frangente, diventa fondamentale presidiare la più importante manifestazione internazionale di settore, anche per compensare come già detto la frenata sul mercato interno. Tuttavia, se per intrecciare e consolidare relazioni con operatori internazionali Vinitaly è la fiera di riferimento, l’Istituto Nazionale Grappa con i suoi associati sta già mettendo in moto la macchina organizzativa di Grapperie Aperte, l’iniziativa promossa dalla stessa ING che ogni anno la prima domenica di ottobre chiama a raccolta nelle distillerie di tutta Italia un numero sempre crescente di visitatori appassionati dell’acquavite di bandiera, alla scoperta dei valori più autentici che ne stanno alla base.

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com
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Prato, Toscana 59100

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Svolta storica nel prosecco ad Asolo,dal bello presenta una verticale

2012Svolta storica nel prosecco ad Asolo,dal bello presenta una verticale

La cantina Dal Bello con 50 anni di storia alla conquista del mondo con CELĔBER. Al Vinitaly una degustazione verticale del Prosecco extra brut premiato al Concours Mondial de Bruxelles. Antonio Dal Bello: “In questa bottiglia troviamo la passione per il nostro lavoro”

E nel cuore di Asolo, terra vocata per la produzione del Prosecco Docg, la famiglia Dal Bello da cinquanta anni produce Vini  di qualità. L’ultimo nato è un tesoro con le bollicine: l’innovativo CELĔBER, il Prosecco in versione extra brut.

Il primo a presentarlo sul mercato, fin dal 2015, è stata appunto l’azienda Dal Bello. “Il nostro vino  nasce da un atto di coraggio, e dal caranto, la terra magra d’Asolo”, dice Mario Dal Bello. Abbiamo avuto l’intuizione di proporre un Asolo Superiore dal basso residuo zuccherino per esaltare il Terroir”. Prodotto a più di 250 metri d’altitudine, sul colle di Sant’Anna, CELĔBER è il primo Prosecco extra brut, ossia la versione più secca del prosecco che tutti conosciamo.

Il fenomeno delle bollicine d’oro chiamato Prosecco ha conquistato il mondo, registrando negli ultimi anni un boom dell’esportazione colossale. E dentro questo ecosistema è sempre più alta l’attenzione degli addetti ai lavori per del Prosecco “segreto” di Asolo.

Stando a dati diffusi da Avepa, l’ente regionale che definisce i numeri sugli imbottigliamenti, nell’ultima vendemmia, l’uva Glera rivendicata ad Asolo Prosecco Docg è stata di 126.000 quintali. Le bottiglie immesse nel mercato sono così passate da poco più di un milione del 2013 alle quasi otto milioni di oggi. La percentuale di crescita rende l’idea del fenomeno: +569 % dal 2013 ad oggi. Numeri che comunque rappresentano una eccellenza “rara” e “segreta” in un mondo, quello del Prosecco, che se analizzato nel suo complesso vende nel mondo circa mezzo miliardo di bottiglie.

“CELĔBER rappresenta un nuovo modo di bere”, incalza Antonio Dal Bello. “Si tratta di un vino sapido e secco, che profuma di sambuco, melo e glicine bianco e che racconta l’amore per un territorio e la sua tradizione”. Un’intuizione rivoluzionaria che ha già conquistato l’Europa e la Svizzera, per approdare poi negli Usa e in Canada. E i premi non mancano, nel 2015 ha ricevuto la medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles.

Il Vinitaly si avvicina (Verona dal 9 all’11 di Aprile) e quale migliore occasione per assaggiare (e celebrare) questo nuovo fenomeno? Si terrà infatti una straordinaria degustazione verticale del Prosecco Extra Brut CELĔBER riservata alla stampa lunedì 10 aprile alle ore 11 (Padiglione 5 Stand A1) alla quale parteciperà il sommelier Alessandro Scorsone.

Un’occasione unica che racchiude tre anni di vinificazione, gusto e passione. E 50 anni di storia.

Ufficio Stampa Velvet Media

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Vinitaly 2017

Vinitaly 2017
Dal 9 al 12 aprile 2017
Vinitaly per chi ancora non lo sapesse è uno degli eventi più importanti nel enogastronomia, è la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino
L’edizione numero “50+1” della più importante manifestazione internazionale di settore è ormai alle porte
Vinitaly 2017, Verona si prepara ad ospitare il più grande evento nazionale che rende il vino protagonista
Il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati che si terrà dal 9 al 12 aprile giunge quest’anno alla sue edizione “50 +1” e si conferma il più importante evento fieristico b2b di rilevanza internazionale per l’intero settore in funzione dell’ elevata presenza di buyers e potenziali partner internazionali da incontrare, conoscere e conquistare.

Un fitto calendario di eventi, degustazioni di vini e convegni

Prestigiosi ristoranti dove i più apprezzati chef prepareranno ricercati menù . Le Cittadelle della Gastronomia che proporranno abbinamenti di vino e prodotti tipici regionali

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Vinitaly 2016 il più grande di tutti i tempi

Vinitaly 2016 e Donne del vinoVinitaly 2016 il più grande di tutti i tempi
Cena finale del Vinitaly 2016 con le Donne del vino, torta dei 50 anni e brindisi alle prossime 50 edizioni con 200 invitati
Euforia era il sentimento generale alla cena delle Donne del Vino che, ieri sera ha concluso Vinitaly con una prima valutazione a caldo di un’edizione che ha battuto tutti i records. 130.000 operatori di cui 50.000 stranieri e di questi più della metà non europei.
Euforia fra le produttrici che tornano alle loro cantine con le agende piene di contatti e di ordini. Euforia nello staff di Gianni Bruno Vinitaly brand manager per aver fatto un piccolo capolavoro. La visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Premier Renzi, dei Ministri dell’Agricoltura di tutti i Paesi dell’Unione Europea e insieme un afflusso di buyer esteri mai visto nella storia. Dopo aver chiuso la fiera, tagliando la torta del cinquantesimo compleanno con la presidente delle Donne del vino Donatella Cinelli Colombini, il Presidente di Veronafiere Maurizio Danese sorrideva felice.
Questo il clima nella serata delle Donne del vino, alla Gran Guardia, nel cuore di Verona, con le loro straordinarie bottiglie di tutte le regioni e le specialità gastronomiche italiane a formare quasi un ritratto dell’Italia golosa: c’era un forno arrivato dalla Liguria per preparare la focaccia di Recco, i formaggi strabilianti selezionati dall’abruzzese Antonello Egizi di Forme d’autore, la cassata fatta in diretta dal siciliano Peppe Giuffrè di Officina Gastronomica. Poi le modelle della scuola di portamento Fashion Class di Verona e i video sui brindisi nei film e sui 50 anni di Vinitaly. Oltre 200 commensali per una festa del vino, delle donne e del piacere di fare squadra, senza formalità ma con tanto entusiasmo.
E’ stato un Vinitaly pieno di incontri per le Donne del vino che hanno realizzato sei appuntamenti negli stand regionali di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sicilia, Veneto dove le socie hanno incontrato anche i Governatori Debora Serracchiani e Luca Zaia. Un modo inclusivo di partecipare alla fiera coinvolgendo anche delegazioni consorelle estere da Germania, Giappone, Polonia e Sud Africa. Un modo festaiolo dove, tuttavia hanno trovato spazio anche argomenti seri come i corsi di formazione per le candidate ai CdA dei consorzi del vino finalizzati a stimolare la nascita di una nuova leadership femminile nel vino. Nell’ agenda delle Donne del vino ci sono tanti progetti il principale dei quali è la Festa delle donne del vino che avrà luogo ogni anno il sabato precedente all’8 marzo. E poi trekking nei vigneti, un progetto sui rosati e persino il sostegno alle ricerche subacquee riguardanti il vino.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Associazione Nazionale Donne del Vino Tel e Fax 02 867577
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Export, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50

IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA ELVIO BONOLLO A VINITALYExport, cultura della grappa e Packging originali: la ricetta dell’Istituto nazionale grappa alla luce dei risultati di Vinitaly nr. 50
Una attenta osservazione dei mercati esteri sui quali investire, una cultura della grappa da diffondere tra i consumatori e un occhio di riguardo al packaging che rappresenta il biglietto da visita di ciascuna azienda. Sono questi i tre punti cardine su cui Elvio Bonollo, Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, ha voluto porre l’attenzione a consuntivo della partecipazione dell’Istituto all’edizione numero 50 di Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati.

Internazionale come la platea di consumatori che l’acquavite di bandiera si propone di raggiungere – e incrementare – nel prossimo futuro: “sull’estero c’è ancora molto da fare – spiega Bonollo – perché il mondo della grappa si scopre ogni giorno più vocato all’internazionalizzazione. Ad oggi la quota di esportazione del nostro distillato è del 20%, in particolare in Europa e nei paesi a lingua tedesca e il messaggio da lanciare da questo Vinitaly è che esiste l’opportunità di crescere ancora sui mercati esteri, se facciamo nostra l’idea che quando esportiamo grappa, esportiamo un pezzo del patrimonio culturale italiano”.

logo INGIl Presidente Bonollo ha altresì ribadito l’importanza di sostenere la diffusione di una vera e propria cultura della grappa: “spesso i consumatori non conoscono la storia e le caratteristiche della nostra acquavite di bandiera. Il nostro ruolo come Istituto Nazionale Grappa è anche quello di contribuire allo sviluppo di una vera e propria cultura di questo distillato, di quanto lavoro sta dietro ad ogni bottiglia e della storia unica ed originale di ciascun produttore, spesso portatore di una sapienza che si tramanda in famiglia da generazioni.”

Non meno importante del distillato, per conquistare il mercato è altresì il saper vendere l’immagine che lo rappresenta. “E’ per questo – aggiunge Bonollo – che oggi si presta sempre più attenzione al packaging, tratto distintivo di creatività e stile che caratterizza ad ogni livello e in ogni settore il made in Italy”.
Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

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Il Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino

Degustazione donne del vino Vinitaly 2016 macroIl Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino
Nel Vinitaly 2016, che promette di battere tutti i record di business, le donne diventano protagoniste e sono ricordate nei discorsi inaugurali di Sergio Mattarella e Maurizio Danese Presidente di Veronafiere. Le Donne del vino iniziano a ricoprire ruoli importanti ma sono anche capaci di aggiungere fascino alle bottiglie curando la bellezza, l’ospitalità, i valori etici e la moda. Ecco che la fiera veronese diventa il palcoscenico di tante iniziative con lo stesso fil rouge “donne vino e bellezza”.
Il vino delle donne ha dunque molte facce: quella più tecnica della degustazione al femminile con bottiglie del 1967, primo anno di Vinitaly, quella più glamour dei brindisi che coinvolgono anche la Governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’Assessore all’Agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e quella più seria del libro contro la mafia “Campanella”, di Maria Cristina Sarò, sostenuto dalle Donne del vino della Sicilia. Poi c’è il progetto dei corsi full immersion per dare protagonismo alle donne ed infoltire il numero, ancora esiguo, delle wine manager nei CDA dei consorzi del vino.
A Vinitaly le Donne del vino interpretano il tema nazionale 2016 della bellezza proponendo i film con i brindisi, la cosmesi con le creme anti età della Co.Der di Cuneo oppure la moda con le borsette BYOB per bottiglie della Winelover di Gonzato Moda o le modelle della Fashion Class di Verona che sfilano con le bottiglie in mano…. Ci sono Donne del vino che interpretano il binomio vino-bellezza con istinto materno, come le pugliesi che propongono di adottare una vite, oppure sono perfette padrone di casa, come le venete e le friulane, che accolgono le delegazioni provenienti da Germania- Associazione Vinissima, Giappone- Premio Sakura e Sud Africa BOB Black Owned Brands.

Le Donne del vino sono attivissime e presentano a Vinitaly il primo grande evento diffuso nazionale con cui accoglieranno le wine lover italiane, cioè le nuove consumatrici di grandi vini. E’ battezzato Festa delle donne del vino e avrà luogo ogni anno il sabato precedente l’8 marzo. A fianco di questo progetto più modaiolo, le Donne del vino del Piemonte si preparano a creare itinerari di trekking nei vigneti e quelle della Toscana a cavalcare la nuova tendenza dei rosati.

Il 50° Vinitaly ha mostrato una particolare attenzione all’enologia in rosa con la degustazione inaugurale, che vede protagoniste 10 donne del vino con bottiglie di cinquant’anni, e la cena finale della fiera nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona. Ma soprattutto ha visto un riconoscimento ufficiale nel discorso inaugurale del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

Un Vinitaly ricchissimo di appuntamenti dove il tema dell’anno 2016 –Donne, vino e bellezza- viene interpretato alla grande soprattutto in chiave fashion e wellness.

Ecco il BYOB, la borsetta per bottiglie che si propone come un nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con se. La sigla BYOB significa infatti <<bring your own bottle>> e fa riferimento all’abitudine USA, nata nel 1950, di portare il vino da casa. Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna. E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori del Wine Spectator ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.

La pratica del Byob ha portato alla produzione di borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa, con design fantasioso e una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.

Eccoci alla cosmesi che usa le componenti più salutari del vino. Vinoterapia, un nome fashion per i trattamenti al vino sulla pelle che le Donne del vino propongono a Vinitaly con la linea delle creme al vino rosso della Co.Der. La sigla che significa Cosmesi e dermatologica, designa un’impresa nata nel 1990 a Fossano (Cuneo) per unire natura e tecnologia nella creazione di creme capaci di dare giovinezza alla pelle del corpo, delle mani e del volto.

Gli effetti benefici del vino sulla pelle sono stati utilizzati la prima volta fra il 1993 e il 95 nella regione de Les Graves vicino a Bordeaux da Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas. Gli elementi più salutari sono i polifenoli (favonoidi, quercitina, tannini e resveratrolo) che si trovano soprattutto nella buccia dell’uva rossa.

 

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Carpenè Malvolti a Vinitaly festeggia il 140° anniversario della prima scuola enologica d’Italia

Istituto Cerletti di Conegliano - Facciata con busto Antonio CarpenèCarpenè Malvolti a Vinitaly festeggia il 140° anniversario della prima scuola enologica d’Italia

572 anni di storia della viticoltura ed enologia raccontata dai 4 Istituti Europei attraverso gli ultimi 2 secoli
Carpenè Malvolti a Vinitaly festeggia il 140° anniversario della prima scuola enologica d’Italia

Il progetto di ricerca sulle fondamenta storiche dell’enologia e della viticoltura, da Conegliano a San Michele all’Adige passando per Francia e Germania
Sarà il Vinitaly delle celebrazioni storiche, quello che andrà in scena dal 10 al 13 Aprile a Verona: nell’edizione del cinquantesimo della Fiera Internazionale, Carpenè Malvolti – Padiglione 5 Stand B5 – renderà omaggio, lunedì 11 Aprile alle ore 11, alla Spumantistica Italiana festeggiando il 140° anniversario della Scuola Enologica di Conegliano, uno dei più importanti punti di riferimento per la formazione in campo enologico a livello nazionale.

E lo fa ospitando in anteprima la presentazione del progetto di ricerca, condotto dagli Studenti della stessa Scuola Enologica e della Fondazione ITS, dedicato alla produzione del Metodo Champenois alla fine dell’Ottocento, oggi Metodo Classico, con l’intento di approfondire scientificamente la conoscenza delle proprie radici culturali ed altresì stigmatizzare l’importanza di condividere la storia per determinarne il futuro.

Lo fa in un evento internazionale come Vinitaly, anticipando i temi del progetto che sarà esplicitato nella sua forma integrale dagli Studenti di tutti gli Istituti, in occasione dei festeggiamenti che si terranno a Conegliano, eletta per il 2016 Città Europea del Vino, dal 12 al 14 Maggio alla Scuola Enologica G.B. Cerletti.

Tutto nasce, proseguendo nel solco della storia della Famiglia Carpenè, dalla volontà di Rosanna Carpenè – Presidente della Fondazione e Quinta Generazione della Famiglia più longeva della Spumantistica Italiana – di accompagnare e sostenere gli Studenti in un percorso di formazione sempre più sinergico con il mondo delle Imprese, attraverso il continuo approfondimento della cultura enologica e vitivinicola.

“Vinitaly per Carpenè Malvolti e per il mondo del vino in generale rappresenta un punto di incontro e di riferimento strategico sia a livello nazionale che internazionale – commenta Rosanna Carpenè – e di conseguenza il luogo ideale per dare il via ai festeggiamenti dedicati ai 140 anni della Scuola Enologica di Conegliano voluta dal mio trisavolo Antonio nel 1876. Desideriamo testimoniare – continua Rosanna – il forte legame che da sempre unisce la mia Famiglia a questa prestigiosa entità culturale e formativa. Il coinvolgimento degli Studenti in siffatto storico evento, testimonia inoltre l’impegno etico e la responsabilità storica con cui desidero caratterizzare il mio contributo all’Impresa di Famiglia.”

In particolare in occasione di Vinitaly sarà presentato in anteprima il progetto di ricerca incentrato su quel periodo storico che per l’Italia, e parimenti per la Francia e la Germania, ha rappresentato il primo momento di forte espansione dell’interesse verso la cultura enologica. Progetto condiviso dalla Fondazione ITS e dalla Scuola Enologica con altri tre storici Istituti Europei, la Fondazione Edmund Mach – già Imperial Regia Scuola di Agraria di San Michele all’Adige fondata nel 1874, allora sotto il controllo austriaco – l’Istituto Superiore di Agricoltura di Geisenheim (Germania) fondato nel 1872 e l’Ecole Impériale d’Agriculture de la Saulsaie che nel 1870 si trasferisce a Montpellier (Francia) per divenire il rinomato ’Institut Supérieur de la Vigne et du Vin’. Tutti Istituti di riferimento che hanno significativamente contribuito alla crescita culturale dell’intero settore a livello mondiale.

“Il traguardo di 140 anni del nostro Istituto – dichiara Damiana Tervilli, Preside del Cerletti e Direttore dell’ITS di Conegliano – ci riempie di orgoglio, peraltro proprio in questo stesso tempo in cui la Fondazione ITS di Conegliano ha ottenuto un prestigioso riconoscimento, classificandosi nell’ambito della premialità tra i 67 ITS nazionali ed unici del comparto Agrolimentare, nel monitoraggio svolto dall’INDIRE, su commissione del Ministero dell’Istruzione. Avviare le celebrazioni a Vinitaly, ospiti della Carpenè Malvolti che è da sempre a fianco del nostro Istituto, dimostra l’imprenscindibile opportunità che genera la collaborazione tra Scuola ed Impresa. Inoltre, l’aver coinvolto nel progetto di ricerca gli altri Istituti Europei che hanno fatto la storia della cultura enologica negli ultimi due secoli, ha una importanza strategica per i nostri Studenti, che vivono ogni giorno in un mondo sempre più globale.”

Carpenè Malvolti si presenta altresì al 50° Vinitaly con importanti novità, tra le quali c’è sicuramente da annoverare la presentazione di una rivisitazione storica del Millesimato Metodo Classico, coerente con la filosofia aziendale ed ispirato a quello stesso concepito da Antonio Carpenè alla fine del XIX secolo, tracciando cosi le basi della moderna spumantizzazione in Italia.

 

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA,

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.,

Email marzia.morganti@gmail.com, press-office@carpene-malvolti.com
Carpenè Malvolti Spa – Via A. Carpenè 1 – 31015 – Conegliano (TV) – P.I. 00174380261

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“Carpenè… Generazione D.O.C.G”.

“Carpenè… Generazione D.O.C.G”.

In occasione della 50° Edizione del Vinitaly, abbiamo il piacere di invitarti lunedì 11 aprile alle ore 11.00 allo Stand di Carpenè Malvolti (Pad. 5 stand B5) per festeggiare i 140 anni della Scuola Enologica di Conegliano, uno dei più importanti punti di riferimento per la formazione in campo enologico a livello nazionale e partecipare alla presentazione dell’anteprima della ricerca condotta dagli studenti della stessa Scuola Enologica e della Fondazione ITS, dedicato alla produzione del Metodo Champenois alla fine dell’Ottocento nell’ambito del progetto “Carpenè… Generazione D.O.C.G”.

Il progetto che sarà presentato durante le celebrazioni che si svolgeranno a Conegliano dal 12 al 14 maggio, è condiviso con altri tre storici Istituti Europei, la Fondazione Edmund Mach – già Imperial Regia Scuola di Agraria di San Michele all’Adige fondata nel 1874, allora sotto il controllo austriaco – l’Istituto Superiore di Agricoltura di Geisenheim (Germania) fondato nel 1872 e l’Ecole Impériale d’Agriculture de la Saulsaie che nel 1870 si trasferisce a Montpellier (Francia) per divenire il rinomato ’Institut Supérieur de la Vigne et du Vin’. Tutti Istituti di riferimento che hanno significativamente contribuito alla crescita culturale dell’intero settore a livello mondiale.

 

Marte Comunicazione snc
Ufficio stampa Carpenè Malvolti

Carpenè Malvolti Spa – Via A. Carpenè 1 – 31015 – Conegliano (TV) – P.I. 00174380261

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L’eccellenza della grappa si da appuntamento a Vinitaly n.50

Vinitaly - stand di una distilleriaL’eccellenza della grappa si da appuntamento a Vinitaly n.50

Dal 10 al 13 aprile l’Istituto Nazionale Grappa sarà rappresentato da oltre 20 distillerie

L’eccellenza della grappa si presenta all’appuntamento con la 50° edizione di Vinitaly sotto il vessillo comune dell’Istituto Nazionale Grappa, in un clima di ampi festeggiamenti per l’importante anniversario che riguarda il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati di Verona, in programma dal 10 al 13 aprile. In tale contesto, saranno oltre venti le distillerie aderenti all’ING presenti con un calendario ricco di interessanti iniziative.

“Ognuno sarà testimone della qualità del proprio distillato con iniziative individuali – spiega il Presidente di ING Elvio Bonollo – tuttavia è fondamentale lanciare proprio da questa prestigiosa e internazionale vetrina, un messaggio di sostegno con la presenza concreta e continua delle nostre distillerie in un ottica di evoluzione e miglioramento delle aziende, del prodotto e quindi del mercato stesso a testimonianza di un patrimonio di tradizione produttiva e dell’identità culturale vitivinicola italiana. Quest’anno inoltre, esserci è ancora più importante, perché Vinitaly si appresta a celebrare la sua edizione numero 50, un bel successo anche in campo internazionale a cui anno dopo anno anche le aziende del comparto grappa hanno saputo contribuire. Partecipare a Vinitaly 2016 significa cogliere l’opportunità di vivere un momento di confronto e contribuire a dare visibilità all’intero comparto con un messaggio universale di promozione e valorizzazione”.

Tra gli eventi più “curiosi”, c’è senz’altro la presentazione da parte delle Distillerie Umberto Bonollo di Padova (Pad. 5 stand G3) della nuova collezione “Ofroscopo”, ovvero una originale interpretazione artistica dei dodici segni zodiacali: le bottiglie – realizzate da artigiani vetrai – diventano raffinate ed esclusive sculture in vetro in cui le molteplici peculiarità del carattere della grappa Of vengono messe in relazione alle caratteristiche di ciascuno segno, per divenire un regalo personalissimo e gradito. Decisamente scenografica anche la presenza a Vinitaly della distilleria Mazzetti d’Altavilla (Pad. 9 stand B16) che si appresta a festeggiare i 170 anni di ininterrotta attività della grapperia sita in Piemonte ad Altavilla Monferrato con una bottiglia celebrativa di grappa di barolo invecchiata oltre 5 anni, il lancio della nuova linea “PuntoZero” e la “Galleria della Grappa”, un suggestivo percorso emozionale per scoprire l’evoluzione del distillato dalle origini sino ad oggi, ovvero dopo sette generazioni e tre secoli. L’installazione è illuminata da luci soffuse e pareti curve che riproducono le barrique di pregiato legno in cui il distillato invecchia lentamente. Nobile poi l’iniziativa che a Vinitaly verrà lanciata dalla distilleria Berta di Casalotto di Mombaruzzo (Pad. 10 stand N3): il lancio di “Elisi per il sociale”, grappa dal sapore ricco ed avvolgente con note di cacao e marasca, la cui etichetta è stata realizzata dai ragazzi di Fraternità ed Amicizia Onlus, associazione che affianca nei loro percorsi di vita ragazzi con disabilità psico-intellettive e relazionali, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla promozione delle attività dei loro laboratori didattici.
Tra le novità anche la grappa invecchiata e la Riserva “9.8.3” della Distilleria Dellavalle di Vigliano d’Asti (Pad. 10 stand H2), le degustazioni con abbinamenti allo stand della Distilleria Sibona di Piobesi d’Alba (Pad. 10 stand Q4) o ancora l’Happy Hour da domenica 10 a martedì 12 dalle 13.00 alle 16.00 con Suite n.5 – ovvero la grappa da miscelazione – di Roberto Castagner Acquaviti di Visnà di Vazzola (Pad. 7 stand A6/A7).

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
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Il Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly

SassochetoIl Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly

Una competizione tra più di 2.700 campioni di vini iscritti provenienti da 27 nazioni
Il Brunello Sassocheto 2011 – Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly
Al Brunello frutto della selezione dell’azienda la commissione formata da 70 giudici internazionali ha assegnato 91 punti

Il Brunello Sassocheto 2011 Il Grappolo è tra i “vini a cinque stelle” premiati da Vinitaly, la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo vino giunta alla sua 50esima edizione. La giuria del Premio Internazionale “5 Star Wines” – formata da 70 esperti provenienti da tutto il mondo – ha assegnato 91 punti al Brunello dell’azienda vinicola di Montalcino di proprietà della famiglia Giovannelli, imprenditori tessili pratesi.
Un importantissimo risultato per la selezione Saccocheto 2011 che premia il progetto di qualità voluto dalla proprietà e curato nei minimi dettagli dall’enologo Carlo Travagli. Il Brunello Sassocheto 2011 ha superato una durissima selezione – tre giorni di valutazione alla cieca degli oltre 2.700 campioni di vini iscritti, provenienti da 27 nazioni – perchè da quest’anno il riconoscimento “5 Star Wines” è andato solo ai vini che hanno raggiunto e superato i 90 centesimi. Fondato 23 anni fa, il Premio Internazionale “5 Star Wines” premia le Aziende vinicole che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti e rappresenta un eccellente strumento di marketing e di promozione dei prodotti sui mercati internazionali, una garanzia per i buyer internazionali sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato e non conosciuti.
Raffinato, complesso e dal gusto sanguigno Il Brunello Sassocheto DOCG 2011 è l’eccellenza della produzione di Brunello dell’azienda. Un vino dalla forte identità. Schietto e genuino, strutturato e complesso ma, al tempo stesso, vivace e godibile al palato, invitante al naso con le sue Aziendapiacevoli note olfattive e una buona persistenza aromatica. Il Brunello Sassocheto 20111 è un vino che nasce nel cuore della Tenuta, dalla sua vigna più antica: il Piano Nero (chiamata così dai contadini della zona) situata a 300 metri di altitudine e caratterizzata da una perfetta esposizione a sud, e deve il suo nome proprio a questo terreno ricco di scheletro e di “sasso” oltre che al suo carattere “cheto”, equilibrato ma deciso. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, viene vinificato in vasca aperta con fermentazione a temperatura controllata e macerazioni prolungate, matura in botti di rovere francese e di slavonia per oltre 24 mesi, invecchiando affina in bottiglia le proprie caratteristiche per circa un anno, prima di essere messo in commercio. È un autentico vino di razza, frutto di un grande amore per la terra e di una lunga esperienza in cantina. Fatto con le mani e con il cuore.

Natascia Maesi
Ufficio Stampa Il Grappolo
natascia.maesi@gmail.com

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Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio

Vignetta di Valerio Marini per Cinelli Colombini a Vinitaly 2016Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio
Lo stand di Donatella Cinelli Colombini a Vinitaly (Padiglione 6 stand D4) diventa un set fotografico con una silhouette che giocosamente la ricorda e l’invito che la signora del Brunello rivolge ad amici, buyer e wine lovers, è quello di passare a farsi un selfie o una foto al posto suo e proporsi su Instagram: <<#iosonodonatella e anche tu!>> si presenta come un modo per aprire le porte di Vinitaly anche a chi è rimasto a casa, perché chiunque può unirsi a questo gioco sul nome Donatella e sul prestigioso Brunello 2010 IosonoDONATELLA, considerato da lei stessa <<il miglior vino che abbia mai prodotto>>. Una etichetta rara e preziosa che viene messa per la prima volta in degustazione proprio a Vinitaly. “Ne abbiamo fatte solo 600 bottiglie e lo abbiamo venduto in quindici giorni, per questo non c’è stato tempo di organizzare assaggi e presentazioni” spiega la signora del Brunello: sulla bottiglia c’è il suo stemma in oro all’interno di un anello scintillante che ricorda i suoi giovanili studi di oreficeria medioevale.

Iosonodonatella: Vieni a fare selfie al posto mio
Come sempre le prime cantine italiane con un organico di sole donne – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda – si distinguono per un mix di tradizione, innovazione e condivisione. Un atteggiamento sorridente, quasi un gioco tecnologico, nei rapporti umani e invece molto serio nell’impegno sui vini che si traduce in un grande apprezzamento internazionale. Nella gamma dei vini in vendita, 7 hanno ottenuto più di 90 centesimi dalla Guida di Robert Parker e due l’ambito premio di 95/100 dimostrando una impressionante progressione verso l’eccellenza dell’azienda creata diciotto anni fa da Donatella Cinelli Colombini.

Per informazioni
Tel. +39 0577 662108
pr@cinellicolombini.it – info@cinellicolombini.it

Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini
marzia.morganti@gmail.com

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Il sommelier Toscana nr. 31 saluta Vinitaly con una edizione speciale: Wine tasting d’autore, bollicine made in Tuscany, anniversari importanti e storie di territori, con un grande pensiero al grande Giacomo Tachis

cover_sommelier_31Il sommelier Toscana nr. 31 saluta Vinitaly con una edizione speciale: Wine tasting d’autore, bollicine made in Tuscany, anniversari importanti e storie di territori, con un grande pensiero al grande Giacomo Tachis

Sarà un numero speciale in tutti i sensi, quello del Sommelier Toscana nr. 31, in uscita in occasione del Vinitaly edito dalla casa editrice Gruppo Editoriale di Lana e Parigi Bini. Speciale perché racconta le degustazioni delle anteprime, le storie di personaggi e di territori, riflessioni sugli scenari futuri. Si sceglie di raccontare una nuova tendenza – quella di produrre spumanti nella terra dei grandi rossi per eccellenza – con una panoramica sulle bollicine 100% Made in Tuscany, e si scopre che uno spumante prodotto con uve coltivate su terreni sabbiosi a ridosso del Lago di Massaciuccoli strizza l’occhio ai vini della Camargue, con produttori storici che dedicano etichette a figure mitologiche delle famiglie nobili toscane.
In un numero così speciale non poteva mancare un originale pensiero all’uomo del Rinascimento del vino italiano, il grande Giacomo Tachis recentemente scomparso. “Lo abbiamo voluto fare a modo nostro – spiega il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – con una presentazione dei suoi vini, delle sue creature a cui lasciava sempre il posto per raccontare la sua filosofia. L’innovazione nasce dalla storia, direbbe Tachis, e la storia del vino in Toscana la si celebra con i 300 anni dal 1716, quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram”.

Anche Vinitaly, come è stato per l’Associazione Italiana Sommelier nel 2015, giunge all’importante traguardo dei 50 anni e da mezzo secolo offre ai produttori spunti interessanti per elaborare ed articolare le proprie determinazioni strategiche. Nell’anno del 300° “compleanno” del Chianti Classico, della 50° edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati e altresì del 50° anniversario della DOC Vernaccia, l’articolo di introduzione alle più importanti preview – Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Chianti, Vino Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano – e ai più prestigiosi tasting, non poteva quindi presentarsi in altro modo se non come un brindisi virtuale ai prestigiosi obiettivi che il mondo del vino ha raggiunto e raggiungerà.

LOGO AIS TOSCANANon mancano nel numero 31 del Sommelier Toscana una sezione dedicata alle storie di famiglie del vino che si raccontano attraverso scelte innovative e strategiche d’Azienda e una dedicata agli eventi dei prossimi mesi, in particolare al T-Wine al Casone Ugolino di Castagneto Carducci in programma per il prossimo 24 aprile.

“Vinitaly – conclude Baroncelli – è un appuntamento a cui un sommelier non può mancare: la ricerca di nuovi vini, di nuovi racconti fatti di sogni, tenacia, di rapporto con la natura. Il suo riuscire a cogliere l’umore del mercato e altresì confrontarsi con entrambe le anime del vino – produttori e consumatori – gli permette di sviluppare una spiccata sensibilità all’interpretazione del nuovo, dei cambiamenti e dell’evoluzione del mondo del vino”.
Ufficio Stampa AIS Toscana

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Le donne del vino al Vinitaly 2015

IMG_1418Le donne del vino al Vinitaly 2015
E’ un successo ormai  consolidato il ristorante dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino messo a punto nella Cittadella della Gastronomia al Vinitaly di Verona, ma quest’anno, grazie anche  a un originale allestimento definito “impasto” offerto dalla Cooperativa Avanguardia e   completato da bellissime piante verdi dalla Dester di Moniga del Garda, ha ottenuto un successo più grande degli anni precedenti. Questi accorgimenti  hanno dato un tocco di elegante raffinatezza e di piacevole relax.
I numerosi clienti hanno potuto gustare ottimi piatti regionali grazie alla consolidata professionalità di Marina Ramasso, patronne dell’Osteria del  Paluch  di Torino per la cucina,  di Piercarla Negro per i vini,  alla collaborazione dei ragazzi della Scuola Alberghiera di Chievo e di  alcune socie. Oltre al menu tradizionale, i clienti potevano comporre liberamente i propri piatti scegliendoli da tre “golose” postazioni, una simpatica soluzione per i clienti più frettolosi: PUNTO FORNO, (pane,grissini,taralli,dolci), PUNTO SALUMI (varie tipologie di salumi), PUNTO FORMAGGI (grande assortimento di formaggi tipici regionali). La scelta della tipologia di vino poteva essere fatta dalla ricca Carta con circa centocinquanta etichette provenienti da tutte le regioni italiane, offerti dalle socie.
Lunedì 23 marzo, presso la sala C del pad. 10 si è svolto il talk show con degustazione di vini dal titolo “Profumo di Donna: viaggio nel senso ancestrale”, condotto da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere e in collaborazione con la “campagna di promozione del Sughero”. La degustazione ha visto protagoniste otto Donne del Vino e altrettanti vini scelti per il loro livello qualitativo e per l’affinità con il tema. Le protagoniste di questo evento sono state : Valentina Abbona, Valentina Argiolas, Marina Cvetic, Tiziana Frescobaldi, Cristina Garetto, Francesca Planeta, Ornella Venica, Cristina Ziliani.
Il maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro, nel suo intervento  ha sottolineato l’importanza dei profumi nel nostro quotidiano:  “tutti noi mangiamo e beviamo con il naso, almeno in prima battuta. Chi è nato tra i vini, e quindi tra i profumi, ha sicuramente una marcia in più. Il profumo costituisce un elemento chiave della nostra esistenza, creando in noi un ricordo olfattivo capace di durare molto a lungo nel tempo”. Ha poi spiegato come in ciascun profumo sia possibile delineare una struttura piramidale caratterizzata da note di testa, di cuore (o corpo) e di fondo. Tornando al pianeta vino, possiamo certamente affermare che nei bianchi prevalgono le note di testa, ovvero floreali, fruttate. Nei rossi, invece, specialmente quelli che riposano in legno, troviamo soprattutto le note di corpo e di fondo, ovvero i profumi secondari e i terziari come la rutta appassita e le varie spezie.
Mercoledì 25 marzo,  nello splendido, ottocentesco Palazzo della Gran Guardia, si è svolta, in collaborazione con Vinitaly, la cena di Gala “Finitaly”, con circa duecento ospiti, tra cui il direttore Generale dott. Giovanni Mantovani, Stevie Kim, Managing Director Vinitaly International e il Brand Manager dott. Gianni Bruno. Un grandioso buffet, allestito dalla nostra chef Marina Ramasso e dal suo staff,  un’ampia scelta di vini delle socie,  hanno deliziato gli ospiti, stupiti per l’eccellente qualità  e varietà dei prodotti tipici offerti da alcuni sponsor, in particolare dal Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campania. Il servizio dei vini è stato magistralmente curato dall’A.I.S – delegazione  Veneto.
A fine serata, la presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Elena Martusciello, ha consegnato al dott. Giovanni Mantovani e al dott. Gianni Bruno una spilla in oro e onice creata dal maestro orafo Gerardo Sacco, mentre a Stevie Kim, oltre che ad essere stata nominata Socia onoraria, una pergamena dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, per il grande lavoro che svolge  per la promozione del vino italiano nel mondo,  e una  collana in oro, un pezzo unico, sempre ad opera di Gerardo Sacco.  Stevie Kim ha ringraziato molto commossa e, per la prima volta, ha detto di essere “rimasta senza parole”.  Per una persona come lei, è davvero il massimo!
Circa trenta Donne del Vino, per una serata, si sono sentite un po’ principesse, indossando  meravigliosi gioielli creati con cascate di perle, coralli, turchesi , ametiste, pietre preziose,   dal maestro orafo Gerardo Sacco.  Questi monili, che hanno “vestito” alcune tra le dive più famose al mondo,  hanno fatto sognare tutti i presenti alla serata portandoli, per qualche ora, in un mondo magico e scintillante. Quello tra Gerardo Sacco e l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino è ormai un binomio  inscindibile, che continuerà nel tempo.
Anna Pesenti Buonassisi
Cell. 335 6376448 – 334 3997914

Milano 30 marzo 2015

ASSOCIAZIONE NAZIONALE LE DONNE DEL VINO
Via San Vittore al Teatro, 3 – 20123 MILANO – Tel. e fax  02.86.75.77 – C.F. 97064740158
e-mail: info@ledonnedelvino.com – www.ledonnedelvino.com

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Vinitaly al via per l’Istituto Nazionale Grappa

logo ING (1)Vinitaly al via per l’Istituto Nazionale Grappa

Viaggio tra i padiglioni del salone internazionale alla scopeta del distillato di bandiera con degustazioni e originali iniziative

Mancano poche ore all’avvio della 49° edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati Vinitaly, ultimo grande appuntamento con le eccellenze del made in Italy vitivinicolo prima di Expo a Milano. A questo importante appuntamento non poteva mancare l’Istituto Nazionale Grappa rappresentato dalle distillerie aderenti che prendono parte all’evento e dunque la grappa stessa, orgoglio italiano nel mondo e rappresentativo di un vero e proprio stile di vita. Scegliere una grappa italiana significa infatti trovare in poche gocce di distillato una storia in alcuni casi secolare di distillazione, una tradizione artigianale spesso portata avanti per generazioni dalla stessa famiglia, ma soprattutto significa darsi un proprio stile scegliendo grappe bianche e giovani da degustare in un incontro conviviale oppure optando per quelle barricate, ambrate e invecchiate, più adatte a momenti di pura meditazione.

Dal 22 al 25 marzo la grappa, in tutte queste sue anime, sarà presente a Verona Fiere per Vinitaly nell’offerta delle singole distillerie che hanno già predisposto attività individuali di promozione attraverso degustazioni e speciali momenti di convivialità, in particolare assaggi di distillati prodotti con vitigni autoctoni delle aree di origine tra cui pregiati monovitigno, degustazioni “consapevoli”, imperdibili diagonali tra due annate di vino e le grappe giovane e riserva di Gewürztraminer e Lagrein, performances di realizzazione di cocktail d’autore con barman professionisti e due appuntamenti organizzati dall’Istituto Grappa Veneta per lunedì 23 e mercoledì 25 rispettivamente con “Le grappe dei grandi vitigni veneti” e “Il legno e le grappe”, in collaborazione con Anag.

“Siamo a Vinitaly tutti con un obiettivo comune – sottolinea il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – ovvero lanciare da questo palcoscenico privilegiato un messaggio di unità e condivisione sia in termini di promozione che di valorizzazione, che possa trasformarsi in investimento in immagine, oltre che rappresentare un punto di partenza per difendere il prodotto e la sua identità, la sua storia, la cultura tutta italiana di cui si erge a simbolo e il suo valore anche economico. Vinitaly rappresenta una occasione che non possiamo perdere, soprattutto quest’anno, in quanto precede di pochi giorni Expo Milano: un evento planetario che potrebbe portare nuova linfa al comparto e spingere verso una svolta in positivo del turismo esperienziale, con i visitatori di tutto il mondo che avrebbero l’opportunità di assaggiare le nostre grappe nei canali di distribuzione tradizionali come HoReCa e GDO, ma anche nelle nostre distillerie, per assaggiare direttamente in azienda e allo stesso tempo vedere con i propri occhi come nasce il distillato più famoso”.

Grappa protagonista a Vinitaly 2015Tutti insieme a Vinitaly quindi, oltre che per promuovere i propri prodotti, per perseguire l’obiettivo primario per tutto il comparto – che nell’insieme vale circa un miliardo di euro e in cui la parte del leone la fa proprio la grappa – di condividere strategie di promozione del prodotto e di tutela dalle contraffazioni, soprattutto sul mercato estero in continua espansione dove spesso l’Italian Sounding è stato usato in maniera eccessivamente disinvolta con prodotti che niente avevano a che fare con il distillato made in Italy per eccellenza. Gli ultimi dati disponibili sulla produzione e sui consumi del distillato di bandiera parlano di produzione in leggera crescita, consumi interni in frenata (probabilmente anche a causa del crescente peso delle accise sugli alcolici ritoccate al rialzo per ben tre volte nell’arco di appena un anno) e qualche passo in avanti proprio sui mercati internazionali, in particolare Germania, Svizzera, Austria e Stati Uniti che rappresentano i mercati esteri di riferimento. Tuttavia, segnali incoraggianti sono pervenuti anche da mercati relativamente nuovi per questo segmento come l’Est Europeo, Russia e in Oriente.

Distilleria F.lli Russo – Santa Venerina (CT) – Padiglione 2 Stand C4

Istituto Grappa Veneta – Padiglione 4 Stand B4 della Treviso Glocal

Carpenè Malvolti – Conegliano (TV) – Padiglione 5 Stand B5

Distilleria Maschio Beniamino – San Pietro di Feletto (TV) – Padiglione 5 Stand B7

Distillerie Umberto Bonollo – Mestrino (PD) – Padiglione 5 Stand G3

Distillerie Roner – Termeno (BZ) – Padiglione 6 Stand B3

Distilleria Francoli – Ghemme (NO) – Padiglione 7 Stand B8

Cantina Storica di Montù Beccaria – Montù Beccaria (PV) – Padiglione 8 Stand L2

Mazzetti d’Altavilla Distillatori dal 1846 – Altavilla Monferrato (AL) – Padiglione 9 Stand B16

Nannoni Grappe – Paganico (GR) – Padiglione 9 Stand C4

Distillerie Bonollo SpA – Formigine (MO) – Padiglione 9 Stand C9

Distilleria D.E.T.A. – Barberino Val d’Elsa (FI) – Padiglione 9 Stand E11

Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo – Alba (CN) – Padiglione 10 Stand F3

Distilleria Montanaro – Grinzane Cavour (CN) – Padiglione 10 Stand L3

Distilleria Sibona – Piobesi d’Alba (CN) – Padiglione 10 Stand M4

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

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Sommelier Toscana, edizione speciale per Vinitaly dedicata alle grandi anteprime e alla Top 10 delle etichette dei più importanti territori del vino in Toscana

COVER SOMMELIER TOSCANA SPECIALE VINITALYSommelier Toscana, edizione speciale per Vinitaly dedicata alle grandi anteprime e alla Top 10 delle etichette dei più importanti territori del vino in Toscana

La selezione ad opera della qualificata Commissione di degustazione di AIS Toscana

Una Edizione Straordinaria interamente dedicata ai territori del vino e alle denominazioni che rendono famosa nel mondo l’enologia made in Tuscany con le Top 10 delle migliori etichette: nel numero speciale della rivista “Sommelier Toscana”edita dal Gruppo Editoriale e da Associazione Toscana Sommelier, di cui è direttore editoriale Osvaldo Baroncelli, direttore responsabile Marzia Morganti Tempestini, condirettore Matteo Parigi Bini. In questo numero dedicato al Vinitaly, a ricoprire il ruolo di protagonista è dunque la classifica delle dieci migliori etichette dei più importanti territori del vino in Toscana, stilata grazie al lavoro compiuto dalla commissione di degustazione di AIS Toscana composta da sommelier professionisti, la stessa che ha selezionato i vini inseriti nella prima edizione della Guida Vitae editata da AIS nazionale alla fine dello scorso anno.

Ciò che emerge dalle pagine patinate della rivista è quindi un omaggio ai grandi vini toscani ma soprattutto ai territori, quei luoghi in cui Madre Natura come un grembo accogliente offre le condizioni migliori per far maturare al punto giusto le uve che poi diventeranno quelle grandi denominazioni che tutto il mondo ci invidia. In ogni bottiglia di vino infatti, non si racconta soltanto il percorso di maturazione di grappoli di un vitigno piuttosto che di un altro: si racconta un territorio, la sua cultura, la sua storia, il suo legame con la denominazione e con le persone, ma si racconta anche lo stile di enologi di fama mondiale che sotto le grandi etichette storiche cesellano vini unici nel loro genere.

I territori del vino tuttavia non sono soltanto quelli delle grandi denominazioni blasonate e famose: sono anche quelli delle piccole produzioni, quantitativamente limitate – anche per via di una minore estensione territoriale della coltivazione – ma al vertice della Piramide Qualitativa per ricercatezza e originalità sia in purezza che in blend, in particolare di Sangiovese e Cabernet. Sono quelli delle aree magari non principalmente vocate alla vitivinicoltura e lontane dai riflettori dei grandi tasting, ma capaci di offrire vini di alto livello: per fare qualche esempio San Gimignano e la sua Vernaccia, Prato con il suo Carmignano e Pistoia con altre piccole realtà stimate dai winelovers collocate per la maggior parte in Valdinievole. “Quello che si compie con questo numero Speciale Vinitaly de Il Sommelier Toscana – ha sottolineato il Presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli – è un viaggio affascinante che grazie al prezioso e costante contributo dei delegati AIS Toscana è riuscito a portarci non solo tra le realtà produttive di spicco ma anche in quelle straordinarie realtà di nicchia note a pochi ma di grande spessore enologico: siamo partiti dai vini della costa per arrivare all’entroterra del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano, della Val d’Orcia e dei vini dell’aretino. In questo numero, il palcoscenico è tutto (o quasi) per il Chianti: Chianti Classico, Chianti Rufina, e Chianti Colli Fiorentini, ma anche la Vernaccia di San Gimignano e la DOCG Carmignano “.

 

Gran parte di questi vini, sono stati altresì protagonisti nelle scorse settimane delle anteprime più prestigiose di Benvenuto Brunello, Chianti Classico Collection e Anteprima del Chianti, del Vino Nobile di Montepulciano e della Vernaccia di San Gimignano: tra le pagine de “Il Sommelier Toscana” anche un ampio reportage su queste imperdibili preview e una sezione dedicata al Wine People, in cui spiccano la maestosità della cantina monumentale di Antinori a Bargino progettata dall’architetto Casamonti, ma anche le “50 sfumature di rosa” della squadra dell’Associazione Donne del Vino composta da produttrici, enologhe, sommelier, ristoratrici e giornaliste, e della nuova Presidente Antonella D’Isanto.
Nel numero speciale di Sommelier Toscana uno spazio lo avrà anche la grande kermesse che per sei mesi porterà il mondo a Milano, ovvero Expo 2015. Un appuntamento a cui naturalmente non mancheranno le eccellenze enologiche made in Tuscany, protagoniste insieme alla Regione Toscana di un suggestivo Fuori Salone che prenderà per mano il pubblico e lo condurrà a conoscere i migliori vini di questa nostra terra, culla di prestigiose denominazioni e di piacevoli outsider tutti da scoprire.

 

Ufficio Stampa AIS Toscana
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L’universo della grappa scalda i motori per Vinitaly

Grappa protagonista a Vinitaly 2015L’universo della grappa scalda i motori per Vinitaly

Il salone di Verona occasione di confronto su come affrontare le sfide del futuro

Le attività in calendario sono variegate, molteplici e ognuna ispirata ad un proprio tema conduttore, ma quella che si terrà dal 22 al 25 marzo a Verona, sarà per i distillatori di tutta Italia aderenti all’Istituto Nazionale Grappa, un’edizione di Vinitaly dal sapore molto speciale: stavolta come non mai, l’obiettivo di chi ci sarà è comune ed unitario, ovvero quello di lanciare – nell’anno dell’Expo dedicato alle eccellenze dell’agroalimentare – un messaggio positivo e lungimirante sul futuro del comparto.

“In questa occasione ognuno sarà testimone della qualità del proprio distillato con iniziative individuali – premette il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – tuttavia dobbiamo saper sfruttare l’opportunità che ci offre questo palcoscenico privilegiato, lanciando un messaggio di unità e condivisione degli obiettivi del comparto. Un piccolo contributo di ciascuno che può trasformarsi in un importante investimento in immagine, oltre che rappresentare un punto di partenza per difendere il prodotto e la sua identità, la sua storia, la cultura tutta italiana di cui si erge a simbolo e il suo valore anche economico. Da Verona infatti, partirà il real count down verso Expo Milano 2015, dal cui svolgimento che ambisce a richiamare in Italia milioni di visitatori ci aspettiamo ricadute positive: partecipare a Vinitaly 2015 -aggiunge Bonollo – significa cogliere l’opportunità di poter dire la nostra in un momento di confronto e contribuire a dare visibilità all’intero comparto con un messaggio universale di promozione e valorizzazione”.

L’esercito dei distillatori a Vinitaly si profila cospicuo: partiamo da chi si appresta a compiere il viaggio più lungo per arrivare a Verona ovvero dalla Sicilia della Distilleria F.lli Russo che, da Santa Venerina (CT) arriveranno al Padiglione 2 stand C4 per proporre degustazioni di grappe di vitigni siciliani. Risalendo virtualmente lo Stivale, si arriva in Toscana dove a salire a bordo della locomotiva di Vinitaly sono la Nannoni Grappe di Paganico (GR) collocata allo stand C4 del Padiglione 9 e la Distilleria D.E.T.A. di Barberino Val d’Elsa, in attesa dei visitatori per degustazioni allo stand E11, sempre del padiglione 9. Un assaggio dei distillati del Piemonte si potrà trovare nelle quattro distillerie piemontesi presenti al Salone Internazionale del Vino e dei Distillati 2015, partendo dalle degustazioni consapevoli della Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846 che oltre alla vasta gamma di distillati presenterà in anteprima le novità della collezione 2015 allo stand B16 del padiglione 9. Sono ubicati al padiglione 10 le altre tre distillerie piemontesi, a partire dalla Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo che – dallo stand F3 si presenterà con le raffinate varianti della grappa di produzione propria distillate manualmente dal 1977 con i due piccoli apparecchi discontinui a bagnomaria, in particolare la grappa di Barolo, affinata a lungo in fusti di acacia e rovere da cui ne trae l’inconfondibile colore ambrato. Rimanendo in Piemonte, la Distilleria Montanaro si presenta con un ricco calendario di degustazioni per l’intera durata della manifestazione allo stand L3, mentre la Distilleria Sibona di Piobesi d’Alba (CN) offre degustazioni di distillati presso lo stand M4 – sempre padiglione 10 – con particolare attenzione alle Grappe Riserva Affinate in diverse tipologie di botti e alla Grappa XO, cuvée speciale invecchiata per oltre sei anni in piccoli tonneaux, mentre alla Distilleria Francoli al padiglione 7 stand B8 saranno presentati nuovi prodotti con la possibilità di degustare tutti i prodotti presenti. Prima di terminare il giro d’Italia della grappa in Veneto, passiamo dalla Lombardia e in particolare dal padiglione 8 con la Cantina Storica di Montù Beccaria che propone ogni giorno di manifestazione allo stand L2 degustazioni di grappe di monovitigno Oltrepadane e Stravecchie, distillato d’uva e grappa al miele e poi al padiglione 6, a fare una visita allo stand B3 delle Distillerie Roner, dove sono in programma degustazioni diagonali tra due annate di vino e le grappe giovane e riserva di Gewürztraminer e Lagrein e dove sarà presente da domenica a martedì il barman AIBES Antonio Pedullà, a disposizione per realizzare cocktail d’autore. Arriviamo infine in Veneto, con tre importanti realtà che si mettono in mostra per l’occasione: dal padiglione 4 lo stand B4 della Treviso Glocal presenta le iniziative dell’Istituto Grappa Veneta, la quale ha in programma presso lo stand E4 della Regione Veneto allo stesso padiglione 4 due degustazioni in particolare, la prima lunedì 23 dalle ore 16 alle ore 16,40 con “Le grappe dei grandi vitigni veneti” e mercoledì 25 dalle ore 15,30 alle ore 16,10 con “Il legno e le grappe” in collaborazione con Anag.

Giungiamo infine al padiglione 5, dove dallo stand B5 arrivano distintamente i profumi e le note barricate dei distillati di Carpenè Malvolti, storica casa spumantistica di Conegliano che già dalla fine dell’Ottocento disponeva di una distilleria a vapore e che per prima ha introdotto elementi di design nel packaging della grappa proponendola in una bottiglia a zucchetta, destinata poi a diventare un must per tutti i produttori. In particolare, saranno in degustazione il Brandy e le quattro tipologie di Grappa ovvero Finissima Grappa Bianca – Grappa Riserva – Grappa Prosecco. Al Padiglione 5 stand G3, le Distillerie Umberto Bonollo di Mestrino (PD) proporranno nuove emozioni sensoriali attraverso la degustazione della nuovissima proposta dei Maestri Distillatori Of Bonollo che porta il nome di “Fior d’Of Barrique”: un distillato ottenuto a partire da un blend di uve ricche di aromi tra cui Corvina e Rondinella – ovvero le uve del pregiato Amarone della Valpolicella -, invecchiato in barrique di rovere francese per acquisire suadenti tonalità vanigliate e leggermente speziate. A concludere il tour è una visita alla Distilleria Maschio Beniamino, per degustare le grappe di produzione propria allo stand B7 dello stesso padiglione 5.

Ufficio stampa Istituto Nazionale Grappa

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Email marzia.morganti@gmail.com

www.istitutograppa.org – www.martecomunicazione.com

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Presentazione della ricerca sulle origini storiche ed etimologiche del Prosecco

Invito Vinitaly Carpenè Malvolti Evento 23-03-15Presentazione della ricerca sulle origini storiche ed etimologiche del Prosecco

23 marzo 2015

Carpenè Malvolti, storica Casa Spumantistica di Conegliano fondata nel 1868, sarà presente alla 49esima edizione di “Vinitaly”, il salone internazionale del vino e dei distillati che si svolge dal 22 al 25 marzo 2015 a Veronafiere.

In particolare, ha il piacere di invitarvi a partecipare alle ore 11.30 di lunedì 23 marzo presso il loro stand B5/Padiglione 5, alla presentazione della ricerca sulle origini storiche ed etimologiche del Prosecco, condotta dagli studenti della Fondazione ITS Cerletti di Conegliano, in collaborazione con la Carpenè Malvolti e alla contestuale presentazione in anteprima dell’ultima “novità enologica” firmata Carpenè Malvolti.

Invitano inoltre durante le quattro giornate di manifestazione, a far loro visita per degustare tutta la gamma di bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., degli altri Spumanti e dei Distillati, raccontati dall’esperienza e professionalità dei nostri enologi e sommelier.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com, press-office@carpene-malvolti.com
www.martecomunicazione.com – www.carpene-malvolti.com

 

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