Biodiversità nelle produzioni agroalimentari del veneto

I ragazzi dell'ITS Cerletti con Camilla Nata a Expo per la presentazione della ricerca sulla Biodiversità nelle produzioni agroalimentari nel VenetoBiodiversità nelle produzioni agroalimentari del veneto: la fondazione ITS Cerletti di Conegliano protagonista oggi ad Expo Milano con un focus sui settori vitivinicolo e caseario dell’area Trevigiana

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e Formaggio Piave DOP: due eccellenze dell’agroalimentare della Regione Veneto sotto la lente della Fondazione ITS Cerletti di Conegliano, che questa mattina ha presentato ad Expo Milano, presso il Corner Scuole di Palazzo Italia, la ricerca “Biodiversità nelle produzioni agroalimentari del Veneto. Focus sul settore vitivinicolo dell’area Conegliano Valdobbiadene DOCG e sul settore caseario”. Presidente della Fondazione ITS Cerletti è oggi Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della Famiglia che fin dalla sua istituzione nel 1876 collabora costantemente con la Scuola Enologica di Conegliano – la più antica d’Italia – essendo Antonio Carpenè, capostipite della Famiglia e trisavolo di Rosanna, uno dei fondatori stessi dell’Istituto.

“Raccogliendo il testimone simbolicamente dal mio trisavolo Antonio e direttamente da mio padre Etile, tra i fondatori e primo Presidente della Fondazione – spiega Rosanna Carpenè – mi onoro di presiedere questa Istituzione con grande entusiasmo e con il preciso intento di promuovere l’eccellenza formativa nonchè la valorizzazione delle “risorse”, che hanno scelto di intraprendere questo percorso di studi. Chi mi ha preceduto si è prodigato tanto affinché questo Istituto potesse svilupparsi e molti giovani studenti potessero avere l’opportunità di avvicinarsi ad un settore così tecnico e specifico nonché strategico per il nostro Territorio e per il sistema agroalimentare del nostro Paese. Nella fattispecie dell’evento odierno, ritengo sia un motivo di grande privilegio per me poter essere stata presente ad Expo Milano con gli Studenti della Fondazione ITS, che dopo aver condotto un complesso lavoro di ricerca oggi hanno avuto una significativa occasione, davanti ad un palcoscenico di caratura mondiale, per stigmatizzare i risultati frutto dell’attività sinergica tra Istituzioni Pubbliche ed Imprese. E’ altresì doveroso mettere in evidenza come la Fondazione ITS, attraverso la costante attività nel Territorio, abbia contribuito con tutte le Istituzioni alla candidatura per il riconoscimento dell’area di Conegliano-Valdobbiadene come Patrimonio dell’Umanità da Parte dell’Unesco”.
Una candidatura per la quale si è rivelata determinante la trasformazione che il Territorio di Conegliano ha subìto nel corso dei secoli, usufruendo dell’enorme biodiversità ambientale per divenire un riferimento unico dal punto di vista economico, sociale, culturale, enogastronomico, turistico e paesaggistico, grazie soprattutto al continuo sviluppo della vitivinicoltura fin dall’epoca romana.

Ad accompagnare gli studenti che hanno presentato la ricerca, il Direttore del Corso Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing del settore agroalimentare e vitivinicolo Damiana Tervilli, che ha sottolineato quanto il legame tra Territorio e Scuola sia profondo e foriero di reciproco arricchimento culturale: “La finalità dei corsi ITS è quella di formare dei Tecnici superiori che, attraverso un percorso di studi formato da lezioni in aula e stage in azienda, possano riuscire ad inserirsi facilmente nel mondo del lavoro. A Conegliano è stato istituito quello per l’ambito agroalimentare e vitivinicolo, come da naturale vocazione del territorio e come espressione dell’interesse dei soggetti che hanno partecipato alla sua istituzione. L’agroalimentare rappresenta uno dei settori più importanti dell’economia italiana e in particolar modo del Veneto, garantendo occupazione e mantenendo notevoli tassi di export. Diviene necessario nel ripensamento delle dinamiche di mercato, creare un concreto piano di valorizzazione delle competenze nella commercializzazione e nell’export di tali prodotti, ed è in questo contesto che si inserisce la figura di Tecnico Superiore per il Controllo, la Valorizzazione e il Marketing delle Produzioni Agrarie, Agroalimentari e Agroindustriali “.

A condurre l’incontro la giornalista Rai, Camilla Nata, che ha introdotto gli aspetti generali della ricerca e quindi condotto, da par Suo, gli studenti nella loro pregevole e significativa presentazione della ricerca.

Quella presentata questa mattina è stata una overview su una realtà che dal punto di vista economico si manifesta in costante sviluppo, decisa a valorizzare e distinguere le proprie produzioni, risultando esse tra le prime in Italia tra le Denominazioni di Origine: un concetto, quello di biodiversità, che non si limita alle colture e produzioni agroalimentari, ma si estende anche alla storia, all’architettura, alle tradizioni, all’arte, caratteristici di ogni paese. In questo contesto, l’analisi ha portato a individuare come insieme alla qualità, alle caratteristiche e alla reputazione di un prodotto, sia vincolante al fine dell’attribuzione della tutela comunitaria DOP e IGP l’origine geografica di esso. Ecco che nasce da questo principio, l’esigenza di esaminare quanto due Denominazioni di primaria importanza per il Territorio – come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e il Formaggio Piave DOP – siano in grado di incidere sullo sviluppo economico di quest’area situata nel cuore del Veneto.

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Email marzia.morganti@gmail.com

 

Biodiversità nelle produzioni agroalimentari del venetoultima modifica: 2015-09-11T16:15:01+02:00da vinipassione1
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