Un master di eccellenza per i nuovi local Food & wine manager

Un master di eccellenza per i nuovi local Food & wine manager

A Parma, la capitale della food valley, un corso post – laurea che si propone di formare professionisti specializzati nella valorizzazione e nella gestione del patrimonio enogastronomico Made in Italy

Un progetto accademico così interessante e ambizioso non poteva che avere come sede Parma, unica città italiana a essere stata designata come UNESCO CREATIVE CITY OF GASTRONOMY: promosso dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e istituito dall’Università degli Studi di Parma, il Master di I Livello in Cultura, Organizzazione e Marketing dell’Enogastronomia Territoriale intende formare figure professionali altamente specializzate nel settore agroalimentare italiano.

Il Master COMET pone al centro del programma didattico l’approfondimento di tematiche connesse a valorizzazione del territorio, management turistico, progettazione, organizzazione e marketing aziendale e promozione dell’educazione alimentare: un percorso completo caratterizzato dalla commistione tra sapere tecnico, scientifico e culturale, che forniranno ai futuri local food & wine manager concreti strumenti operativi di lavoro.

Questo Master, indirizzato a laureati italiani e stranieri provenienti da qualsiasi corso di Laurea triennale o magistrale, ha durata annuale e prevede lezioni in aula e un qualificato tirocinio formativo. Il Corso, tenuto da docenti universitari e professionisti di grande esperienza, è strutturato in quattro moduli e si distingue da altri corsi di perfezionamento poiché prevede il riconoscimento di 73 CFU: la prima unità di competenza ha funzione propedeutica e introduttiva, mentre la seconda denominata “Food & Wine”, offrirà una panoramica generale e particolare su temi connessi all’agricoltura sostenibile, alla filiera di produzione, ai distretti agroalimentari e agli elementi nutrizionali delle produzioni di qualità. Il terzo modulo dal titolo “Education – Experience – Production” ha come focus principale l’intenzione di approfondire le tre macro aree della progettazione UNESCO riguardanti la creazione di una nuova educazione alimentare, lo sviluppo di nuove strategie di organizzazione culturale e turistica e naturalmente le nuove dinamiche di promozione dei local foods.

Il modulo che andrà a concludere il Master COMET si propone di aprire un’ideale “porta” sull’Europa, ponendo al centro del programma didattico l’ambito dell’export e della cooperazione internazionale.
Lo stage, esperienza lavorativa che ha durata minima di 500 ore, è da considerarsi un momento learning-by-doing essenziale per la qualifica professionale ottenuta al termine del corso.

La sede principale delle lezioni frontali che inizieranno in data 9 gennaio 2017 per concludersi indicativamente per la metà del mese di giugno 2017, sarà il Campus Universitario dell’Università di Parma. L’ammissione al Corso, che prevede un numero massimo di 20 studenti, è subordinata al superamento di una selezione alla quale è possibile iscriversi esclusivamente attraverso la procedura informatica collegandosi al sito dell’Università http://www.unipr.it/bandi/didattica/bando-master-cultura-organizzazione-e-marketing-dellenogastronomia-territoriale-2016 fino al 01/12/2016, in seguito alla quale avverrà un colloquio vocazionale con la commissione accademica, previsto per il giorno Lunedì 12 Dicembre 2016 alle ore 10:00 presso la Sala Conferenze del Centro Congressi S. Elisabetta.

Sono disponibili quattro borse di studio, due a copertura totale e due a copertura parziale.
Master COMET

Università di Parma – Campus scienze e tecnologie

Parco Area delle Scienze

43124 Parma

Tel. 0521 905974 – Fax 0521 905403

e-mail: tutormastercomet@unipr.it

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“Il Natale che non ti aspetti” protagonista fino all’epifania tanti eventi nella realtà più importante del centro Italia per mercatini e presepi

loghi natale urbino“Il Natale che non ti aspetti” protagonista fino all’epifania tanti eventi nella realtà più importante del centro Italia per mercatini e presepi

La Provincia di Pesaro e Urbino sarà protagonista delle natalogie più suggestive d’Italia

Continua la kermesse organizzata da 20 Pro Loco e coordinata da UNPLI nei borghi più affascinanti delle Marche per i quali sono attesi circa 200.000 visitatori

Grandi aspettative per l’edizione 2016 della kermesse “Il Natale che non ti aspetti”, la lunga serie di eventi unici nel suo genere, riuniti e sapientemente collegati tra loro grazie all’organizzazione concertata del Comitato UNPLI sezione Provinciale Pesaro e Urbino in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia Pesaro Urbino e in accordo con Christkindlmarkt Mercatino di Natale Bolzano Bozen. Il calendario delle iniziative in programma per le prossime festività natalizie iniziato già il 26 novembre a Candelara e Mombaroccio, a Pergola fino all’11 dicembre, a Frontone fino al 18 dicembre, continua a Gradara fino all’8 gennaio con il ‘Castello di Natale’ mentre fino al 7 gennaio sarà la volta de ‘Il Natale più’ della città di Fano con il Presepe di San Marco dal 25 dicembre. Fino al 6 gennaio a Pesaro, si tiene ‘Pesaro nel Cuore, Natale… very (n)ice’. Ad Urbino dopo la Festa del Duca d’Inverno e il Presepe rinascimentale, fino all’8 gennaio si tiene la XVI edizione de ‘Le Vie dei Presepi’. Mentre a Fossombrone, fino all’8 gennaio va in scena “Fossombrone Magic Christmas”, con una preziosa mostra all’interno della Grotta Sant’Agostino nei giorni 6, 7 e 8 gennaio dedicata a “Gli scalpellini di Sant’Ippolito”, inaugurata da un’interessante conversazione dello storico Renzo Savelli il 6 gennaio alle 17.30. A chiudere la lunga carrellata di iniziative, sarà la tradizionale “Festa Nazionale della Befana” di Urbania, dal 4 al 7 gennaio 2017.

Il Natale che non ti aspetti Pesaro Urbino (1)Il programma completo delle iniziative è su eventi.turismo.marche.it, numero verde 800 563 800

CANDELARA CANDELE A CANDELARA 26 – 27 novembre; 3 – 4 – 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

MOMBAROCCIO E’ NATALE – MOMBAROCCIO IN FESTA 26 – 27 novembre; 3 – 4 – 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

GRADARA CASTELLO DI NATALE Dal 26 novembre all’8 gennaio

PESARO PESARO NEL CUORE CHRISTMAS… VERY (n) ICE Dal 26 novembre all’8 gennaio

FANO IL NATALE PIU’ Dal 27 novembre all’8 gennaio PRESEPE DI SAN MARCO Dal 25 dicembre al 6 gennaio

FRONTONE NEL CASTELLO DI BABBO NATALE 27 novembre 4 – 8 – 11 – 18 dicembre

URBINO FESTA DEL DUCA D’INVERNO PRESEPE RINASCIMENTALE 8 – 9 – 10 dicembre, LE VIE DEI PRESEPI Dall’8 dicembre all’8 gennaio

PERGOLA CIOCCOVISCIOLA DI NATALE 8 – 9 – 10 – 11 dicembre

FOSSOMBRONE FOSSOMBRONE MAGIC CHRISTMAS Dall’8 dicembre all’8 gennaio MOSTRA: GLI SCALPELLINI DI SANT’IPPOLITO 6 – 7 – 8 gennaio 2017

URBANIA FESTA NAZIONALE DELLA BEFANA Dal 4 al 7 gennaio 2017

 

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Marte Comunicazione snc. Di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel. 335 6130800 Email marzia.morganti@gmail.com

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Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la seconda edizione

logo food&wine in progressA Firenze dal 27 al 28 novembre torna il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche
Food and Wine in Progress: alla Stazione Leopolda la seconda edizione
Per la seconda edizione oltre all’Unione regionale cuochi toscani, all’Ais Toscana e Cocktail in the world saranno protagonisti anche la Confcommercio Toscana e la Coldiretti Toscana. Dopo il successo della prima edizione ci si prepara al tutto esaurito per l’evento unico nel suo genere in Toscana

Giunge alla sua seconda edizione Food and Wine in Progress, il grande evento promosso dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), dall’Associazione italiana sommelier Toscana e da Cocktail in the world, che questo anno si svolgerà ancora alla Stazione Leopolda di Firenze domenica 27 e lunedì 28 novembre con tante novità. A partire dagli organizzatori: andranno infatti ad affiancare le tre associazioni appena citate, anche la Confcommercio e la Coldiretti Toscana, due realtà che raccolgono il resto delle eccellenze toscane del settore dell’enogastronomia.

Un progetto, quello presentato ieri a Palazzo Panciatichi sede del Consiglio Regionale della Toscana, che nasce con l’intento di promuovere le produzioni Enologiche ed Agroalimentari, stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità e far sì che i suddetti soggetti, in un contesto storico e socioeconomico in continua progressione, possano essere protagonisti nel cambiamento e nelle evoluzioni del settore. Fortemente voluto da AIS Toscana ed Unione Regionale Cuochi Toscani dopo l’esperienza positiva del 2015 in occasione del congresso Fic, Food & Wine in Progress si candida ad essere nel 2016 un progetto di promozione ed aggregazione delle eccellenze toscane tout court, in cui i produttori attraverso momenti di presentazioni, parlano di produzioni agricole, di vino, di alimenti, di qualità e di innovazioni, come denota l’utilizzo del termine “in progress” nel titolo dell’evento a testimoniare una volontà reciproca di aprirsi all’innovazione e allo sviluppo di nuove idee. In due giorni sono attesi 5 mila visitatori che potranno incontrare oltre centinaia di cuochi, tra i quali anche chef rinomati, oltre 130 aziende vitivinicole in esposizione e altrettante legate ai settori del beverage e del food. Inoltre dibattiti, convegni e approfondimenti per avvicinare il consumatore al mondo dell’agroalimentare italiano con una formula mai sperimentata prima.

Gli eventi nell’evento. Una enorme area espositiva commerciale sarà il centro delle attività di promozione dei prodotti e produttori di eccellenze enogastronomiche della Toscana, a cui si affiancheranno espositori del settore dell’ospitalità, qui si terranno focus mirati su prodotti tipici “di nicchia”, naturali, biologici e senza glutine. “Eccellenza di Toscana” è il tradizionale tasting promosso e organizzato da AIS Toscana con banchi assaggio delle migliori etichette toscane, mini corsi gratuiti di avvicinamento alla degustazione dei vini con AIS Wine School, verticali su annate di eccellenza e degustazioni di selezioni speciali, come i Vini delle Anfore o una degustazione sensoriale per non vedenti in cui viene esaltata al massimo la componente olfattiva e gustativa, oltre ad attività di promozione della “cultura del vino” e della conoscenza dei territori ed un Wine Show con special Guest.

Lo spazio di Italian Barman Style ospiterà eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology, verrà altresì svolta attività di promozione del bere responsabile. Uno spazio sarà poi dedicato ai cooking show, che a rotazione durante l’arco di tutta la giornata si alterneranno sul palco centrale, tra cui chef stellati (uno la mattina ed uno nel pomeriggio) ai quali verrà consegnato il premio di “Ambasciatore della Cucina Italiana” da parte del Presidente della Federazione Italiana Cuochi e il premio “Ambasciatore del Vino Toscano” da parte di AIS Toscana al sommelier che si è particolarmente distinto nel promuovere la cultura del vino.

Ad aprire l’incontro di ieri è stata la vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Lucia De Robertis, con un saluto a nome di tutto il Consiglio, in cui ha sottolineato l’appoggio istituzionale al progetto – con il quale si intende mettere in luce l’eccellenza Toscana – e alle Associazioni di categoria che ne fanno parte.

«Sono particolarmente contento‎ di essere qui per la seconda volta a presentare un evento che è la conferma di come il concetto di toscanità si possa esprimere attraverso il cibo e il vino – spiega l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi nel suo intervento che ha concluso la presentazione – così come la collaborazione tra le associazioni di categoria, Ais e Cuochi in testa, è la riprova della forza della condivisione di intenti: comunicando questo brand tutti insieme, si da infatti maggiore forza a un messaggio che di fatto è il nostro biglietto da visita per il turismo internazionale. Un valido motivo per rinnovare l’invito a tutti a partecipare all’evento della Leopolda».

«Il progetto che sta alla base di questo importante evento- afferma Osvaldo Baroncelli, Presidente AIS Toscana – nasce dall’intento di promuovere le eccellenze delle produzioni enologiche ed agroalimentari, far conoscere la cultura, la conoscenza e la professionalità del food e wine e le evoluzioni che questi due settori hanno saputo esprimere in questi anni sia a livello nazionale che internazionale. Questa sinergia fra sommelier e chef si traduce nella somma delle reciproche conoscenze per offrire un costante e proficuo dialogo fra associati, istituzioni, produttori e scuole alberghiere con l’obiettivo di contribuire alla crescita della cultura enogastronomica».

«La Toscana con oltre 1.200 cuochi è una delle regioni più importanti per questa professione che negli ultimi anni è cresciuta – spiega Franco Mariani, Presidente Urct – nel 2015 abbiamo quindi voluto ospitare il congresso della Federazione italiana cuochi creando un contenitore che avevamo chiamato il numero zero di Food and Wine in Progress: ecco, oggi possiamo contare sul successo dell’anno scorso per rilanciare un grande evento che ha come obiettivo quello di promuovere il grande patrimonio delle eccellenze enogastronomiche della nostra regione, ma non soltanto, creando un confronto interprofessionale aperto al pubblico, che poi è il consumatore finale».

«Anche l’economia e il mondo delle imprese hanno adottato lo storytelling, ovvero la narrazione, come strategia centrale nelle loro relazioni – fa notare Anna Lapini, Presidente Confcommercio Toscana – Food and Wine in Progress si pone in questa scia: raccontare il prodotto ai consumatori finali attraverso tutti gli operatori che contribuiscono alla sua realizzazione, dal campo alla tavola. Attraverso questa narrazione il pubblico può meglio scoprire ed apprezzare il valore aggiunto della toscanità e lo sanno bene i nostri ristoratori, che ne hanno fatto il loro punto di forza. È questo il motivo che ha spinto Confcommercio a sostenere la manifestazione».

«Di recente sono state assegnate all’Italia 4965 “bandiere del gusto” per specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale – spiega Simone Ferri Graziani di Coldiretti Toscana – di queste quasi il 10 per cento si trovano in Toscana che si aggiudica il secondo posto con ben 460 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate in un paesaggio incantevole. Queste specialità regionali sono il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari, si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio a tutti coloro che intendono legare il food al territorio».

Tra gli altri, sono altresì intervenuti con un saluto a nome delle rispettive associazioni Alberto Rossi per Federcarni Toscana e Andrea Magi per ONAF, così come Roberto Lodovichi Presidente Vicario URCT con delega all’organizzazione di Food&Wine in Progress e Franco Marinoni Direttore Generale di Confcommercio Toscana che hanno tenuto un proprio intervento. L’incontro si è concluso con una degustazione di vini di Frescobaldi in accompagnamento a preparazioni offerte dai cuochi toscani.

Il sito ufficiale della manifestazione contiene approfondimenti e a breve il programma dettagliato http://www.foodandwineinprogress.it/.
Food and Wine in Progress – Congresso Nazionale FIC 2015
www.foodandwineinprogress.it
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Ufficio Stampa Food & Wine in Progress:

Marte Comunicazione Marzia Morganti

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Il pranzo con i sette tagli di bollito

Il pranzo con i sette tagli di bollito

Domenica 27 novembre 2016

Il tradizionale pranzo con i sette tagli di bollito serviti nel padiglione riscaldato di piazza Caduti per la Libertà.

Museo dei Cavatappi
Piazza Castello, 4 – 12060 BAROLO (CN) ITALY
Tel. +39 0173 560539 – Fax: +39 0173 560539
E-mail: info@museodeicavatappi.it
Sito internet: www.museodeicavatappi.it
Facebook: www.facebook.com/museodeicavatappi

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Al via domani il fine settimana dedicato alla Kermesse “Il Natale che non ti aspetti”

Mombaroccio Natale Alta Risoluzione © Stefano Frattini 1000Al via domani il fine settimana dedicato alla Kermesse “Il Natale che non ti aspetti”

Dopo il terremoto 20 Pro loco coordinate da UNPLI insieme per il rilanciare il turismo nella Provincia di Pesaro e Urbino con sostegno e solidarietà di Bolzano

Festa grande nei borghi più affascinanti delle Marche in tutta la provincia da Candelara a Gradara, da Mombaroccio a Pesaro, Frontone e Fano per mercatini e Presepi dal 26 novembre all’8 gennaio

Tutto pronto per il via alle prime iniziative della kermesse ‘Il Natale che non ti aspetti’, che dal 26 novembre all’8 gennaio accompagnerà i visitatori alla scoperta di territori tra i più affascinanti d’Italia. Tanti gli eventi messi in campo da 20 Pro loco coordinate da UNPLI della Provincia di Pesaro e Urbino, una edizione dedicata in particolare a mettere a sistema una risposta turistica che si propone come motore per il rilancio turistico delle Marche soprattutto in questa provincia, forte della posizione, la più a nord della Regione, lontana dall’epicentro del sisma. Domani sabato 26 la festa inizia con la XIII edizione di Candele a Candelara quando alle ore 10.00 ci sarà l’apertura dei mercatini, presepi e luminarie ad effetto, nell’antico borgo medievale dove ogni sera la luce artificiale viene spenta per lasciare posto a migliaia di fiammelle accese, con spettacoli e animazioni per bambini, la preparazione dal vivo di candele con cera d’api e l’esposizione di sculture in ferro battuto che illuminandosi diventano personaggi del Presepe fino al 11 dicembre (per le date www.candelara.com). Sempre domani sabato alle ore 15,30 a Mombaroccio si inaugura alla Porta del Borgo “E’ Natale, Mombaroccio in festa” alla presenza di Damiano Bartocetti presidente provinciale Unpli, di Paolo Pavan, Presidente dell’Azienda di Soggiorno di Bolzano, Juri Andriollo, consigliere comunale e rappresentante del comune di Bolzano, delegato del Sindaco, Renato Claudio Minardi, vice Presidente del Consiglio Regione Marche, Padre Tommaso Fiorentini, Superiore del Santuario del Beato Sante dell’ordine dei Frati Francescani Minori, Sindaci del territorio e autorità locali e rappresentati delle forze dell’ordine. Tra le mura del castello medievale mercatini di artigianato artistico e prodotti tipici, nevicate artificiali al tramonto e suggestive musiche di zampognari ad accompagnare il Presepe Vivente (per le date www.nataleamombaroccio.it). A Gradara alle ore 10,00 di domani 26 novembre nel castello di Paolo Francesca si aprirà la ‘Casa di Babbo Natale’ con animazioni, musica, degustazioni e visite guidate fino all’8 gennaio (www.gradara.org). Sempre sabato 26 alle ore 18,00 a Pesaro nel centro storico ci sarà una emozionante cerimonia di accensione delle luminarie, con spettacolo di video-mapping, proiezioni laser, illuminazione dei palazzi storici, inaugurazione “Christmas on ice” – pista pattinaggio su ghiaccio, accensione Albero di Natale, l più illuminato d’Italia, proiezioni “cascate di fiocchi”, filodiffusione musicale di brani natalizi, apertura dei mercatini. Pesaro nel Cuore, Christmas … very (n)ice’ avrà anche aperture straordinarie di musei, monumenti e biblioteche, animazione per i più piccoli, canti di Natale e cene a lume di candele per degustare l’eccellenza enogastronomica del territorio. Domenica 27 novembre la festa inizia nella città di Fano con inaugurazione alle ore 18,00 per protrarsi fino al 7 gennaio, con ‘Il Natale più’ con l’albero artistico, le luminarie nel centro storico la cui suggestione sarà completata dalla nuova coreografia con l’arredo di luci al LED accompagnate da musica diffusa, mercatini e il Presepe meccanico di San Marco con più di cinquecento statue e raffigurazioni dipinte, tra i più belli del Centro Italia (www.prolocofano.it). Sempre il 27 novembre inaugurazione alle ore 10,30 tutto pronto per le idee regalo per tutti e un’atmosfera suggestiva a Frontone fino al 18 dicembre, con la XV edizione di “Nel Castello di Babbo Natale”, mercatino con espositori di qualità allestito all’interno del Castello risalente all’XI secolo (per le date mercatini.castellodifrontone.it). Particolarmente ricco sarà poi il calendario delle natalogie a Urbino: la ‘Festa del Duca d’Inverno’ nei giorni 8, 9 e 10 dicembre con presepe vivente rinascimentale, mercato storico con banchi riprodotti fedelmente da miniature del ‘400 e sfilate storiche. Nello stesso week end prenderà il via anche la XVI edizione de ‘Le Vie dei Presepi’, mostra con punti espositivi in piazze e vicoli della città di presepi a tema diverso provenienti da tutto il mondo, realizzati con materiali di ogni tipo, che si protrarrà fino all’8 gennaio (per dettagli www.urbinofestadelduca.it).

Dall’8 all’11 dicembre a Pergola, da non perdere ‘Cioccovisciola di Natale’, la festa per grandi e piccini dove il cioccolato si unisce alla pasticceria natalizia, ai mercatini, alle tradizioni, agli artisti, alle idee regalo e ai prodotti tipici (www.comune.pergola.pu.it).

Per tutto il periodo natalizio, dall’8 dicembre fino all’8 gennaio a Fossombrone è ‘Magic Christimas’, ovvero spettacoli di luci, suoni, fuochi e neve artificiale che accompagnano l’acquisto di regali nel centro storico addobbato, mentre quella che tutte le feste si porta via è la Festa Nazionale della Befana a Urbania, dal 4 al 7 gennaio 2017, con divertimento, sfilate, spettacoli e la discesa acrobatica finale della Befana dalla torre campanaria del Comune (www.festadellabefana.com).

Il programma completo delle iniziative è eventi.turismo.marche.it, numero verde 800 563 800, pagina Facebook https://www.facebook.com/events/217738078661881/
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Elisabetta Rogai e Pistoia, Capitale della Cultura 2017

10606284_10205373918774036_272118490554091762_nElisabetta Rogai e Pistoia, Capitale della Cultura 2017

Emblematica a metà anno 2017 la performance live dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai con la sua tecnica EnoArte, organizzata dalla CNA di Pistoia sotto la Presidenza della D.ssa Elena Calabria; l’artista, famosa in tutto il mondo per aver saputo coniugare l’arte con il vino, eclettica e mutevole nella sua tecnica unica di usare il vino al posto dei colori, raggiunge la bellezza usando il prodotto della terra, proprio come fa l’artista con la trasformazione artistica del pensiero, così allo stesso modo avviene nel processo che porta l’acino a diventare vino.
La performance, che sarà annunciata dalla Presidente Elena Calabria all’inaugurazione della mostra Art&Craft il prossimo 25 novembre, alla presenza delle maggiori Autorità cittadine e regionali, sarà su una lastra di marmo del maestro artigiano Marco Nardini di Pescia, recentemente nominato Maestro Artigiano, effettuata con un vino del territorio.
La nuova dimensione in cui l’artista si confronta, una specifica propensione della materia a lasciarsi forgiare, pone la Rogai davanti ad una nuova sezione del suo lavoro, il marmo, e lei lo plasma di colore, gli da un anima, crea l’inedito abbinamento marmo e vino, il marmo usato come tela d’artista per dipingere con il vino, abbinamento insolito ma anche logico, quello di unire, con l’arte, due prodotti del territorio che rappresentano in maniera efficace la nostra terra e tutti le caratteristiche della cultura come tradizioni, storia e la proiezione verso il futuro, stagione dopo stagione.
Capitale italiana della cultura 2017, Lonely Planet, celebre editore mondiale di guide turistiche, piazza Pistoia al sesto posto delle dieci città da visitare assolutamente nel 2017. Proprio l’elezione a Capitale della cultura 2017 sta mettendo la città sempre più sotto i riflettori. E adesso arriva una “investitura” anche dalla casa editrice per eccellenza di guide di viaggio.
imagesPistoia, che oggi è parte integrante dell’area metropolitana di Firenze-Prato–Pistoia, ha tanta storia alle spalle. Sorta ad opera dei Romani probabilmente su insediamento  etrusco,  è situata  nella piana che unisce le tre città toscane.  La sua posizione geografica al crocevia di vie commerciali, fin dall’antichità fu centro mercantile molto attivo. Tanti i mercati e banchieri di Pistoia  che commerciavano con tutto il mondo allora conosciuto.
Le porte di Pistoia si aprirono, Firenze e Lucca avevano vinto una battaglia partita molti anni prima e nata, probabilmente, dalla lite interna della famiglia Cancellieri a Pistoia e le lotte tra i Cerchi e i Donati a Firenze, la scissione tra dei Guelfi fiorentini. E il torto politico di Pistoia fu quello di ergersi a baluardo dei Bianchi. La sua storia poi segue quella della Toscana, con le riforme dei Lorena, l’annessione al Regno d’Italia. La Seconda Guerra Mondiale la vide protagonista con tutta la sua popolazione in atti che l’anno portata ad essere una delle città italiane decorate al valor militare.

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Life of Wine: a Roma 60 cantine e le loro vecchie annate per un evento unico

Life of Wine - invito genericoLife of Wine: a Roma 60 cantine e le loro vecchie annate per un evento unico
Life of Wine è una manifestazione ideata ed organizzata da STUDIO UMAMI – agenzia di Firenze da anni operante nel settore della comunicazione enogastronomica – unica nel suo genere, nata nel 2010 da un’idea assolutamente innovativa: accendere i riflettori sul connubio “vino-tempo” attraverso l’assaggio di vecchie annate.

Un’esperienza irripetibile, un appuntamento pensato affinché anche in Italia, come già accade in altri Paesi, l’invecchiamento diventi cultura e la capacità di saperlo valutare ed apprezzare si ponga quale strada corretta per avvicinarsi ai vini dal lungo percorso.

I PROTAGONISTI
Saranno oltre sessanta le cantine presenti, selezionate in rappresentanza delle più importanti aree produttive del panorama nazionale, ognuna delle quali, in postazioni presiedute dagli stessi produttori, porterà in assaggio della sua etichetta più rappresentativa l’ultima annata in commercio e almeno due vecchie annate: un viaggio nel tempo per capire come il vino evolve, si affina e si completa con il passare degli anni.
Il tutto arricchito dalla possibilità di conoscere e confrontarsi con i vignerons, scoprendo nei loro racconti le storie e i territori sempre unici che giorno dopo giorno ne accompagnano lavoro e passione.

LE DEGUSTAZIONI GUIDATE
Altra importante novità dell’edizione 2016 il calendario di degustazioni guidate, curato dai giornalisti GIAMPAOLO GRAVINA e ANTONIO BOCO, che verrà proposto in contemporanea agli assaggi ai banchi aziendali.
In una sala separata si alterneranno una serie di appuntamenti tematici, a numero limitato di partecipanti e accessibili su prenotazione, che vedranno protagoniste alcune delle aziende presenti all’evento e le loro vecchie annate (vedi programma).

La location
Ad accogliere la quinta edizione di Life of Wine sarà la splendida cornice offerta dall’HOTEL RADISSON BLU di Roma (Via Filippo Turati 171), affascinante location a due passi dalla Stazione di Roma Termini che negli ultimi anni ha saputo affermarsi anche per le manifestazioni vinicole di alto livello.
Orari e costi
DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016
Orario:
Dalle 11.30 alle 19.30

Ingresso:
Intero: 20 euro
Ridotto soci AIS/FIS/FISAR/ONAV
(con tessera all’ingresso): 15 euro
Omaggio: stampa (con tessera ODG all’ingresso)
e ristoratori (un ingresso ad esercizio)
con pre-accredito all’indirizzo marco@studioumami.com

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Le donne del vino della Toscana si confrontano su rischi e tutele per le aziende nella distribuzione all’estero

donne del vino toscana logoLe donne del vino della Toscana si confrontano su rischi e tutele per le aziende nella distribuzione all’estero

Martedì 22 novembre l’incontro nell’Auditorium di ChiantiBanca a San Casciano

Ad illustrare le questioni, gli interventi “tecnici” dei due esperti di diritto vitivinicolo Avv. Marco Giuri e Avv. Serena Linopanti

Un convegno di studio sulla distribuzione all’estero e relativi rischi e tutele per le aziende sarà l’occasione per le Donne del Vino della Toscana di tornare a riunirsi, il prossimo 22 novembre alle ore 16.

Organizzato dalla Delegazione Toscana presieduta da Antonella D’Isanto, l’incontro si terrà presso l’Auditorium ChiantiBanca a San Casciano – ChiantiBanca sarà altresì sponsor dell’evento – e sarà aperto al pubblico, in particolare produttori e produttrici interessate ad approfondire l’argomento.

Ad aprire i lavori incentrati sui mercati esteri e sulla loro importanza nel panorama economico dell’enologia toscana, il saluto di benvenuto del responsabile dell’area Green Banking di ChiantiBanca Federico Rossi Ferrini e della Presidente Nazionale dell’Associazione Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini.

“L’anno che sta per concludersi – afferma Antonella D’Isanto – per la nostra Associazione è stato all’insegna della formazione e dell’impegno sociale: non solo appuntamenti strettamente connessi alla promozione del vino ma altresì occasioni di confronto su tematiche di portata più ampia come il convegno di studi per aiutare le nostre socie a crescere sui mercati esteri. Quello del vino è infatti un mondo fortemente export oriented e sono convinta che avere una adeguata formazione, su come si affronta e si gestisce il processo di internazionalizzazione della propria azienda, sia un aspetto fondamentale dal quale non si può più prescindere”.

“Ospitare questo convegno per noi è un piacere – sono le parole del vicepresidente di ChiantiBanca Stefano Mecocci – Per il tema trattato, il vino, che rappresenta un importante ambito di riferimento anche per le nostre attività di banca. Ma anche per il modo in cui questo argomento viene trattato, ovvero le modalità di distribuzione all’estero. L’export rappresenta un ambito fondamentale per le aziende vitivinicole: occasioni di approfondimento come queste, che daranno informazioni e spunti su come tutelarsi al meglio, rappresentano importanti momenti formativi. Utili al fare impresa nel modo corretto”.

L’incontro procederà quindi con gli interventi “tecnici” dei due esperti di diritto vitivinicolo Avv. Marco Giuri e Avv. Serena Linopanti. In particolare, durante il convegno moderato dalla stessa Presidente della Delegazione Toscana dell’Associazione Donne del Vino Antonella d’Isanto, saranno trattati gli strumenti contrattuali per la distribuzione all’estero con un focus sulla sicurezza, sul contratto di agenzia e sul contratto di distribuzione, sulle clausole di salvaguardia supportate da esempi pratici oltre a fornire cenni su procedure e prassi del recupero crediti all’estero.

Presidente Donne del Vino Toscana Antonella D’Isanto – tel. 055-8075503

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Il cielo “stellato” della Leopolda: i migliori chef d’Italia in passerella a Firenze

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A Firenze dal 27 al 28 novembre Food and Wine in Progress, il grande evento delle eccellenze d’Italia e di Toscana
Il cielo “stellato” della Leopolda: i migliori chef d’Italia in passerella a Firenze
Oltre 15 chef stellati nel ricco programma. Convegni, cooking show, esibizioni di barman e incontri: il meglio dell’enogastronomia si dà appuntamento alla Stazione Leopolda. Focus sui grandi prodotti toscani: dal vino delle Eccellenza di Toscana di Ais, ai sapori cucinati dai cuochi regionali con Toscana d’Autunno

Saranno il presidente della Federazione italiana cuochi, Rocco Pozzulo, e il presidente dell’Associazione italiana sommelier, Antonello Maietta, ad aprire con un botta e risposta sul futuro delle due professioni la seconda edizione di Food and Wine in Progress, l’evento promosso da AIS Toscana ed Unione Regionale Cuochi Toscani, in collaborazione con Confcommercio Toscana e Coldiretti Toscana, che dal 27 al 28 novembre animerà gli spazi della Stazione Leopolda di Firenze. Due giorni in cui il settore dell’agroalimentare italiano e toscano sarà protagonista e rappresentato da una squadra di centinaia di cuochi, dei quali moltissimi stellati, e dalle 150 aziende vitivinicole toscane.

Le stelle della Leopolda. Gennaro Esposito, Vito Mollica, Valeria Piccini, Mirko Rossi, Paolo Gramaglia, Giuseppe Di Iorio e Marco Scaglione. E’ una piccola parte della parata di cuochi stellati che tra domenica e lunedì sfileranno ai fornelli della Leopolda per ricevere il riconoscimento Amasciatori della cucina italiana, ma soprattutto per cucinare ai presenti piatti che stanno cambiando la storia della cucina italiana e internazionale. Due show cooking saranno infatti dedicati alla cucina etnica: in particolare, quella thailandese di Panida e Francesco Baroncelli del ristorante Naga Thai Bistrot di Prato – al quale verrà abbinato un cocktail preparato dai bar tender di Mixology – e giapponese, con il rinomato chef Hirohiko Shoda che preparerà un piatto accompagnato da birra.

Toscana d’Autunno. Da Peter Brunel a Marco Stabile, passando per Maria Probst a Luciano Zazzeri. Poi ancora Beatrice Segoni, Silvia Baracchi, Matia Barciulli, Lorenzo Barsotti, Sara Conforti, Deborah Corsi, Entiana Osmenzeza, Edoardo Tilli e Cristiano Tomei. Sono gli chef che nel pomeriggio di domenica 27 presenteranno un piatto che esprimerà la sua particolare visione della cucina autunnale toscana in abbinamento a un vino e un’azienda selezionati da Ais Toscana. Un momento dedicato all’interno di Toscana d’Autunno sarà rappresentato dall’arte della lampada proposta dagli chef Fabrizio Mazzantini e Matteo Santini mentre Barbara Lapini per conto di Lilt approfondirà il tema della sana alimentazione. Il lunedì mattina questo spazio sarà animati da diversi Istituti Alberghieri regionali che si sfideranno in un contest per la valorizzazione di Food&Wine in progress_una immagine dell'edizione 2015prodotti a rischio di scomparsa.

Eccellenza di Toscana. L’Associazione Italiana Sommelier Toscana, che ad oggi conta 4 mila soci e centinaia di corsisti di cui circa il 40% donne, promuoverà all’interno di Food&Wine in Progress l’evento più significativo promosso durante l’anno, ”Eccellenza di Toscana” che prevede degustazioni guidate da Sommeliers AIS dei migliori vini delle 150 Aziende Vinicole Toscane facenti parte della Guida 2017 di AIS Toscana, a cui si aggiunge un ricco programma di incontri, come l’Ais Wine School per avvicinarsi al mondo dei sommelier, o i tanti WINE TOUR promossi durante la due giorni e tanti momenti di approfondimento e di degustazione sul futuro del vino toscano.

Il mondo dei bar tender. Lo spazio di Italian Barman Style, capitanato dal famoso bar tender Danny Del Monaco, ospiterà eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology, verrà altresì svolta attività di promozione del bere responsabile. Un settore, anche questo, che negli ultimi anni sta vivendo una crescita incredibile che porta lavoro a migliaia di giovani ragazzi che grazie allo studio sono riusciti a perfezionare l’offerta.

Il programma dettagliato su www.foodandwineinprogress.it .

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Wild Turkey: la storia e le caratteristiche del bourbon del Kentucky

Image.14782500559200Wild Turkey: la storia e le caratteristiche del bourbon del Kentucky
Dalle origini fino a oggi, Wild Turkey ha mantenuto inalterati gli originali processi di distillazione e maturazione che conferiscono al prodotto il tipico gusto ricco, deciso e complesso.

Wild Turkey è una vera icona americana e rappresenta, ancora oggi, la più autentica tradizione artigianale di qualità nella produzione del bourbon.

Riconosciuto come prodotto tipicamente statunitense dal Congresso del 1964, il bourbon è entrato a far parte della cultura americana dopo la “Ribellione del Whisky” che, sul finire del 1700, ha reso il Kentucky capitale della sua produzione. La storia della distilleria Wild Turkey, allora chiamata “Distilleria Ripy”, inizia nel 1840, quando John e James Ripy arrivano a Lawrenceburg dall’Irlanda.

Sopravvissuta al Proibizionismo grazie a un’ostinata lealtà al proprio spirito a stelle e strisce, nel 1933 la distilleria riprende la produzione e solo un anno più tardi acquisisce il nome di “Wild Turkey”.

Il nome fu coniato quando Thomas Mc Carthy, un dirigente della società, condivise con gli amici una bottiglia di “101 proof” durante una battuta di caccia al tacchino selvatico. Il bourbon, molto apprezzato, fu presto chiamato dagli amici “quello del tacchino selvatico” e Mc Carthy, per onorare il buon gusto degli amici, trasformò il soprannome in un marchio leggendario.

Wild Turkey mantiene, ancora oggi, la ricetta originale: è ottenuto da una miscela di cereali selezionati e reso cristallino dall’acqua filtrata del pozzo della distilleria, ritenuta così pura che la città di Lawrenceburg ha costruito il proprio impianto idrico sugli stessi terreni.
Utilizzando solo processi naturali, Wild Turkey è stagionato in botti di rovere americano affumicato, dette #4 Alligator char, che conferiscono al bourbon un intenso color ruggine e, al tempo stesso, un caratteristico sapore dolce che ricorda la vaniglia e il caramello.
Infine, il fattore determinante dell’unicità di Wild Turkey è l’esperienza del Master Distiller Jimmy Russell, che lavora in distilleria da oltre 60 anni e fa parte della Kentucky Bourbon Hall of Fame, istituita nel 2001 dalla Kentucky Distillers’ Association per celebrare le personalità che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo e alla crescita del bourbon.
Utilizzando gli stessi metodi propri della tradizione, sapientemente combinati con tecnologie innovative, la distilleria oggi produce numerose tipologie di bourbon. Sono disponibili in Italia: Wild Turkey 81, Wild Turkey 101 e Wild Turkey Rare Breed.

Wild Turkey 81
E’ un blend di bourbon maturati da 6 a 8 anni nelle celebri botti in rovere americano affumicato dette N. 4 Alligator. È un whiskey dal carattere morbido, ideale per chi degusta il Kentucky straight bourbon per la prima volta. Può essere gustato liscio, on the rocks ed è perfetto per la miscelazione.
GRADAZIONE ALCOLICA: 40,5% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Alla vista si presenta di un ricco color ambra. Al naso le iniziali note fruttate lasciano spazio a caramella mou, toffee e legno affumicato. Al palato un sentore di scatola da sigari apre alla dolcezza di vaniglia e pera, con un finale lungo e persistente di caramello tostato e spezie che ne esaltano la rotondità.

 

Wild Turkey 101
Blend di bourbon invecchiati da 8 a 12 anni, è il bourbon di chi ama lo spirito dell’America autentica e cerca l’intensità di un gusto deciso e complesso.
Un prodotto per i puristi del bourbon, bevuto liscio o con ghiaccio. In miscelazione è adatto alla creazione di whiskey cocktail più sofisticati.
GRADAZIONE ALCOLICA: 50,5% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Robusto e corposo, dal colore intensamente ambrato. Un’esplosione di sentori di vaniglia e caramello colpisce subito le narici, con tracce di miele e arancia, per poi aprirsi a note intense di vaniglia, mou e legno di quercia. All’assaggio è ricco e potente, sprigiona un’anima di spezie, pepe nero e accenni frutta secca. Il finale è molto lungo, profondo e morbido, inequivocabilmente affumicato.
Wild Turkey Rare Breed
E’ il bourbon degli intenditori più esigenti: una vera “preda rara”. Prodotto artigianalmente e distillato in piccoli alambicchi, è il “barrel proof” bourbon più venduto nel mondo. Blend di bourbon invecchiati da 8 a 12 anni.
Jimmy Russell, il Master Distiller che l’ha creato, consiglia di tenerlo in freezer per esaltarne il gusto e per non diluirne l’aroma con il ghiaccio.
GRADAZIONE ALCOLICA: 56,4% VOL.
DEGUSTAZIONE:
Complesso, dall’elegante colore d’ambra scura. Stuzzica il naso con le sue note di fiori freschi, pepe nero e mandorle, per poi aprire a una dolcezza di miele e datteri. Di corpo pieno, all’assaggio si presenta eccezionalmente morbido, con note fresche di arancia e menta e sentori di tabacco. Il finale è lungo, caldo e lascia in bocca accenni di nocciola, peperone dolce e pane bianco tostato.

 

 

GRUPPO CAMPARI
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 2 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente
Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com

Havas PR MIilan
Marianna Lovagnini – Tel 02 85457040
Marianna.Lovagnini@havaspr.com

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Appleton Estate e Venchi Un’experience tutta da gustare!

AppletonVenchi_kit04Appleton Estate e Venchi Un’experience tutta da gustare!

Due simboli di eccellenza danno vita a un cofanetto da veri intenditori: Appleton Estate, il rum Giamaicano con una tradizione che risale al 1749, e Venchi, il cioccolato italiano nato nel 1878, rinnovano il loro connubio per regalare agli appassionati un’experience inedita, unica e intensa.

Terre rigogliose, vegetazione lussureggiante, sapori intensi e grande tradizione: sono questi gli elementi che accomunano Appleton Estate e Venchi e che rendono i loro prodotti unici.

Il calore della Giamaica e la sua anima selvaggia assicurano ad Appleton Estate Reserve una complessità e vivacità di sapori che si sposano perfettamente con la selezione di sigari VENCHI 1878, al Cioccolato Nougatine caramellato, al Cioccolato extra fondente Aromatico ed, infine, alle Scorzette d’arancia e cacao.

Il cioccolato Venchi, celebre per la sua grande succulenza e tendenza dolce amara, si rivela il compagno perfetto per Appleton Estate Reserve, miscela aromatica composta da 20 rum e arricchita da note di quercia, noce moscata e spezie affumicate.

In Venchi , a seconda del Sigaro di Cioccolato, si potrà apprezzare la complessità aromatica dei suoi cacao tostati, le prelibate Nocciole del Piemonte I.G.P. caramellate; dopo un primo assaggio la dolcezza dello zucchero, la vaniglia, le scorzette degli agrumi e quella grande combinazione di cioccolato al latte e fondente.

Ecco la scelta di cioccolato che viene proposta dall’inedita edizione 2016 del cofanetto Appleton & Venchi:

– Sigaro di cioccolato al Tartufo Nougatine che si caratterizza per il ripieno di pasta di cacao e granella di nocciole Piemonte caramellata e rAppletonVenchi_kit01icoperto di cioccolato fondente. Il processo di trafilatura dei sigari viene eseguito totalmente a mano e a freddo, per preservare intatti i sapori del cioccolato.

– Sigaro di Cioccolato Cacao aromatico, che si distingue per l’impasto al cacao di origine Nuova Guinea e per il caratteristico aroma tostato e affumicato, impreziosito da deliziosi semi granellati di cacao che ne rendono piacevolmente croccante ed insolita la consistenza. Ricoperto in doppio strato di cioccolato fondente extra per valorizzare al meglio le raffinate note di invecchiamento del rum.

-Sigaro arancia e cioccolato, composto da un impasto di delicati cacao incontrano le dolci note agrumate delle scorzette d’arancia appena candite. Dopo un passaggio in trafilatura degli ingredienti lavorati a freddo, una doppia ricopertura di cioccolato al latte e successivamente fondente racchiude e protegge il delizioso impasto che ben si abbina ai sentori di agrumi dell’Appleton Reserve.
Una vera esplosione di sapori che può soddisfare tutti i palati, ma soprattutto gli amanti dei prodotti di qualità ed eccellenza.

Il nuovo cofanetto sarà disponibile negli store Venchi e nelle migliori bottiglierie di Italia a partire da novembre, sugli e-store di Venchi (www.venchi.it ) e Campari (www.barcampari.it) sul sito Barcampari.com da novembre a partire da 48 euro.
AppletonVenchi_kit06Appleton Estate Jamaica Rum
Simbolo ed icona di uno dei miglior rum al mondo dal 1749, l’Appleton Estate è la più antica piantagione di canna da zucchero e distilleria in Giamaica, nonché luogo di nascita degli Appleton Estate Jamaica Rum. Nel corso della sua storia ultracentenaria, lo zuccherificio e la distilleria si sono espanse con investimenti multimilionari che l’hanno portata a partire dal 2002 a registrare un milione di casse vendute ogni anno. Acquistata dal Gruppo Campari nel 2012, con una operazione che ha rappresentato la terza acquisizione più grande nella storia del Gruppo, l’Appleton Estate Jamaica Rum è ad oggi uno dei rum più amati al mondo.

Gruppo Campari
Gruppo Campari è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. I brand a priorità globale rappresentano il maggiore focus del Gruppo e comprendono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY, Wild Turkey e Grand Marnier. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. La strategia del Gruppo punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business.
Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 18 impianti produttivi e 4 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001.
Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it. Bevete responsabilmente.
Gruppo Campari
Paola Paletti Tel +39 02 62251
Paola.Paletti@campari.com

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Il pluripremiato Glen Grant lancia DUE nuovi whisky PREMIUM:12 Year Old E 18 Year Old

GG 18yo Bottle RenderokIl pluripremiato Glen Grant lancia DUE nuovi whisky PREMIUM:12 Year Old E 18 Year Old

Glen Grant lancia due nuovi Scotch whisky Single Malt e si presenta con un look totalmente rinnovato

Il pluripremiato Glen Grant lancia i nuovi Scotch whisky Single Malt 12 Year Old e 18 Year Old, presentandosi con un look nuovo e contemporaneo grazie al restyling del packaging e del logo.

L’introduzione nella gamma Glen Grant di questi due nuovi whisky autentici mira a confermare il posizionamento del brand quale uno dei leader storici nel mercato dei whisky premium, rispondendo a una sempre maggiore richiesta di Scotch whisky Single Malt di alta qualità nel mondo.

I nuovi 12 Year Old e 18 Year Old permettono di apprezzare ancor di più il carattere inconfondibile del Single Malt scozzese per eccellenza, che coinvolge fin dal primo sorso, e il suo gusto pulito e complesso al tempo stesso, ottenuto grazie al processo di distillazione e purificazione ideato da James Grant.

Glen Grant 12 Year Old, caratterizzato da un intenso colore dorato e un aroma fruttato con sentore di mandorla e agrumi, è un eccezionale Scotch whisky Single Malt che delizia il palato con la delicatezza delle sue note di caramello e torta di mele, e con il suo retrogusto fruttato persistente che chiude con cenni leggermente speziati.

Glen Grant 18 Year Old è uno Scotch whisky Single Malt unico che, grazie a una maturazione di almeno 18 anni in botti di quercia della qualità più pregiata, presenta un brillante colore dorato e un seducente aroma floreale. Profondamente strutturato e complesso, questo whisky ricco e vibrante si caratterizza per un sapore che mescola splendidamente malto, caramello, vaniglia e uva passa, finendo con un persistente retrogusto dolce e leggermente speziato.

Attraverso il nuovo look, Glen Grant rivoluziona la propria gamma di colori per permettere di distinguere con facilità le varietà di prodotto disponibili. Glen Grant 12 Year Old presenta un’etichetta e una confezione di un luminoso color bronzo, mentre 18 Year Old è racchiuso in un’elegante confezione regalo blu con sfumature argento che ne esaltano il pregio.

GG 12yo Bottle RenderokRestano infine confermati, all’interno della gamma, l’intramontabile Glen Gran 5 Year Old, il più fresco e leggero della gamma che, cremoso e fruttato sul palato, ha una nota finale leggermente secca di noci, e il pluripremiato Glen Grant 10 Year Old, che si contraddistingue per il suo colore ricco e il gusto persistente con un morbido retrogusto di mandorla.

Il nuovo logo Glen Grant e il monogramma della famiglia Grant campeggiano sulla parte anteriore delle bottiglie, con un delicato intreccio delle lettere “J”, “R” e “G” in un design senza tempo. La “J” sta per James “The Major” Grant, mentre la “R” è l’iniziale del nome della sua prima moglie, Rose, riportando all’attenzione del pubblico la radicata tradizione familiare dello Scotch whisky Single Malt più pregiato al mondo.

Dennis Malcolm, Master Distiller di Glen Grant, ha dichiarato: “Siamo lieti di lanciare tre nuovi whisky premium e di presentare il nuovo logo e i nuovi pack, espressione di un design moderno. Glen Grant ha investito in modo significativo per soddisfare la crescente richiesta, da parte del pubblico, di whisky pregiati dal sapore corposo. Siamo soddisfatti del nuovo look perché rispecchia perfettamente la passione, la maestria e la tradizione familiare che da sempre caratterizzano Glen Grant, preservando al contempo l’autenticità delle nostre origini scozzesi. Siamo certi che, grazie alla qualità unica dei prodotti e alla nostra storia, i nuovi whisky riscontreranno grande successo.”

Tutti i whisky della gamma nascono da una combinazione di acqua purissima delle Highlands scozzesi, calore, malto d’orzo e lievito, unita a un’appassionata dedizione e a un processo che, seppur evolutosi nei secoli, resta sempre fedele al suo passato.
Ma che cosa rende Glen Grant così speciale? Pur comprendendo che i consumatori fossero alla ricerca di un’alternativa ai whisky forti e decisi, James ‘The Major’ Grant non era disposto a scendere a compromessi producendo una miscela. Il distillato è dunque il risultato degli alti e stretti alambicchi e dei purificatori speciali che, introdotti oltre un secolo fa, sono usati ancora oggi. Questo Single Malt ottiene il suo colore unico grazie alle botti di quercia nelle quali matura per lungo tempo.

 

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Glen Grant
La storia di Glen Grant inizia nel 1840 a Rothes, Speyside, regione scozzese storica per la produzione di whisky, ad opera dei fratelli John e James Grant. Glen Grant, tutt’oggi prodotto a Rothes, è attualmente il quinto brand di Single Malt a livello mondiale e leader nel mercato del whisky in Italia.

Glen Grant vanta un palmarès unico di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Best Single Malt Scotch: 10 Years and Under, conferito dall’autorevole Jim Murray per quattro anni consecutivi, e il premio Single Malt of the Year (Multiple Casks) vinto nel 2016.

Il colore chiaro e il gusto delicato, elegante e seducente che hanno reso Glen Grant famoso in tutto il mondo sono il risultato del processo di distillazione in alti e stretti alambicchi e dei purificatori speciali che James “The Major” Grant, nipote del fondatore John Grant, introdusse oltre un secolo fa. In uso ancora oggi, questa tecnica tradizionale rimane un tratto distintivo del brand.

Gestione e supervisione della produzione sono attualmente affidate a Dennis Malcolm, pluripremiato Master Distiller di Glen Grant. Nato nel 1946 e cresciuto all’interno della distilleria, Dennis ha lavorato per più di cinquant’anni in Glen Grant, con grande passione e una conoscenza dell’industria senza pari. L’esperienza ineguagliabile di Dennis nella distillazione di Scotch whisky permette ad ogni whisky Glen Grant di esprimere quanto di meglio l’unione di spirito, botte e tempo riesca a generare.

In Italia, la gamma Glen Grant comprende 5 Year Old, 10 Year Old, 12 Year Old, 18 Year Old. Ogni variante è caratterizzata da un sapore e un aroma unici che incarnano appieno l’origine geografica di Glen Grant.
Glen Grant è stata acquisita dal Gruppo Campari nel 2006.

Gradazione alcolica degli Scotch whisky Single Malt Glen Grant
5 Year Old – 40% alc. Vol.
10 Year Old – 40% alc. Vol.
12 Year Old – 43% alc. Vol.
18 Year Old – 43% alc. Vol.

Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 2 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
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La nostra storia ha radici lontane

La nostra storia ha radici lontane

Cantine Le Grotte, nasce nel 2014 attraverso un percorso di recupero della secolare tradizione vitivinicola, che caratterizza il territorio di Fondo Grotte, dell’Azienda agricola del Gruppo Franco Dell’Erba (Industria di Estrazione Marmi), ad Apricena.
I vigneti, situati in agro di Apricena (Fg) ai piedi del Gargano, affondano le loro radici in terreni calcarei ricchi di minerali, gli stessi in cui si coltiva la miglior Pietra di Apricena.
Il paesaggio in cui si immergono le Cantine Le Grotte, è caratterizzato dalla laguna di Lesina che separa il Gargano dalle Isole Tremiti e regala gli aromi intensi che costituiscono la caratteristica predominante nella produzione vitivinicola.
I vigneti si estendono su di una superficie di circa 40 ettari e si caratterizzano per i rossi con le qualità di Merlot, Syrah, Montepulciano, Petit Verdou e l’autoctono D.O.P. Nero di Troia, mentre per i bianchi con le varietà di Bombino, Trebbiano, Moscato e Falanghina.
L’impegno nel recupero della secolare tradizione vitivinicola di Fondo Grotte si concretizza nel bienno 2015/2016 con l’impianto di nuove varietà, come il Primitivo e lo Chardonnay, che portano l’estensione aziendale a oltre 52 ettari, impiantando varietà internazionali e varietà autoctone del territorio.
L’impianto della Cantina è di nuova costruzione, dotata delle attrezzature e delle tecnologie più moderne sfrutta al massimo una filiera corta con uve di sola produzione propria.
L’Azienda è dotata di una barricaia che permetterà all’azienda di stagionare vino in botti di rovere e di un’accogli ente sala degustazione per accogliere clienti e visitatori nel modo migliore come può accadere solo presso le Cantine Le Grotte.
Lo staff aziendale è composto dal titolare nella persona di Pasquale Dell’Erba, dal tecnico ed enologo Ciro Spadone e dal direttore amministrativo e commerciale Biagio Cruciani.
http://www.cantinelegrotte.it/site/it/azienda/

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Il servizio della bottiglia Gabriele Bacciottini – Italiana Sommelier

Se, come amano dire alcuni, nella vita ci vuole stile nel maneggiare e servire una bottiglia di vino occorre rispetto e stile, in questo esatto ordine

Spesso quando abbiamo in mano una bella bottiglia di buon vino, tutta lucente e con la bella etichetta e la sua elegante capsula, dimentichiamo che produrre vino è fatica, investimento, ricerca e tenacia. E’ così da 3000 anni, forse di più. Per questo motivo quando si prende in mano una bottiglia di vino si deve fare con rispettosa attenzione, quando si parla di quel vino va usata la stessa sensibilità.

Italiana Sommelier

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A Roma la V edizione do Life of wine evento unico dedicato alle vecchie annate, ospiterà la presentazione del libro “Vini da scoprire Giunti Editore

vecchie bottA Roma la V edizione do Life of wine evento unico dedicato alle vecchie annate, ospiterà la presentazione del libro “Vini da scoprire Giunti Editore

Domenica 20 novembre
Hotel Radisson Blu, Via Filippo Turati 171 – Roma

Dalle ore 11.30 alle ore 12.45 – Presentazione e degustazione
Conto alla rovescia per LIFE OF WINE (www.lifeofwine.it), evento unico nel mondo del vino interamente dedicato alle vecchie annate, che domenica 20 novembre ospiterà la presentazione del nuovo libro VINI DA SCOPRIRE: edito da Giunti Editore, è una raccolta unica e preziosa di vini sorprendenti prodotti da vignaioli poco noti o sconosciuti, perché alle primissime armi, oppure realizzati da vignaioli attivi da anni, ma ancora non abbastanza apprezzati, o, ancora, vini di vignaioli già affermati, che battezzano una nuova etichetta.
logo Life
VINI DA SCOPRIRE, scritto da alcuni tra i più apprezzati critici vinicoli italiani – Armando Castagno, Giampaolo Gravina, Fabio Rizzari – sarà presentato per la prima volta nella Capitale attraverso un incontro-degustazione in cui gli autori daranno voce non soltanto al libro, ma anche ad alcuni vignaioli che hanno reso possibile il progetto e che porteranno in assaggio una loro etichetta particolarmente rappresentativa. L’appuntamento si terrà dalle ore 11.30 fino alle ore 12.45.

L’ingresso sarà consentito mostrando una copia del libro (da acquistare in loco) o il biglietto per la manifestazione Life of Wine.

LIFE OF WINE
Alla sua quinta edizione, LIFE OF WINE – ideato e curato da Studio Umami (www.studioumami.com), agenzia con sede a Firenze specializzata da anni in comunicazione ed organizzazione di eventi enogastronomici – vedrà riunirsi DALLE 11.30 ALLE 19.30 nelle accoglienti sale dell’HOTEL RADISSON BLU (via Filippo Turati 171, di fronte alla Stazione Roma Termini – www.radissonblu.com) OLTRE SESSANTA GRANDI CANTINE da tutta Italia. In postazioni individuali, presiedute dagli stessi produttori, o dai loro più stretti rappresentanti, ogni azienda porterà in assaggio l’ultima annata in commercio e almeno due vecchie annate della sua etichetta più rappresentativa. Un’occasione straordinaria per tutti gli appassionati che, attraverso l’assaggio di bottiglie spesso introvabili sul mercato, potranno esplorare l’evoluzione del vino nel tempo grazie agli oltre 200 vini presenti declinati in diverse annate; il tutto arricchito dalla possibilità di conoscere e confrontarsi con i vignerons, scoprendo, nei loro racconti, le storie ed i territori sempre unici che ne accompagnano lavoro e passione.
bottiglie vecchieLIFE OF WINE si avvarrà da quest’anno della collaborazione di due noti wine writers, FRANCESCO FALCONE e GIAMPAOLO GRAVINA, impegnati a rafforzare la selezione delle aziende per renderla ancor più rappresentativa delle tante anime del vino italiano. A loro sarà affidata parte della regia tecnica dell’evento, che quest’anno proporrà un’interessante novità: DEGUSTAZIONI GUIDATE, dedicate ad altrettante tematiche e accessibili su prenotazione, ed a pagamento, per un numero limitato di posti. Da segnalare come ulteriore new entry anche l’AREA FOOD.

VINI DA SCOPRIRE
Armando Castagno, Giampaolo Gravina, Fabio Rizzari
Giunti Editore, Firenze 2016, pp. 256
prezzo di copertina: 18 euro; disegni: Olivastudio
Vini da scoprire vuole essere un libro facile e piacevole da leggere: tecnicismi, termini gergali e da iniziati sono tenuti saldamente a margine della scrittura, in favore di una forma chiara e godibile, che mette al centro il lettore, anche quello più lontano dal mondo monomaniacale degli enofili.

imagesVini da scoprire prova a tenere testa alla fame di novità, senza per questo proporsi come l’ennesima variazione sul tema di una guida dei vini: niente punteggi né premi, nessuna velleità esaustiva a mascherare l’annuale ritornello che accompagna l’assaggio dei soliti noti.

Vini da scoprire suggerisce 120 etichette nuove e buone da bere: non per forza vini di altissima qualità, né tantomeno sempre complessi e comunque perfettamente riusciti. Ma vini di impostazione per lo più artigianale, semplici e onesti, interpretati con una lingua vivace e scanzonata e raccontati con leggerezza e ironia.

Elenco aziende e vini Life of Wine: http://www.lifeofwine.it/vini-e-aziende-2016/
Facebook: https://www.facebook.com/Life-of-Wine-249159771798182/?fref=ts

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I nemici della degustazione – Gabriele Bacciottini – Italiana sommelier

I nemici della degustazione – Gabriele Bacciottini – Italiana sommelier

A volte, agenti esterni possono influire negativamente sull’abbinamento come nel caso del tabacco (irritante e anestetizzante), del dentifricio (il mentolo presente nel dentifricio conferisce sgradevoli sensazioni metalliche al vino), l’avere ingerito sostanze molto piccanti o bevande troppo alcoliche.

Italiana Sommelier

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Arriva a Firenze Ciliegiolo d’Italia

logo-01 (1181 x 886)Arriva a Firenze Ciliegiolo d’Italia
Sabato 26 novembre, Ristorante I Cinque Sensi – via Pier Capponi 3 A/R – Firenze
Degustazione ai banchi dalle ore 16 fino alle ore ore 19
Degustazione ai banchi ed abbinamenti culinari dalle ore 20 fino alle ore 23

Arriva a Firenze Ciliegiolo d’Italia (www.ciliegioloditalia.it), manifestazione ormai consolidata che si svolge ogni anno anno in Umbria nell’antica città di Narni, nata per promuovere le aziende italiane che producono vini ciliegiolo.
L’appuntamento, inserito nel calendario del “Fuori Biennale” della V edizione della Biennale Enogastronomica di Firenze (www.biennaleenogastronomica.it), è in programma per sabato 26 novembre nelle accoglienti sale de I Cinque Sensi, ristorante fiorentino noto sia per la sua cucina, sia per gli eventi legati al vino che qui prendono spesso forma, vedrà in programma dalle ore 16 fino alle ore 19 una degustazione con banchi di assaggio presieduti da oltre una ventina di produttori di Ciliegiolo d’Italia che porteranno in assaggio non soltanto i loro Ciliegiolo, ma anche altre loro etichette.
Dalle ore 20 fino alle ore 23, invece, la manifestazione aprirà le porte anche al food: grazie all’esperienza del ristorante I Cinque Sensi il pubblico potrà non soltanto degustare i vini e conoscere i vignaioli presenti (sempre nella formula pomeridiana dei banchi di assaggio), ma anche sperimentare sfiziosi abbinamenti culinari attraverso una serie di finger food e piatti speciali, proposti a buffet, preparati per l’occasione.
Ciliegiolo d’Italia a Firenze è un evento organizzato da Studio Umami – agenzia con sede a Firenze specializzata, da oltre dieci anni, in comunicazione ed organizzazione di eventi enogastronomici – in collaborazione con il ristorante I Cinque Sensi.

Costo degustazione 10 euro – assaggi illimitati
Per maggiori informazioni ed accrediti stampa per la degustazione dalle 16 alle 19: info@studioumami.com – 329.9293459
Costo degustazione ed abbinamento food 25 euro
Per prenotazioni degustazione ed abbinamenti gastronomici dalle 20 alle 23: 055 5000315
L’ingresso, in questa seconda fase dell’evento, sarà consentito, per chi non ha prenotato, fino ad esaurimento posti
Seguiteci su facebook: https://www.facebook.com/Ciliegiolo-dItalia-204914753200108/?ref=bookmarks
In allegato logo dell’evento

Firenze, 10-28 novembre 2016

Ufficio Stampa – Studio Umami

Roberta Perna – pr.enogastronomia@gmail.com

www.studioumami.com

Roberta Perna
giornalista pubblicista
via C. Salutati 54 – 50126 – Firenze

pr.enogastronomia@gmail.com
www.studioumami.com
www.fondazionesommeliertoscana.it

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Il Gourmettino a Firenze

14606385_1694804584173180_3303550916225312953_n (1)Il Gourmettino a Firenze
“Cento metri a perpendicolo sul mare”
dal meraviglioso mare della Puglia all’Arte di Firenze….
nasce l’osteria contemporanea
“Il Gourmettino”

Fuori tanta gente che passa, curiosa, mille botteghe, quasi una musica di sottofondo, siamo nel centro storico fiorentino, ma entrando lasci tutto, i rumori della strada si affievoliscono….. noti subito un giardino d’inverno pieno di colori e profumi, un maestoso arancio nel centro di una corte, insolita e preziosa nel pieno centro della città, un angolo di Puglia, incastonato nel pieno centro, una sorta di insolita gemma, dove Domenico Cilenti, lo chef venuto dalla Puglia….dal suo locale Porta di Basso a Peschici …..a cento metri a perpendicolo sul mare…. ha fissato la sua base fiorentina, un locale pieno di luce e di allegria, dove ti accolgono tanti ragazzi, belli e sorridenti, davanti alla cucina a vista, una scatola di cristallo dove nascono mille sapori, i colori di un muro fatto di mattonelle pugliesi, qui Domenico racconta la sua storia.
Il locale, magnifico nella sua rigorosa semplicità, unisce tutti gli elementi caratteristici della Puglia, il bancone all’ingresso ornato da una lastra di mattonelle di mille colori, parla della sua gente gentile, ma anche dei sapori e profumi antichi della sua terra, con la cucina, il vino, l’accoglienza discreta,
il locale è strutturato nei locali di una antica bottega fiorentina, per cui offre un ambiente raffinato, caldo, in un impatto di materiali fatti da 14125667_10210552716844355_9132364899390635184_opietra a vista, il color tortora mixato al grigio tenue,  le volte a crociera, calde luci soffuse, tavoli di legno biondo con le gambe ottocentesche di ferro nero, una lunga panca in muratura piena di cuscini dai colori soft, una parete dove la sagoma del Duomo di Firenze è sottolineata da luci dando un tocco divertente alle rigorose volte a crociera, un sottofondo sound appena percepito…..e poi la gemma di verde che attira la vista, un arancio orgoglioso, piante, fiori, allegria. Ottimo e professionale il servizio, tutti pugliesi, giovanissimi e professionali, ed un’eccellente carta dei vini, calore dell’accoglienza in una location di grande raffinatezza.
E poi il “primo attore” Domenico Cilenti, la sua cucina parla della sua terra “a perpendicolo sul mare”, dove l’intensità e la varietà della tradizione del sud incontra la creatività con straordinarie materie prime del territorio, di terra e di mare, lo stile dell’osteria mixato alla contemporaneità, con piatti che richiamano alla mente sapori familiari, ancestrali, la burrata, il pallone di Gravina e il canestrato pugliese, la paparina con le olive, i lampascioni, la scapace, la giuncata, la stracciatella, e poi l’olio salentino……..una cucina basata nell’estro di questo giovane chef, già famoso, che merita grande attenzione, che scava nella memoria collettiva e ne tira fuori rivisitazioni ragionate, mai estreme, dove il richiamo alla tradizione casalinga si fa meno presente per lasciare spazio alla sua creatività esplosiva, il suo sapere modulare l’arte sul filo sottile tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra la voglia di andare a ritrovare antichi sapori e il modo di prepararli con la cura di non snaturarli nel riproporli. La sua è una rivisitazione da grande chef, gentile, ragionata, creativa ma mai troppo estrema….oggi, con Domenico Cilenti, nasce un locale a perpendicolo su Firenze.
Il Gourmettino
via Palmieri 31R
50122, Firenze – Italy
T. +39  055 2001237
firenze@ilgourmettino.com

GIARDINO Interno

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Show cooking, wine tasting, bartenders e una degustazione guidata per non vedenti: Food & Wine in progress 2016 anticipa il calendario dei due giorni alle Leopolda

Food&Wine in progress_una immagine dell'edizione 2015Show cooking, wine tasting, bartenders e una degustazione guidata per non vedenti: Food & Wine in progress 2016 anticipa il calendario dei due giorni alle Leopolda

Food&Wine in Progress sempre più vicino: il grande evento in programma alla Stazione Leopolda di Firenze domenica 27 e lunedì 28 novembre promosso dall’Associazione Italiana Sommelier Toscana (AIS) e dall’Unione Regionale Cuochi Toscani (URCT) in collaborazione con Confcommercio Toscana e Coldiretti Toscana, scalda i motori e svela in anteprima il programma dell’Eccellenza di Toscana e degli show cooking degli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani. Due eventi che si incrociano e si inseriscono l’uno nel programma dell’altro grazie alla prima novità di questa seconda edizione di Food&Wine in Progress: ciascun live di cucina tenuto dai cuochi delle delegazioni delle varie provincie toscane sarà infatti accompagnato dalla presenza di sommelier AIS con proposte di abbinamento cibo-vino e, in taluni casi, saranno accompagnati altresì dalla consegna da parte del Presidente Nazionale Cuochi Italiani Rocco Pozzulo, del riconoscimento di Ambasciatori della Cucina Italiana tra cui gli chef Valeria Piccini, Mirko Rossi, Paolo Gramaglia, Giuseppe Di Iorio e Marco Scaglione. Due show cooking saranno dedicati alla cucina etnica: in particolare, quella thailandese con il ristorante Naga Thai Bistrot di Prato – al quale verrà abbinato un cocktail preparato dai bar tender di Mixology – e giapponese, con lo chef Hirohiko Shoda che preparerà un piatto accompagnato da birra.

Lunedì 28 novembre inoltre, in aggiunta agli show cooking, saranno protagonisti sul palco importanti chef come Gennaro Esposito e Vito Mollica, rispettivamente con un talk show e la presentazione del libro “Brunch italiano”. Nel programma forte quest’anno la presenza delle associazioni regionali dei macellai e dei panificatori che nelle due giornate si alterneranno con delle dimostrazioni e interventi per mostrare al pubblico l’arte di queste due professioni e la loro evoluzione in base ai mutamenti dei consumi. Lunedì inoltre giornata dedicata al Gluten Free con un cooking show del già citato Marco Scaglione e altre attività.

Molti saranno anche i momenti salienti per l’appuntamento annuale con l’Eccellenza di Toscana, in particolare, interessante è la degustazione guidata per i non vedenti in collaborazione con l’Unione Ciechi della Toscana, a cura del Delegato AIS di Firenze Massimo Castellani: un modo per dimostrare come il vino sia un qualcosa che può essere pienamente apprezzato e goduto anche senza il contatto visivo ma solo attraverso l’olfatto e il gusto. Tra gli altri momenti da segnalare firmati da AIS Toscana, oltre ai già collaudati AIS Wine Tour e AIS Wine School, il Premio “Ambasciatori Food & Wine in Italia e nel mondo” assegnato ad Andrea Rinaldi e Franco Malenotti, la Borsa di Studio “I Balzini” per il trentennale AIS di Vincenzo d’Isanto, il Premio Dino Casini assegnato all’enologo Graziana Grassini, la degustazione guidata (su prenotazione) dei vini in anfora a cura dei delegati dell’Isola d’Elba Antonio Arrighi e di Lucca Leonardo Taddei e il dibattito su “Incomunicazione del vino; la capacità di comunicare il vino a modo nostro”, al quale sono stati invitati a partecipare il Presidente Nazionale di AIS Antonello Maietta, il Direttore del Consorzio Chianti Classico Giuseppe Liberatore, il Presidente del MTV Toscana Violante Gardini, Francesco Ricasoli del Castello di Brolio e l’attore e comico fiorentino Lorenzo Baglioni.

Non mancheranno inoltre, in questa seconda edizione, lo spazio dedicato ai cocktail in the world Mixology, le experiences raccontate direttamente dai protagonisti, le confererences e un’area dedicata all’evento “Toscana d’Autunno”, con prodotti stagionali interpretati da quattordici grandi Chef toscani e giovani promesse della cucina italiana.

Firenze, 7 novembre 2016 C.s. 03

Ufficio Stampa Food & Wine in Progress:
Marte Comunicazione Marzia Morganti

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Food and Wine in Progress: alla Leopolda l’eccellenza agroalimentare

logo food wine in progressFood and Wine in Progress: alla Leopolda l’eccellenza agroalimentare

A Firenze dal 27 al 28 novembre torna il grande evento dedicato al patrimonio enogastronomico italiano

In arrivo la seconda edizione dell’evento promosso  dall’Associazione Italiana Sommelier Toscana,  dall’Unione Regionale Cuochi Italiane e da Cocktail in the world insieme a Confcommercio Toscana e  Coldiretti Toscana. Dai migliori vini toscani di Ais con Eccellenza di Toscana, ai cuochi stellati; inoltre seminari e convegni per fare il punto su un settore trainante per l’economia

Dai migliori sommelier ai migliori chef italiani, passando per i barman e per i produttori di eccellenze enogastronomiche. Si presenta così la seconda edizione di Food and Wine in Progress, il grande evento promosso dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), dall’Associazione italiana sommelier Toscana e da Cocktail in the world, che questo anno si svolgerà ancora alla Stazione Leopolda di Firenze domenica 27 e lunedì 28 novembre con tante novità. A partire dagli organizzatori: andranno infatti ad affiancare le tre associazioni appena citate, anche la Confcommercio e la Coldiretti Toscana, due realtà che raccolgono il resto delle eccellenze toscane del settore dell’enogastronomia.

Gli obiettivi dell’evento. Fortemente voluto da AIS Toscana ed Unione Regionale Cuochi Toscani dopo l’esperienza positiva del 2015 in occasione del congresso Fic, Food & Wine in Progress si candida ad essere nel 2016 un progetto di promozione ed aggregazione delle eccellenze toscane tout court, in cui i produttori attraverso momenti di presentazioni, parlano di produzioni agricole, di vino, di alimenti, di qualità e di innovazioni, come denota l’utilizzo del termine “in progress” nel titolo dell’evento a testimoniare una volontà reciproca di aprirsi all’innovazione e allo sviluppo di nuove idee. In due giorni sono attesi 5 mila visitatori che potranno incontrare oltre centinaia di cuochi, tra i quali anche chef rinomati, oltre 130 aziende vitivinicole in esposizione e altrettante legate ai settori del beverage e del food. Inoltre  dibattiti, convegni e approfondimenti per avvicinare il consumatore al mondo dell’agroalimentare italiano con una formula mai sperimentata prima.

Una immagine della passata edizione di Food&Wine in ProgressCuochi “in progress”. Ricco il programma promosso dall’Urct che si snoderanno nel grande palco dedicato ai cooking show, che a rotazione durante l’arco di tutta la giornata si alterneranno sul palco centrale, tra cui chef stellati ai quali verrà consegnato il premio di “Ambasciatore della Cucina Italiana”. Ad alternare questi momenti, alcuni interventi di operatori del settore, produttori, ristoratori, che si alterneranno nel corner degli speach parlando per pochi minuti di come con la loro esperienza hanno apportato un miglioramento al settore dell’enogastronomia di questo paese. Nel programma è previsto anche un momento dedicato alla Nazionale italiana cuochi, la squadra della Fic che ogni anno trionfa nei più importanti campionati di cucina a livello internazionale.

Eccellenza di Toscana. L’Associazione Italiana Sommelier Toscana, che ad oggi conta 4 mila soci e centinaia  di corsisti di cui circa il 40% donne, promuoverà all’interno di Food&Wine in Progress l’evento più significativo promosso durante l’anno, ”Eccellenza di Toscana” che prevede degustazioni guidate da Sommeliers AIS dei migliori vini delle 150 Aziende Vinicole Toscane facenti parte della Guida 2017 di AIS Toscana, a cui si aggiunge un ricco programma di incontri, come l’Ais Wine School per avvicinarsi al mondo dei sommelier, o i tanti WINE TOUR  promossi durante la due giorni e tanti momenti di approfondimento e di degustazione sul futuro del vino toscano.

Il mondo dei bar tender. Lo spazio di Italian Barman Style ospiterà eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology,  verrà altresì svolta attività di promozione del bere responsabile.

L’esposizione. Nei due giorni di Leopolda saranno presenti anche molti prodotti di nicchia che rappresentano l’eccellenza della toscanità in Italia e nel mondo nel rispetto della piramide alimentare. Quest’area esclusiva sarà riservata ai consorzi IGP, DOP, ecc. e ad  aziende medio/piccole che  rappresentano la qualità sia nel prodotto che nell’intera filiera. Inoltre ci sarà un’esposizione di piccoli macchinari ed attrezzature tecnologiche moderne per operatori del settore Food&Wine.

Il programma dettagliato e tutte le informazioni per partecipare sono disponibili sul sito http://www.foodandwineinprogress.it/.

fficio Stampa Food & Wine in Progress:

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